Il governo intende presentare presto un disegno di legge di riforma del fisco. È fondamentale che non si limiti a un riordino del numero delle aliquote legali o degli scaglioni. Deve invece indicare una idea chiara e coerente del modello di imposizione.
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Il contenzioso del passato e situazioni di oggettiva difficoltà spingono per una tregua tra fisco e contribuenti. Le misure introdotte con la legge di bilancio riguardano però solo gli autonomi, con una evidente discriminazione dei lavoratori dipendenti.
La Commissione europea ha presentato la proposta di riforma delle regole fiscali. Sono differenziate e chiedono ai paesi ad alto debito di presentare un piano pluriennale di rientro. Danno più rilievo alla crescita. Ma resta il problema del rispetto delle norme.
La lettera di un artigiano al principale quotidiano italiano toglie il velo a tutta la retorica sull’utilizzo del contante come forma di libertà. Si tratta invece di una facilitazione all’evasione. E a stupire è il silenzio degli onesti.
La Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva 2022 conferma la tendenza a una riduzione del fenomeno, ma solo per l’Iva. Per l’Irpef sui redditi da lavoro autonomo, invece, continua a incidere l’evasione con consenso.
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Giorgia Meloni: davvero i programmi di Centrodestra e FdI non fanno riferimento a condoni?
La flat tax porta benefici limitati a costi molto elevati in termini di disuguaglianza e impatto sulle finanze pubbliche. Gli effetti positivi potrebbero essere raggiunti con altri metodi meno iniqui. Perché non perseguire quella strada?
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Giulio Tremonti: davvero il centrodestra non ha più fatto condoni dal 1995, mentre il centrosinistra ne ha fatti molti?
Un’eventuale “pace fiscale” porterebbe alle casse dello stato una somma ben inferiore all’ammontare teorico. Cancellare i crediti non più esigibili sarebbe l’unica soluzione, limitando al minimo il rischio di incentivare l’evasione in futuro.
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Matteo Renzi: il governo Letta ha aumentato le tasse ed è stato l’ultimo ad aumentare le aliquote Iva?