Ai cronici problemi economici dell’Argentina si è aggiunta la siccità. Svalutazione del peso, monetizzazione del deficit fiscale, debito elevato, impotenza della banca centrale e irresponsabilità politica portano il paese a un passo dall’iperinflazione.
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Nell’ultimo anno il tema della sicurezza e dei costi dell’energia è diventato una preoccupazione costante per molte famiglie e imprese. La crisi ci offre tre lezioni. E la consapevolezza che la transizione energetica è su un percorso tortuoso.
Continua a crescere in Italia il numero degli imprenditori immigrati. Il fenomeno può avere effetti positivi e portare benefici a tutto il sistema economico. Vanno però ben gestite alcune problematiche, come il rischio di “sostituzione al ribasso”.
Il Perù è alle prese da tempo con una grave crisi politica, tanto che dal 2016 si sono succeduti sei presidenti. Il paese è però riuscito a mantenere la stabilità macroeconomica, grazie soprattutto alla solidità delle istituzioni economiche e finanziarie.
Il blocco delle transazioni commerciali con la Russia coinvolge anche le merci della filiera agroalimentare, con un doppio effetto: calo dell’offerta e aumento amplificato dei prezzi. Le conseguenze saranno drammatiche, soprattutto nei paesi più poveri.
In Europa torna lo spettro della stagflazione: uno scenario di bassa crescita e alta inflazione. Per evitare il peggio occorre che le banche centrali agiscano sulle aspettative e sul tasso di interesse reale. Due lezioni dagli anni Settanta.
Il settore dell’automobile attraversa una difficile congiuntura. I produttori sono chiamati a ingenti investimenti per rendere le autovetture sempre meno inquinanti, meglio se elettriche. Ma in Italia e in Europa di auto se ne acquistano sempre meno.
La crisi innescata dalla pandemia ha spinto i governi a decidere misure di sostegno per imprese e lavoratori. Sono state efficaci? Ecco il calcolo di quanto sono costate quelle italiane, con la stima del numero di aziende e posti di lavoro salvati.
L’Italia ha la necessità di sfruttare nel modo migliore le ingenti risorse messe a disposizione dal programma Next Generation Eu. Il Pnrr ha colto la sfida, ma la preoccupazione è che le divisioni della politica blocchino il processo di riforma.
Nuove nuvole si stagliano sull’orizzonte internazionale: quelle della stagflazione. Non sarà probabilmente forte e duratura come negli anni Settanta, ma l’economia mondiale potrebbe rallentare e una moderata inflazione durare più a lungo del previsto.