Le banche quotate italiane hanno effettivamente aumentato la rappresentanza femminile nelle posizioni di vertice, come prescritto dalla legge Golfo-Mosca, senza mettere in atto pratiche per aggirare la norma. Ma non c’è stato l’auspicato cambio culturale.
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Quindici anni dopo la crisi finanziaria, si torna a parlare di cartolarizzazioni. Riattivare quel mercato potrebbe essere utile a molti scopi in tempi di tassi crescenti. È però necessario ripensare il rigido contesto normativo che lo regola in Europa.
Le donne nei Cda influenzano non solo i risultati, ma anche le scelte strategiche delle imprese. Uno studio mostra gli effetti dell’aumento nella rappresentanza di genere sulle scelte di internazionalizzazione in un campione di società europee.
Per un’impresa un euro di fatturato da un committente pubblico può avere effetti diversi rispetto a un euro ottenuto da uno privato. In Italia è una differenza particolarmente rilevante per la probabilità di sopravvivenza delle aziende sul mercato.
La guerra ha devastato la già debole economia ucraina. La perdita di capitale umano è enorme, con milioni di persone costrette a rifugiarsi all’estero o in altre zone del paese. La ricostruzione del mercato del lavoro richiederà quattro assi di intervento.
Il Superbonus 110 per cento va cambiato. Ma la soluzione ipotizzata dal governo Meloni non entusiasma gli operatori. Si potrebbe invece introdurre un meccanismo che contribuisca a liberare i crediti incagliati, senza alcun aggravio per l’erario.
Si può fare impresa in aree ad alta densità mafiosa? L’esperienza delle aziende di reggioliberareggio dimostra di sì. Facendo luce su successi e difficoltà, la prima indagine esplorativa delinea un quadro nuovo, pur in una situazione ancora complessa.
In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, molte imprese si sono volontariamente unite alle sanzioni decise da alcuni Paesi. Le sanzioni private derivano dal timore che, in caso di inazione, le imprese avrebbero potuto essere penalizzate dai loro stakeholder. Alcuni azionisti, lavoratori e clienti sono disposti a subire un danno economico pur di vedere rispettati i loro valori. Le imprese dovranno tener conto in modo sempre maggiore delle conseguenze politiche delle loro scelte.
Capire cosa determina la disuguaglianza salariale è rilevante per l’analisi del mercato del lavoro e per il disegno di politiche del lavoro. In Italia circa un terzo dei differenziali è dovuto a caratteristiche delle imprese. Ma al Sud la percentuale sale.
L’Italia è tra i paesi che hanno rilasciato meno permessi di lavoro per immigrati qualificati. Incentivare l’arrivo di competenze dall’estero aiuterebbe le imprese e migliorerebbe la percezione verso l’immigrazione.