Nella distrazione generale, una sentenza della Corte di giustizia Ue condanna Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca per non aver onorato l’impegno di redistribuzione dei richiedenti asilo. Un risveglio di sensibilità per i diritti umani?
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Alcuni settori cruciali della nostra economia oggi sarebbero paralizzati senza la forza lavoro straniera. Spesso sono però anche quelli dove più è presente il sommerso. Per garantire tutele e diritti, il governo dovrebbe pensare a una regolarizzazione.
Le linee guida suggeriscono che il governo britannico sia ben consapevole del ruolo cruciale dell’immigrazione per l’economia del Regno Unito. Al nazionalismo provinciale e ottuso di Theresa May sostituisce così un atteggiamento più aperto e liberale.
Di fronte alla crisi dei migranti sul confine greco la Ue torna a subire i ricatti di Erdogan. Ma soprattutto l’Europa liberale e democratica finisce per adottare un approccio non lontano da quello propugnato dai partiti nazional-populisti e xenofobi.
Germania e Italia condividono il primato di paesi più anziani d’Europa. Nel 2015, però, Berlino ha aperto le porte all’ingresso di profughi, spesso giovani. È una precisa scelta politica che dà vantaggi demografici, ma non è esente da problematiche.
Un report di OpenPolis mostra che il sistema di accoglienza italiano tra il 2017 e il 2018 si stava trasformando in un modello diffuso gestito principalmente da centri di accoglienza piccoli e medi. Con il decreto “sicurezza” questa tendenza ha subito una battuta di arresto e oggi si privilegiano i grandi centri gestiti da grandi organizzazioni.
Si torna a parlare dell’ipotesi di una regolarizzazione degli immigrati senza permesso di soggiorno. Ci sono argomenti a favore e a sfavore. L’importante è che la sanatoria non sia un modo per tamponare il problema senza affrontarne le cause strutturali.
Perché i partiti politici ostili all’immigrazione raccolgono voti soprattutto dove gli immigrati non ci sono? Molto dipende dalla concorrenza tra nativi e stranieri sul mercato del lavoro. Favorire la formazione dei lavoratori può essere una soluzione.
L’immigrazione in Italia assume sempre più un profilo familiare. Ma ricongiungere le famiglie immigrate è solo un primo passo. Bisogna aiutarle a ricominciare un percorso di vita comune, attraverso misure e servizi che favoriscano l’accoglienza.