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Pagheremo più o meno tasse nel 2020?

Il peso delle imposte sul Pil rimane all’incirca lo stesso del 2019, molto meno quindi di quanto avremmo pagato senza la manovra. Ma sarà diversa la composizione del prelievo. Con effetti su famiglie e imprese che si potranno valutare solo col testo definitivo.

Il Punto

Con la legge di bilancio 2020 la pressione fiscale rimarrà invariata grazie alla cancellazione degli aumenti previsti su Iva e accise. Ma le modifiche su deduzioni e detrazioni e le nuove tasse sui “mali” (plastica, bevande zuccherate e simili) cambieranno la composizione del prelievo. Con l’assegno unico per i figli a carico, in discussione in Parlamento, l’importo dell’aiuto si riduce all’aumentare del reddito Irpef di uno solo dei genitori. Così chi evade la fa franca due volte (meno tasse e più assistenza) e si sprecano 815 milioni che vanno a chi non avrebbe diritto.
L’economia globale continua a basarsi su aree di eccellenza locali mentre i social media non valgono l’efficacia dell’incontro personale con colleghi e partner d’affari. Lezione da trarre: la miglior politica industriale è quella che offre istruzione e servizi pubblici di alta qualità per moltiplicare i poli di sviluppo.
Le sfide che attendono la nuova Commissione Ue guidata da Ursula von der Leyen non si esauriscono coi temi di cui parliamo quotidianamente in Italia: banche, migranti, bilancio dello stato. Altrettanto importanti sono i nuovi dossier europei, dal Green new deal all’economia circolare, dalla digitalizzazione alle regole sull’uso dell’intelligenza artificiale.
Alla prevista riduzione del numero dei parlamentari si accompagnano proposte di norme che vanno a snaturare il Senato. Che diventerà una fotocopia della Camera perdendo il sistema di elezione “a base regionale” previsto dalla Costituzione. Sarebbe invece l’occasione di rafforzare questa caratteristica.

Il podcast de lavoce.info
Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Combattere davvero l’evasione fiscale”, con Alessandro Santoro.

Quarant’anni di finanziamenti al sistema sanitario

Com’è cambiato in quarant’anni il finanziamento del Servizio sanitario nazionale? Dalla parafiscalità si è passati alla fiscalità generale, è cresciuto il ruolo delle regioni e l’onere si è spostato dalle imprese alle famiglie. La costante sono i deficit.

Imposte sul reddito: prove di armonizzazione nella Ue

La scarsa armonizzazione delle imposte sul reddito nell’Unione europea ha finito per produrre una competizione fiscale tra ordinamenti, spesso dannosa, per attrarre grandi contribuenti. Ora però gli stati membri cercano di porvi rimedio con due direttive.

Le riforme del fisco di cui nessuno parla

Si parla tanto di imposte, ma nessuno sembra preoccuparsi delle riforme che sarebbero veramente necessarie per combattere elusione ed evasione. Tre i nodi principali: raccolta e utilizzo dei dati, legge sulla privacy e rapporto tra centro e periferia.

A ogni età la sua imposta

La letteratura economica offre vari argomenti a sostegno di imposte sul reddito modulate in funzione dell’età del contribuente. Le obiezioni fondate su un presunto conflitto con il principio di equità orizzontale non appaiono molto convincenti.

Con lo split payment cresce il gettito Iva*

La misura che prevede che sia la stessa pubblica amministrazione a versare l’Iva dovuta dai suoi fornitori ha determinato un recupero di gettito di circa 2,2 miliardi nel 2015. I flussi provvisori per i primi mesi del 2016 confermano questa tendenza. Un successo contro l’evasione dell’imposta.

Il primo morso alla mela

Il fisco italiano ha raggiunto un accordo con Apple per 318 milioni di euro. L’imposta erosa tra il 2008 e il 2013 sarebbe però pari a 880 milioni. Certo, lo “sconto” serve a evitare un lungo e incerto contenzioso. Resta però il fatto che trattamenti simili non si applicano al contribuente medio.

L’ambiguità del bonus in busta paga

Ridurre il cuneo fiscale che grava sui salari attraverso trasferimenti oppure il taglio delle imposte può avere effetti molto diversi. Se il governo avesse scelto di rivedere il profilo delle detrazioni avrebbe dato un segnale più chiaro. Provvedimento a favore dell’equità, ma anche della crescita.

Fare bene i tagli per farne meno

Se si vuole evitare di sottoporre un paese allo stremo a una cura da cavallo, il Governo ha una sola strada a disposizione: portare a termine almeno una riforma strutturale entro ottobre. E per farlo, può usare la Legge di stabilità per una profonda razionalizzazione della spesa pubblica.

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