L’Italia è da sempre considerata una nazione di risparmiatori, ma il mito non corrisponde più alla realtà . Con tre mesi di blocco dell’economia, dieci milioni di italiani potrebbero non avere risparmi sufficienti per sopperire alla mancanza di reddito.
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Le differenze del costo della vita tra Nord e Sud Italia sono fra le più alte al mondo. Perché allora non si verifica un esodo verso il Meridione dei dipendenti pubblici? Perché bisogna considerare anche la qualità dei servizi e le opportunità di lavoro.
Gli studenti del Mezzogiorno hanno competenze linguistiche e matematiche inferiori rispetto ai ragazzi delle altre regioni. Tra le cause c’è anche la disattenzione dei genitori per l’istruzione dei figli. E la soluzione non è nei concorsi-sanatoria.
Non c’è più solo lo storico divario Nord-Sud Italia. Ora emerge anche quello tra Est e Ovest. Perché la crisi ha accentuato le disuguaglianze nelle regioni più fragili, ma in modo diverso tra aree adriatiche e tirreniche. E il Lazio è un caso emblematico.
Nel 2018 in Italia si sono giocati quasi 107 miliardi di euro. Ma se i più ricchi restano sui giochi tradizionali, sono i più poveri a dedicarsi a scommesse e slot-machine. I risultati di uno studio sugli effetti distributivi del gioco d’azzardo.
Le differenze tra Centro-Nord e Mezzogiorno nella distribuzione dei redditi sono nettamente superiori a quelle di altri paesi. Per ridurle sono fondamentali politiche che aumentino il tasso di occupazione al Sud. Anche a costo di abbassare le paghe orarie.
Il rapporto Oxfam sulle disuguaglianze certifica una sempre maggiore concentrazione della ricchezza. Eppure, alcuni risultati nella lotta alla povertà ci sono stati. L’arma migliore è l’accesso universale a servizi pubblici come educazione e sanità .
Sulle retribuzioni del settore privato ancora oggi pesano fattori diversi dalle competenze. Come genere, regione di appartenenza e datore di lavoro. Un rapporto dell’Istat ci dà un’immagine chiara del fenomeno.
Nel 2014-2015 i redditi delle famiglie italiane sono risaliti, ma povertà e disuguaglianza aumentano. La spiegazione va cercata in una crescita diseguale e nel crollo delle risorse disponibili registrato dal 5 per cento più povero della popolazione.
I dati Eurostat sulla distribuzione del reddito dicono che la disuguaglianza in Italia è aumentata durante la crisi. Non per la crescita dei redditi più alti, ma per il forte calo di quelli bassi. Di sicuro, rispetto a quindici anni fa, sale la povertà .