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Tag: evasione fiscale Pagina 4 di 8

Contro l’evasione serve più coraggio

Sull’evasione la manovra del governo Conte bis è in netta discontinuità con quella del Conte 1. Ma restano i dubbi sulla possibilità concreta di realizzare gli obiettivi previsti. Tutto ruota ancora attorno alla questione dell’utilizzo effettivo dei dati.

Il Punto

Con il suo Documento programmatico inviato alla Ue, il governo prova a definire una legge di bilancio che rassicuri i cittadini, Bruxelles, i mercati. Rassicurazioni utili ma non bastano per crescere. La coperta delle risorse è sempre troppo corta e manca il coraggio per ampliarla con tagli di spesa. Una quota delle coperture – qualcosa più di 3 miliardi – arriverà dalle misure contro l’evasione fiscale. Che sarebbero più efficaci se si aggiungesse una norma che superi gli ostacoli della legge sulla privacy nell’uso dell’anagrafe dei conti correnti e dei rapporti finanziari. E sempre che il fisco sappia effettivamente utilizzare questi big data. Nella manovra, anche un piano per “rammendare” le periferie, riqualificando edifici degradati per aumentare qualità e quantità dell’offerta abitativa e rifinanziando il fondo per l’affitto a favore delle famiglie in difficoltà. Ci vorrebbero anche – ma non ci sono – politiche sociali che coinvolgano i cittadini interessati. Mentre nella stessa manovra, sulla casa si trovano misure contraddittorie. Come l’aumento della cedolare secca dal 10 al 12,5 per cento per proprietari che affittino a canoni concordati. Il che riduce la convenienza a stipulare questi contratti.
Via libera all’assunzione a tempo indeterminato di oltre 48 mila insegnanti. Metà attraverso un concorso ordinario, metà riservata ai precari con almeno tre anni di servizio selezionati con una prova scritta e orale. Una toppa sulla carenza di docenti. Manca sempre un sistema di reclutamento professionale.
Quali sarebbero gli effetti di un blocco della fornitura di armi dall’Italia alla Turchia? A conti fatti inciderebbe poco così come un’eventuale ritorsione commerciale avrebbe conseguenze trascurabili. Pesano di più considerazioni politiche legate all’appartenenza alla Nato e alla nostra reputazione nel mondo.

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Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Ripensare il commercio internazionale” con Alessia Amighini.

Il Punto

Le stime del ministero dell’Economia sull’evasione fiscale dimostrano che riforme come lo split payment nel 2015 e la fatturazione elettronica nel 2019 sono efficaci. E potrebbero diventarlo di più presto se saranno adottate misure che aiutino il fisco a utilizzare i big data di cui può disporre. Intanto però in Italia regna sovrano il regolamento in contanti, di fronte al quale governo e Abi (banche) studiano come incentivare i pagamenti con mezzi elettronici. Che hanno il vantaggio di portare efficienza e servire nella lotta all’evasione, al nero, alla corruzione (anche se per grandi evasori e grandi criminali ci vuole ben altro).
Da un raffronto sul cuneo fiscale in Italia, Francia e Germania si vede che siamo sostanzialmente in linea.  Ciò che davvero frena la nostra economia è la produttività più bassa (e piatta). Giusto dunque ridurre il cuneo, ma serve anche spingere gli investimenti nelle nuove tecnologie per stimolare la produttività e migliorare la qualità della forza lavoro.
Riforma Fornero, Jobs act, reddito d’inclusione hanno creato un sistema di sostegno “passivo” al reddito di chi perde lavoro o di chi non l’ha mai avuto. Il reddito di cittadinanza si aggiunge a questi strumenti ma è in affanno nel realizzare il suo secondo scopo: politiche “attive” del lavoro, a partire dalla formazione.
In pochi anni il premier socialista António Costa ha fatto uscire il Portogallo da una crisi economica profonda incamminandolo su un sentiero virtuoso testimoniato da tutti gli indicatori. Tanto che dalle recenti elezioni è uscito rafforzato. Non tutti però scommettono sulla tenuta di questo “miracolo” e indicano vari elementi di fragilità.

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A cosa può servire cambiare le aliquote Iva?*

Una revisione delle aliquote Iva potrebbe permettere di introdurre misure che più che compensano il danno subito dai più poveri. Come la riduzione dell’Irpef o l’aumento dei trasferimenti per alcune categorie. Oppure per il taglio del cuneo fiscale.

Il Punto

Mentre era in corso la Conferenza Onu sul clima, il ministro dell’ambiente Costa partoriva un pacchetto frettoloso di misure green prive di coperture. Con “incentivi” a rottamare auto inquinanti in forma di abbonamenti ai mezzi pubblici e tagli a sussidi dannosi per l’ambiente con pesanti ricadute economiche su cittadini e imprese. Provvedimenti da ripensare. Più meditata la rivoluzione per l’ambiente da 54 miliardi di Angela Merkel: in sintonia con i piani della nuova Commissione Ue e presentata – non a caso – con l’economia tedesca in rallentamento. Controversa, ma potrà dare un impulso all’economia.
La convenzione stipulata da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil con l’Inps assegna a questo istituto la raccolta dei dati sulla rappresentatività dei sindacati. Un possibile passo avanti per ridurre i disagi causati da scioperi dei “comitati di base” nei servizi pubblici. Ma è dubbio che porti a una più compiuta attuazione dell’articolo 39 della Costituzione sull’efficacia “erga omnes” dei contratti collettivi di lavoro.
Con l’accordo di Malta, si sono messe le premesse per la redistribuzione nella Ue dei richiedenti asilo. L’Italia esce dall’auto-isolamento e si parla di cambiare le regole europee sull’accoglienza. Per una svolta servirebbe il coraggio di rimborsare i paesi più accoglienti e dare ai rifugiati la possibilità di progettare la loro nuova vita.
Incentivare i pagamenti elettronici per scovare evasori fiscali non serve. Sia perché la profilazione dei cittadini è osteggiata da una pronuncia del Garante della privacy sia perché l’Agenzia delle entrate non ha risorse tecniche e umane per usare con profitto big data di questo genere. Solo cambiando le cose parte l’offensiva anti-evasione.

Il Punto

Il rinominato premier Giuseppe Conte ha presentato un programma di sinistra populista tutto incentrato sull’estensione dei diritti individuali e sociali. Bene, ma prima o poi ci sarà anche da passare ai doveri che per un esecutivo prevedono di adottare misure coerenti con gli obiettivi proposti. Intanto dagli Usa all’Europa i mercati vedono nei dati il rischio di una crisi globale. Nella quale sarebbero spuntate le armi delle banche centrali (visto che i tassi sono già molto bassi) ma non quelle degli stati. Lo dice anche Christine Lagarde.
Il programma del nuovo governo promette una legge per la parità uomo-donna nelle retribuzioni: obiettivo molto serio e complesso che non deve rimanere un annuncio a effetto. Negli intenti del Conte bis è stato anche inserito il diritto di accesso alla rete. In effetti, mentre il paese è completamente coperto dalla banda larga fissa, solo il 60 per cento delle famiglie vi accede, in grave ritardo rispetto alla Ue. Per vari motivi, tra cui le tariffe. Varrebbe la pena semplificarle facendo evolvere il servizio universale alla banda larga veloce da 30 Mega. Tra le buone intenzioni del nuovo governo (come di tutti i precedenti) c’è la lotta all’evasione fiscale. Un ruolo significativo può giocarlo il rilancio della collaborazione e dello scambio d’informazioni tra Agenzia delle entrate e comuni, partita sette anni fa e poi progressivamente scomparsa.
Ferrovie dello stato abusa di posizione dominante e favorisce Trenitalia attraverso i lavori strutturali assegnati nel Veneto a Rete ferroviaria italiana, due sue controllate. È quanto dice l’autorità Antitrust che condanna Fs a una “multona” di mille euro. Simbolica. Come la protesta del governatore Zaia che, alla fine, ha abbozzato.

Convegno annuale de lavoce.info il 16 settembre a Milano. Save the date!
“Abolire davvero la povertà” è il titolo del convegno annuale de lavoce.info che si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 16 settembre all’Università Bocconi di Milano con speaker di eccezione. Sarà un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni). Chi vuole è ancora in tempo per fare una donazione.

Se anche il comune va a caccia di evasori

Nel 2009 è stata avviata un’azione di contrasto all’evasione basata sulla collaborazione tra Agenzia delle entrate e amministrazioni locali. Al di là degli importi recuperati, sono rilevanti gli effetti di “apprendimento” e di “deterrenza” che ha generato.

Niente slogan ma armi efficaci contro l’evasione

Sull’evasione fiscale, il programma del nuovo governo è generico. Si dovrebbero invece intensificare le azioni già avviate dall’Agenzia delle entrate: puntano ad aumentare il gettito non attraverso controlli e sanzioni, ma con la spinta gentile all’adempimento.

Il Punto

C’è davvero discontinuità nel governo Conte bis? Guardando ai ministri, sì. Avere un politico all’Economia obbliga il governo a farsi carico delle scelte di bilancio. E la prefetta Lamorgese agli Interni chiude l’epoca degli insulti di Salvini. Ma ora arriva il difficile: marcare la discontinuità nelle scelte politiche senza scassare il bilancio. Per esempio, nella lotta all’evasione fiscale invece di urlare slogan giustizialisti si può andare avanti attivando o potenziando gli strumenti (come fattura elettronica e anagrafe dei conti correnti) che aumentano il gettito ma non le tasse. E su taglio del cuneo fiscale e salario minimo, si devono studiare meccanismi che favoriscano i redditi più bassi senza incentivare l’assunzione soltanto di lavoratori non qualificati e mal pagati. Un esempio da tenere ben presente – almeno in parte – si trova in Francia. Altro tema delicato e urgente è quello degli sbarchi di profughi. Il governo è chiamato a decidere se e come intervenire sui decreti sicurezza del precedente esecutivo, approvati da Conte e Di Maio ma soggetti a osservazioni di peso da parte del Quirinale.
Spunto non convenzionale per Elena Bonetti, la nuova ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità: per rendere la politica più attenta alle esigenze dei nuclei familiari, si potrebbe estendere il diritto di voto anche ai bambini, attraverso i genitori. Con eventuale precedenza al più responsabile della coppia: la madre.

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Il Punto

Nemmeno entrato in servizio, il nuovo governo ha subito beneficiato di netta riduzione dei rendimenti sui Btp, scesi all’1 per cento. Ai mercati per ora basta che i no-euro siano stati messi alla porta. Ma poi bisognerà governare. Oltre a fare una manovra che eviti l’aumento dell’Iva il “Conte 2” dovrà aggiustare i tanti dossier lasciati incompiuti o pasticciati dal “Conte 1”. Uno di questi è l’indennizzo dei risparmiatori danneggiati dai crac bancari. Complice l’adozione di criteri discutibili, parte dei rimborsi finirà anche a chi non è in stato di bisogno.
Nelle trattative sul nuovo governo, scuola e università figurano ai primi posti. Necessario concentrarsi almeno su selezione e formazione dei docenti, carriere (senza aumenti di stipendio a pioggia), tempo prolungato, lauree a indirizzo professionale. Perché l’istruzione è centrale per lo sviluppo economico e sociale. La discontinuità rivendicata dal neo-vecchio premier si dovrebbe vedere anzitutto nelle politiche verso gli stranieri. La furia mediatica di Salvini contro i profughi ha oscurato il crollo del numero degli arrivi di migranti economici. Di cui le imprese hanno gran bisogno. Urgono misure per governare i flussi.
La protesta che da cinque mesi porta in piazza a Hong Kong fino a 1,5 milioni di cittadini non è solo per respingere una legge sull’estradizione. È la rivolta di una popolazione che, forte della propria capacità economica, sa che una destabilizzazione di questa “regione speciale” danneggerebbe molto tutta la Cina.

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