Nessun partito propone di cancellare gli interventi nazionali contro la povertà. Le forze politiche si dividono tra chi vuole potenziare il Reddito di cittadinanza e chi vuole sostituirlo con altri interventi. L’inclusione sociale resta in secondo piano.
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Il programma “Opportunitàzerosei” si rivolge a famiglie molto svantaggiate. Per alcune, lega i trasferimenti alla partecipazione a corsi di informazione. I risultati aiutano a capire quali sono gli strumenti più adatti a ridurre la povertà e la sua durata.
Il premio Nobel per l’economia è stato assegnato ad Abhijit Banerjee, Esther Duflo e Michael Kremer. Hanno cambiato l’economia dello sviluppo, passando dall’approccio degli aiuti a uno sperimentale, che dia risposte sui modi migliori per combattere la povertà.
Così come formulate dal governo, flat tax e reddito di cittadinanza rischiano di non essere efficaci. Ma si può progettare una misura alternativa, che rispetti i vincoli di bilancio, non penalizzi gli incentivi al lavoro e riduca la povertà.
Il reddito di cittadinanza è una occasione da non sprecare nella lotta alla povertà in Italia. Per questo vanno evitati alcuni rischi. Primo fra tutti, quello di fare scelte decisive per il futuro pensando solo a trarne vantaggi in vista delle europee.
Così com’è disegnato, l’Isee non è adeguato a identificare chi è povero. E ciò ha inevitabili conseguenze sulla platea dei beneficiari del reddito di inclusione. La mappa delle famiglie in condizioni di disagio è più ampia delle previsioni del governo.
L’introduzione del Rei rappresenta un primo passo storico nella lotta alla povertà in Italia. Ora, però, c’è il rischio che si aggiunga alla già lunga serie di riforme incompiute del nostro paese. Per evitarlo è necessario un Piano triennale 2018-2020.