Il tema dei trasporti in Italia è sempre molto caldo. Infatti, la rete di trasporti italiana, tra ferrovie, strade, autostrade e porti, spesso è sotto i riflettori a causa di scioperi, scarsa manutenzione, costi elevati e disuguaglianze territoriali. In questa serie di grafici abbiamo cercato di mettere in luce le principali criticità e peculiarità del sistema infrastrutturale nazionale, evidenziando sfide e opportunità per migliorare la mobilità nel nostro paese.
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Riutilizzare le fibre tessili, per ridurre lo smaltimento dei prodotti in discarica: per raggiungere questo obiettivo è necessario un ripensamento dell’intero ciclo produttivo, a partire dalla progettazione. I costi ingenti impongono scelte coraggiose.
Doveva essere una tassa sugli “extraprofitti”, poi è diventato un contributo “volontario”, ora è un differimento di deduzioni fiscali. Alle banche costerà poco più di trecento milioni in sei anni. Raccolti e raccontati dallo stato in maniera fuorviante.
Anche nel 2024 i profitti delle banche sono cresciuti, trainati da alto margine di interesse, tenuta delle commissioni e costi e accantonamenti che restano bassi. Vari fattori fanno però pensare che la situazione sia destinata a cambiare presto.
Nel 2004 dieci nuovi stati entrarono a far parte dell’Ue. In quindici anni il loro Pil pro capite è quasi raddoppiato, senza provocare alcuna conseguenza sui vecchi stati membri. È un dato da considerare in vista di eventuali nuove adesioni.
Le stime tradizionali dell’impatto socio-economico di eventi come le Olimpiadi propongono una rappresentazione semplificata dell’economia. Una convergenza fra vari metodi potrebbe permettere un calcolo più aderente ai molti aspetti di una realtà complessa.
Le infrastrutture, in particolare i trasporti, svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo socioeconomico e nella competitività dei territori.
Il rapporto annuale della Camera dei deputati sulle infrastrutture strategiche e prioritarie ha analizzato l’evoluzione delle infrastrutture strategiche e prioritarie in Italia, evidenziandone le criticità, i miglioramenti in corso e i nuovi progetti che partiranno. Al 31 agosto 2023, le disponibilità finanziarie destinate al miglioramento e alla realizzazione di infrastrutture risultavano pari al 70 per cento dei costi previsti. La maggior parte delle risorse stanziate apparteneva ai fondi del Piano nazionale ripresa resilienza (Pnrr). Oltre a una relativa scarsità delle risorse, il sistema infrastrutturale italiano si confronta con altre problematiche tra cui il persistente divario tra Nord e Sud nello stato di avanzamento delle opere e l’alto numero di procedimenti iniziati e rimasti incompiuti. Emergono però segnali di miglioramento rispetto al 2022 su entrambi i fronti. Non solo: la legge di bilancio per il 2024 ha destinato ulteriori risorse al settore delle infrastrutture, riservate in primis all’avvio dei lavori di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.
I cambiamenti climatici avranno ripercussioni significative sull’attività economica, nei più disparati settori. Un progetto di ricerca vuole misurarne gli effetti e dare un contributo all’individuazione di politiche di mitigazione e adattamento.
La “quasi” flat tax sarebbe uno dei punti centrali di un possibile governo Lega-M5s. La metà dei risparmi andrebbe ai redditi più alti, mentre quelli della classe media sarebbero modesti. E si aprirebbe un buco di 50 miliardi nei conti pubblici.