L’accordo europeo sul salario minimo ripropone il tema della riduzione delle disuguaglianze. Meglio sarebbe, però, diminuire il carico fiscale sui redditi più bassi. Si eviterebbe una rincorsa prezzi-salari e si chiarirebbero le responsabilità politiche.
Tag: disuguaglianze Pagina 2 di 6
I nuovi dati pubblicati da Istat mostrano una sostanziale stabilità dell’incidenza della povertà assoluta, che maschera però forti disuguaglianze: la povertà è infatti cresciuta al Sud, tra i minori e tra le famiglie numerose e di stranieri, mentre è calata al Nord.
Continua sul nostro sito il dibattito su come trattare i titoli pubblici nel bilancio Bce. Una proposta per costituire un’Agenzia del debito europeo che non incorra nel problema della condivisione del rischio. Nel discorso inaugurale il presidente Mattarella ha insistito sul tema delle disuguaglianze. Per affrontarle bisogna intervenire soprattutto sulla capacità di produrre reddito e non solo sulla redistribuzione successiva. L’attuazione del Pnrr dovrebbe comportare un aumento dei tassi di occupazione di donne e giovani, attraverso quote riservate: un obiettivo che sembra contraddetto da linee guida che ammettono troppe deroghe. Nei due anni di pandemia nel nostro paese sono cambiate le abitudini di spesa, come dimostra il nuovo paniere dell’Indice dei prezzi al consumo dell’Istat. L’Italia produce più rifiuti da attività economiche degli altri paesi europei. La situazione si può migliorare puntando sull’efficienza e su impianti capaci di chiudere il ciclo. Spesso le infrastrutture di trasporto portano a una semplice ricollocazione delle attività economiche, senza determinare un vero sviluppo: se ne trova una conferma nel caso dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Le indagini rimandano un basso grado di alfabetizzazione finanziaria degli italiani: può dipendere anche dal modo in cui vengono poste le domande.
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Nel periodo festivo lavoce ha continuato a pubblicare articoli e commenti su vari temi. Vaccini e conseguenze della pandemia restano in primo piano. Per evitare il collasso delle terapie intensive, l’unica soluzione è aumentare il numero dei vaccinati. E infatti il governo, nel suo ultimo decreto, ha esteso l’obbligo vaccinale. Tuttavia, secondo un’indagine, difficilmente la misura riuscirà a portare i no-vax più convinti nei centri vaccinali. Intanto i presidi chiedono la Dad fino al 31 gennaio. Eppure, uno studio mostra che la didattica a distanza riduce gli apprendimenti degli studenti di tutte le classi sociali. In più, una ricerca rende chiaro come il Covid-19 abbia notevoli conseguenze sugli stili di vita e sulla salute mentale dei giovani. Il Superbonus, un provvedimento fortemente voluto dai partiti, favorisce le fasce di reddito più alte. Così come fa un’altra misura contenuta nella legge di bilancio: la revisione delle aliquote Irpef. D’altra parte, benché preoccupati dall’aumento della disuguaglianza, gli italiani rinunciano a chiedere interventi per ridurla, per sfiducia nelle politiche redistributive. Uno strumento per ridurre la riproduzione della disuguaglianza economica tra generazioni sono le politiche come l’assegno unico per i figli che considerano i bambini come cittadini. Nel 2022 si profila un cambiamento nel diritto societario: un disegno di legge detta norme sulla prassi che consente al Cda uscente di proporre ai soci una lista di candidati per il rinnovo. La libertà di impresa applicata agli investimenti nei settori regolati, come fa una sentenza della Corte costituzionale, finisce per favorire i concessionari e ridurre la concorrenza. Contrariamente a quanto spesso si dice, le multinazionali possono favorire la transizione ecologica, a patto che investano in tecnologie verdi.Valutati a mente fredda i risultati del G20 di Roma dimostrano che il multilateralismo può funzionare. Si ritorna a parlare di banconote da un euro: su lavoce ne avevamo discusso vent’anni fa.
Il 29 dicembre è scomparso Francesco Daveri, professore universitario, redattore de lavoce, che ha coordinato dal 2014 al 2020. Abbiamo raccolto qui tutti i messaggi di saluto e ricordo che abbiamo ricevuto. E abbiamo pubblicato due contributi di Fausto Panunzi e Marco Vicinanza, che ne raccontano la figura, umana e professionale.
Sono online i cinque episodi de L’anno che verrà, il nuovo podcast de lavoce che racconta i temi più importanti tra quelli trattati dalla legge di bilancio 2022. Potete ascoltarli sul nostro sito e sulle principali app di podcast.
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Chi si è occupato dei figli in Dad durante la pandemia? Le reti famigliari e, in queste, le donne. Così, però, c’è il rischio di aggravare ancora di più i divari di genere nel mercato del lavoro: i risultati di una nuova indagine. Il ministero dell’Istruzione annuncia una ripresa della sperimentazione sulla scuola superiore in quattro anni. Forse non è una buona idea in tempi di perdita di apprendimenti. La disuguaglianza è percepita come alta nel nostro paese, ma a preoccupare gli italiani è soprattutto la mancanza di uguaglianza di opportunità. Nuovi dati per riflettere. Nella crisi da Covid, gli aiuti di stato alle imprese sono stati ingenti: in una ricerca il calcolo delle aziende e dei posti di lavori salvati dai fallimenti. Con la pubblicazione dei dati definitivi sui posti vacanti nel terzo trimestre, riproponiamo un commento sulla difficoltà di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Flessibilità davanti a una situazione ancora incerta: è con questa attitudine che la Bce si prepara ad affrontare il 2022.
È online il quinto episodio de L’anno che verrà, il nuovo podcast de lavoce che racconta i temi più importanti tra quelli trattati dalla legge di bilancio in discussione. Questa settimana, abbiamo parlato delle misure previste per ridurre i divari di genere nel mercato del lavoro con Alessandra Casarico. Potete ascoltarlo sul nostro sito e sulle principali app di podcast.
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Per chi non ha potuto seguire in diretta il Convegno annuale de lavoce del 16 dicembre, le registrazioni dei dibattiti sono disponibili qui, insieme alle slides presentate.
Nel 2022, lavoce vuole essere ancora più vicina ai suoi lettori. Vi chiediamo perciò di compilare questo breve sondaggio, per conoscere la vostra opinione e per capire quali possono essere le iniziative di maggiore interesse nel prossimo futuro.
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Sui migranti di Calais si consuma una crisi che non è giustificata dai numeri delle richieste di asilo nel Regno Unito, ma ha molto a che vedere con la Brexit. Fed e Bce non cambiano politica davanti all’aumento dell’inflazione. Un rischio se le aspettative inflazionistiche non rimangono sotto controllo. La politica monetaria è cambiata negli ultimi anni. Un libro spiega il passaggio dalla gestione tradizionale alla “nuova normalità” delle banche centrali. Calcoli alla mano, l’assegno unico e universale per i figli darà un sostegno più forte alla maggior parte delle famiglie italiane. Per i pochissimi che perdono bastano pochi aggiustamenti. La geografia della disuguaglianza di reddito in Italia va oltre il divario Nord-Sud. I risultati di uno studio. Arrivano da un convegno in Spagna proposte interessanti per ridefinire il ruolo dei contratti pubblici e renderli un volano della ripresa.
È online il secondo episodio de L’anno che verrà, il nuovo podcast de lavoce che racconta i temi più importanti tra quelli trattati dalla legge di bilancio in discussione. Questa settimana, abbiamo parlato di reddito di cittadinanza con Massimo Baldini. Potete ascoltarlo sul nostro sito e sulle principali app di podcast.
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Save the date! Convegno annuale de lavoce
Giovedì 16 dicembre dalle 17 alle 19.30 si svolgerà, in presenza e in diretta Zoom, il convegno annuale de lavoce: si parlerà di vaccini e delle sfide del Pnrr. Il programma dell’evento è già disponibile. È possibile registrarsi compilando il modulo a questo link.
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Per ottenere un aumento dei compensi più bassi, il salario minimo legale non è lo strumento adatto. Si dovrebbe invece intervenire sull’Irpef. Il taglio per i lavoratori a basso reddito ricadrebbe sulla fiscalità generale, dunque sui redditi più alti.
Monte dei Paschi, oggi controllata dal Tesoro, potrebbe presto essere in parte acquisita da Unicredit. La vendita potrebbe segnare la fine di un decennio complicato per Siena. La crisi della banca ha infatti avuto ripercussioni sull’economia senese.
Di fronte al diffondersi di informazioni false o non verificate in merito ai vaccini, la voce delle istituzioni risulta spesso debole. Proviamo a rispondere ai principali dubbi sollevati in questi mesi.
Dall’inizio della crisi si è discusso molto di licenziamenti e poco di assunzioni: sono un milione e mezzo quelle perse dall’inizio della pandemia. Che avrebbero potuto riassorbire gli esuberi strutturali. A proposito di posti di lavoro, erano in molti a sostenere che Quota 100 avrebbe contribuito a crearne di nuovi. In realtà i primi dati mostrano come gli effetti di “rimpiazzo” siano stati solo parziali. I lavori non sono tutti uguali, meno che mai in termini di longevità: notevoli le disparità in base all’occupazione al momento del pensionamento, in particolare per gli uomini. Fondamentale tenerne conto.
Nell’ultimo anno e mezzo le misure di sostegno e redistribuzione del reddito si sono moltiplicate, grazie a diversi interventi emergenziali. Con quali effetti sulla riduzione delle disuguaglianze? Tra le misure già in essere prima dello scoppio della pandemia c’è il reddito di cittadinanza. Solo un terzo dei percettori ha maturato contributi previdenziali. Segno che molti sono rimasti esclusi dal mercato del lavoro. Come è stata gestita dalle imprese la cassa integrazione Covid? Le aziende in cui è stata distribuita più equamente tra i dipendenti sono anche quelle con i rapporti di lavoro più stabili. Cruciale nel determinare le performance di un’impresa è la qualità del management: uno studio sulle aziende che perdono un dirigente per morte improvvisa evidenzia l’importanza dell’offerta locale di manager.
La scelta della Bce di includere nelle proprie scelte strategiche anche considerazioni sui cambiamenti climatici non deve stupire. Ma quali strumenti ha a disposizione una banca centrale?
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