L’industria siderurgica attraversa una fase di riconversione per ridurre l’eccesso di capacità produttiva e l’impatto ambientale. Servono però salvaguardie più efficaci per permettere ai produttori europei di competere ad armi pari con quelli stranieri.
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I domestici, considerati dal fisco lavoratori dipendenti, tendono ad adottare comportamenti economici simili agli autonomi. Possono evadere più facilmente, ma con gli incentivi “giusti” pagano di più le tasse. Ne è prova la loro reazione al Bonus di 80 euro.
La divergenza geografica è un tratto distintivo dell’economia basata sulla conoscenza. In un paese già disomogeneo come l’Italia, ciò apre questioni che vanno affrontate subito, per creare le condizioni per garantire a tutti un’esistenza dignitosa.
Conciliare lavoro e famiglia è complicato, soprattutto per le donne. E soprattutto se mancano servizi adeguati. Per questo il bonus nido è inutile se non ci sono nidi. Mentre è utile aumentare i giorni di congedo obbligatorio per i padri.
Il caso emblematico del dilemma tra tutela dell’ambiente e crescita economica è l’ex-Ilva di Taranto. I numeri su morti e malattie legate alle emissioni dell’impianto sono drammatici. Si può continuare a produrre, ma servono investimenti e tecnologie.
Il governo eleva il limite sotto al quale le pensioni sono pienamente indicizzate ai prezzi. Il sindacato chiede di ripristinare l’indicizzazione ai prezzi “per fasce”. Entrambi sbagliano perché il sistema contributivo vuole un meccanismo del tutto diverso.
Dal Rapporto Cerved Pmi emerge un quadro in chiaroscuro: i fatturati in termini reali sono stagnanti e la redditività in calo. Migliorano però i fondamentali economico finanziari e si rafforza il profilo di rischio delle piccole e medie aziende italiane.
Ridurre i divari territoriali è cruciale per riattivare la crescita di tutto il nostro paese. Ma è inutile ripetere luoghi comuni sugli interventi della politica nazionale al Sud. Più utile capire le ragioni per le quali alcune politiche hanno funzionato.
Il decennio 2008-2018 è stato difficile per il sistema bancario. Come cambia dunque il lavoro in banca? E quali sono le prospettive future? Alcune risposte arrivano da uno studio realizzato per l’Osservatorio Monetario. Ne pubblichiamo l’introduzione.
Nel lungo periodo, quando per tutti varrà il regime contributivo, la legge 26/2019 consentirà un’uscita più flessibile dal lavoro. Ma nel breve periodo, i tanti che andranno in pensione con il regime misto determinano un aumento significativo della spesa previdenziale.