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Europa a rischio di un’epidemia di aiuti di stato

La Commissione europea ha stabilito alcuni principi per permettere ai singoli paesi di sostenere le proprie imprese. Un unico piano europeo avrebbe dato maggiori garanzie. C’è il rischio che un’ondata di aiuti di stato crei distorsioni enormi nel mercato.

Mes o coronabond sempre debito è

È vivo il dibattito che contrappone il Mes ai coronabond, in realtà strumenti di indebitamento identici. La vera distinzione è tra emissione unilaterale e simultanea di nuovo debito. Con i coronabond l’Italia si illude di spuntare una tripla concessione.

Coronavirus: il senso della Francia per la cultura*

Mai come oggi ci accorgiamo dell’importanza della cultura. Che però è un settore economicamente fragile, duramente colpito dai provvedimenti di lockdown. Tra le misure di sostegno varate dalla Ue e dai singoli paesi si distinguono quelle francesi.

Perché la “pensione a punti” di Macron non piace ai francesi

Continuano in Francia gli scioperi di diverse categorie contro la riforma delle pensioni. Sindacati e governo restano lontani da un accordo e la protesta dimostra che riformare la giungla di quel sistema pensionistico è tanto necessario quanto complicato.

Il Punto

L’indipendenza – più che l’oro – della Banca d’Italia è patrimonio di tutti gli italiani, mentre l’ingerenza di esponenti del governo nelle nomine dell’istituto è causa di nuovi gravi danni non necessari al nostro paese. Tutto il sistema finanziario europeo (8 mila società continentali attive sulla piazza di Londra e 5 mila britanniche presenti nel resto della Ue) rischia invece pesanti danni dalla Brexit. In caso di uscita senza accordo, lo scambio di servizi finanziari in Europa sarebbe oggetto di negoziati bilaterali.
Secondo il M5s il reddito di cittadinanza è “il” rimedio contro povertà e assenza di lavoro e anche il meccanismo per far ripartire salari e stipendi al palo da 15 anni. Ma ci sono buoni motivi ed esperienze estere per dubitare del pratico manifestarsi di questi effetti.
Per le regionali in Abruzzo ha votato appena un elettore su due ma i risultati sono indicativi di alcune tendenze. A partire dal ribaltamento dei rapporti di forza tra i due partiti di governo con la prima forte affermazione della Lega in una regione del Centro-Sud che potrebbe (potrebbe) portare a un’accelerazione in materia di autonomie regionali. I recenti, pretestuosi, attacchi del governo giallo-verde alla Francia e la stizzita reazione del presidente Macron colpiscono anche le relazioni economiche tra i due paesi. Che sono numerose e intense, come mostra una nostra scheda.
È vero che gli immigrati sfruttano il nostro welfare? In realtà – documenta una ricerca – essendo mediamente più giovani della popolazione italiana, chiedono meno servizi sanitari, e la spesa regionale pro capite si riduce notevolmente in proporzione alla loro presenza.

Italia-Francia, la partita comune

Lo scontro politico e diplomatico tra Italia e Francia può mettere a rischio i solidi rapporti economici tra i due paesi. Di mezzo ci sono miliardi di import-export e di investimenti finanziari e nell’economia reale. Insomma, il gioco non vale la candela.

Quel senso di ingiustizia che anima la protesta dei gilet gialli

La tassa sui carburanti che ha innescato la protesta dei gilet gialli è solo la punta dell’iceberg di un diffuso senso di iniquità. Ma è desolante che alle richieste di chi si sente escluso e lasciato indietro si risponda solo con ricette populiste.

Il Punto

Un oscuro – e perciò insidioso – emendamento alla legge di bilancio toglie all’Antitrust la competenza sui codici deontologici degli ordini professionali. Se la norma sarà approvata, l’ordine potrà sanzionare un notaio che si azzardasse ad abbassare i prezzi, senza temere l’accusa di collusione. Gli utenti ringraziano. Intanto i risparmiatori – in principio tutelati dalla Costituzione – assistono alle audizioni di controllati e controllori che spiegano le storture del sistema bancario alla Commissione parlamentare d’inchiesta.
L’incidente al gasdotto in Austria ha creato timori per il rischio di scarsità del combustibile più importante per riscaldare e generare elettricità in Italia. Per ridurre il rischio di inverni al freddo e se – come vuole la Strategia energetica nazionale – davvero si va verso la decarbonizzazione, la parola “rigassificatori” dovrà tornare nel vocabolario politico.
Viene prima la rivoluzione russa o la marcia su Roma? Marco Polo o Martin Lutero? Uno studio recente mostra che gli universitari italiani spesso non sanno mettere nel giusto ordine temporale i maggiori eventi e personaggi storici. Tredici anni di studio della storia e non sentirli: sarà forse il metodo d’insegnamento?
Per la gioia dei dietrologi arriva un libro che svela il complotto della Francia contro l’Italia. I transalpini “arraffano” le nostre imprese e Trichet, quando era alla testa della Bce, ha avvantaggiato le “sue” banche e penalizzato le nostre. Teorie che non stanno in piedi alla luce della ragione, ma nemmeno della contabilità.
Due importanti accordi, uno economico e l’altro strategico, tra Ue e Giappone. Quello sul commercio di beni e servizi tra l’altro farà sì che entro dieci anni spariscano i dazi dal 90 per cento dell’export alimentare della Ue. Mentre, alla faccia di Trump, le parti si impegnano a rispettare i trattati su lavoro, ambiente e clima.
Il passante di Genova sarà un regalo ad Autostrade per l’Italia che lo realizzerà investendo (forse) 7,8 miliardi tra il 2020 e il 2028. In cambio dell’investimento e di tariffe tenute basse, la società si vedrà riconoscere un lauto indennizzo di subentro e una proroga della concessione per quattro anni.

La bufala del complotto francese contro l’Italia

La storia di un complotto francese per costringere il nord Italia a svendere le sue aziende e ridurre il sud Italia a una tendopoli. E del perché questa e tante altre teorie del complotto sono fattualmente e perfino contabilmente sbagliate.

Regioni, ora diamoci un taglio

I due referendum per l’autonomia in Lombardia e Veneto hanno riportano in primo piano l’annoso dibattito sul riordino complessivo delle regioni italiane. Intanto, in meno di un anno la Francia ha attuato una riduzione significativa delle sue regioni.

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