Esiste uno squilibrio territoriale tra i beneficiari del reddito di cittadinanza. Ma il rimedio non è alzare la soglia di accesso per chi vive al Centro-Nord, perché non considera la diversa disponibilità di beni pubblici. La risposta è semmai un’altra.
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Il Pnrr orienta la maggior parte dei fondi verso i settori industriali tradizionali. L’obiettivo è incentivare una trasformazione strutturale verso uno sviluppo “digital” e “green”. Ma c’è un rischio di sovraffollamento di progetti nelle costruzioni.
La fase espansiva della spesa pubblica e il Pnrr muovono molto denaro. E c’è il timore che le risorse vengano distratte dall’interesse della comunità. Potrebbe essere il momento per passare a un sistema di pagamenti intrinsecamente sicuro, quello digitale.
Mentre a Bruxelles prosegue la discussione sulle misure di regolamentazione del mercato e dei servizi digitali nell’Ue, ci si interroga sull’efficacia delle clausole di parità tariffaria. Serve più flessibilità.
Una decisione della Cassazione interviene nel lungo dibattito sull’impugnazione delle delibere assembleari delle società. Riportando d’attualità il tema del rapporto tra certezza del diritto e giustizia sostanziale. Sono molti gli immobili che, a causa di difformità edilizie, non possono beneficiare dei vari bonus del settore. Fa eccezione solo il Superbonus al 110%, ma serve una soluzione strutturale al problema. Nel suo rapporto annuale, l’Asvis attribuisce le carenze del sistema idrico al mancato rispetto del risultato del referendum del 2011. Le maggiori responsabilità le ha invece chi ancora si oppone all’efficientamento del settore.
Si chiama “France 2030” il piano di investimenti presentato da Macron per guidare la modernizzazione dei settori d’eccellenza francesi. Ampio spazio, nell’ambito della transizione ecologica, all’idrogeno. Questione ambientale che è anche al centro della relazione annuale dell’Autorità per la regolazione dei trasporti. Un settore in cui però il problema più rilevante riguarda le tariffazioni diverse per ferrovie e autostrade.
I dati ancora provvisori relativi al bilancio demografico Istat evidenziano per il 2020 un calo degli stranieri in Italia di 26 mila unità. Un dato, figlio anche di un anno particolare, che nasconde molte sfaccettature.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Come, quanto e dove risparmiano gli italiani? Analizziamo il loro comportamento nel nostro slideshow, in occasione della Giornata mondiale del risparmio.
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Da tre anni il numero degli stranieri in Italia si è attestato a quota 5 milioni e il lieve calo del 2020 nasconde molte sfaccettature. Innanzitutto, sono cambiate composizione e struttura di questa popolazione. E poi ci sono i ragazzi nati nel nostro paese.
Il dibattito sul reddito di cittadinanza si è concentrato sulla scarsa capacità della misura di avviare i beneficiari al lavoro. L’analisi dovrebbe riguardare invece i percettori che un lavoro ce l’hanno, ma ben poco stabile e scarsamente pagato.
Secondo gli ambienti no-vax, il confronto tra ricoveri e decessi di inizio autunno 2021 e quelli nella stessa data del 2020 dimostrerebbe che il vaccino non serve. Ma la comparazione va fatta sull’evoluzione del fenomeno nei due periodi, non sul livello.
Nell’ultimo anno e mezzo alle misure redistributive preesistenti si sono affiancati, per fronteggiare le conseguenze della pandemia, interventi emergenziali appositi. Con quali effetti sulla riduzione delle disuguaglianze? I risultati di alcune simulazioni.
L’Italia sembrerebbe essere tra i paesi Ue nei quali la pandemia ha provocato più decessi. Ma è una differenza dovuta soprattutto alla diversa struttura per età della popolazione. Il ruolo dei vaccini.
Le leggi Golfo-Mosca e Severino, oltre a raggiungere gli obiettivi prefissati in termini di rappresentanza, hanno anche migliorato le performance delle imprese pubbliche. I risultati di uno studio. Con l’introduzione della “progressione verticale”, si schiudono le porte alla carriera dirigenziale nel pubblico impiego. Ma il percorso non sembra rispondere ai criteri di merito promossi da Draghi.
Desolante il bilancio dei cinque anni di amministrazione controllata di Alitalia: dileguatosi l’unico possibile acquirente, il prestito ponte giunto ormai a 1,4 miliardi non lascia ben sperare per il futuro. Per favorire l’acquisto di una casa da parte dei giovani, il mutuo agevolato concesso dal dl Sostegni-bis non basta. Serve una politica abitativa di più ampio respiro, che si estenda anche agli affitti.
Nonostante alcune dichiarazioni della vicepresidente Harris siano state fraintese, sull’immigrazione la nuova amministrazione Usa sta facendo registrare un deciso cambio di passo rispetto agli anni di Trump.
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Nonostante le misure emergenziali messe in campo dal governo, nel 2020 la povertà è tornata a crescere, facendo registrare il valore più alto da quando il dato viene calcolato. I più colpiti sono i giovani, gli stranieri e le famiglie numerose.