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Cos’è diventato in concreto il reddito di cittadinanza

Trovare un lavoro per i poveri. A questo doveva servire il reddito di cittadinanza secondo la comunicazione dei suoi promotori. Ma si tratta di un obiettivo irrealizzabile. E il rischio è che a pagarne le conseguenze sia proprio chi sta peggio.

Eppur l’occupazione cresce

Il primo bilancio su occupazione e disoccupazione nel 2019 è positivo. Restano aperte però importanti questioni strutturali: dalla dinamica salariale stagnante, che riflette i mancati incrementi di produttività, all’incidenza del lavoro a termine.

Il Punto

Il 2019 del lavoro in Italia si chiude con dati in chiaroscuro. In positivo l’aumento dell’occupazione e la disoccupazione in calo graduale. Ma i problemi restano: nel confronto internazionale, rimaniamo indietro nelle ore lavorate e nella dinamica dei salari.
È in arrivo (forse) un’altra riforma elettorale. Stavolta una recente proposta della maggioranza ci riporterebbe a un sistema proporzionale puro, senza preferenze e con soglia minima nazionale al 5 per cento. In netto contrasto con le esigenze espresse dal referendum della Lega che mira invece a rendere tutto uninominale.
La legge di bilancio amplia la quota rosa nei Cda delle società in Borsa a due quinti dei componenti (era un terzo). La soglia è anche estesa nel tempo (fino a 18 anni) e nell’ambito di applicazione (inclusi anche gli organi di controllo). Ma per un errore la norma è inapplicabile ai collegi sindacali con tre soli componenti (quasi tutti).
Un primo passo del Green Deal della Commissione Ue è l’Alleanza europea per le batterie, piano da 3,2 miliardi d’investimenti di sette paesi per sviluppare tecnologie innovative lungo la filiera delle batterie,  settore in cui l’Unione arriva solo al 3 per cento della produzione globale ma che diventa sempre più strategico. Intanto, in questo inizio d’anno, la scena internazionale è dominata dalla crisi iraniana. Vediamo con un po’ di dati il peso economico del grande paese degli Ayatollah.

Un’Italia occupata a tempo parziale. Involontario

Nel terzo trimestre 2019 gli occupati hanno superato, seppur di poco, il livello del 2008. Ma le ore lavorate e le unità di lavoro non seguono lo stesso andamento. Perché c’è stata una forte diffusione del part-time, subìto e non scelto dai lavoratori.

Il Punto

Dal circo mediatico del Papeete è arrivata una vera crisi di governo, proprio mentre arrivano le scadenze della legge di bilancio. Servirebbe un esecutivo capace di decidere, per evitare il salasso da 23 miliardi di aumento dell’Iva e altri punti di domanda in un mosaico internazionale già incerto di suo. Un governo alternativo a quello gialloverde sarebbe peraltro del tutto legittimo, dato che la Costituzione prevede le elezioni anticipate solo come soluzione di ultima istanza. E non come unica ed esclusiva manifestazione democratica della volontà popolare.
Se effettivamente nascerà un nuovo governo (giallorosso o gialloverde), il Movimento 5 stelle ha posto tra le priorità la riduzione del numero dei parlamentari. Meno poltrone ma al rischio di minore possibilità di rappresentare gli elettori. Una proposta di compromesso vedrebbe un minore taglio degli eletti per mantenere una dimensione adeguata dei collegi. Altro tema decisamente prioritario per il nuovo esecutivo riguarda la direzione da dare alle politiche migratorie, oggetto di propaganda costante del governo uscente. Dopo gli slogan sarebbe bene ripartire da fatti e dati, come quelli riportati nel Rapporto annuale sugli stranieri nel mercato del lavoro. E sempre parlando di mercato del lavoro, l’Italia ha recuperato i 900 mila occupati persi durante la crisi iniziata nel 2008. Ma è decisamente cambiata in termini di età la composizione dei lavoratori. Ci sono molti più over 50 e meno nella fascia 15-49 anni. Perché comunque l’occupazione deve pur sempre fare i conti con la (de)crescita demografica.

Nelle scorse settimane di agosto, come di consueto, lavoce.info ha sospeso l’invio della newsletter. Abbiamo però aggiornato costantemente il sito con nuovi articoli su: divertimenti degli italiani, autonomia regionale e ambiente, razzismo, autonomia differenziata, occupazione al Sud.

Convegno annuale de lavoce.info il 16 settembre a Milano. Save the date!
“Abolire davvero la povertà” è il titolo del convegno annuale de lavoce.info che si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 16 settembre all’Università Bocconi di Milano con speaker di eccezione. Sarà un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni). Chi vuole è ancora in tempo per fare una donazione.

Come cambia l’occupazione se la popolazione invecchia

I cambiamenti demografici hanno effetti sull’andamento dell’occupazione. Il numero di occupati sale negli ultimi anni anche perché cresce quello degli ultracinquantenni. Nelle classi più giovani invece la dinamica della popolazione ha ricadute diverse.

Più occupazione a Sud per battere la disuguaglianza*

Le differenze tra Centro-Nord e Mezzogiorno nella distribuzione dei redditi sono nettamente superiori a quelle di altri paesi. Per ridurle sono fondamentali politiche che aumentino il tasso di occupazione al Sud. Anche a costo di abbassare le paghe orarie.

L’occupazione cresce, anche grazie alla legge Fornero

La demografia ha effetti importanti per l’occupazione, che vanno ben compresi. La crescita degli occupati della fascia più adulta della popolazione è dovuta anche alla legge Fornero. La norma ha prodotto più occupazione, più contributi e più tributi.

Reddito di cittadinanza: il punto dopo il decreto

Approvato il decreto che istituisce il reddito di cittadinanza. Bene la priorità data ai più deboli e il recupero della dimensione sociale della povertà. Tra gli aspetti negativi, c’è l’insistenza sul simbolo dei 780 euro e la fretta a fini elettorali.

Il Punto

Il calo del Pil è colpa degli altri: dei precedenti governi, della Cina e della Germania. Così si auto-assolvono il premier Conte e la maggioranza Lega-M5s di fronte all’aumento del pessimismo delle imprese e al calo degli investimenti di fine 2018 che hanno fatto cadere l’Italia in recessione. A conferma dello scarso clima di fiducia delle scorse settimane, i dati sui flussi di capitale da e per il nostro paese mostrano che i tanti fondi disinvestiti dai Btp non sono finiti in borsa ma parcheggiati in depositi bancari a breve, facilmente liquidabili. Merito del governo – secondo il vicepremier Di Maio – lo 0,1 per cento di occupati in più del mese di dicembre. Un’ardita pretesa, di fronte a un più zero virgola di dati mensili. I più stabili dati trimestrali dicono semmai che l’occupazione totale è ferma dopo aver raggiunto il livello massimo nel secondo trimestre 2018.
Il reddito di cittadinanza è previsto uguale per tutti, da Nord a Sud. Eppure la soglia di povertà assoluta varia nelle diverse aree da 826 euro mensili a 560. Il sussidio avrà così effetti iniqui sul territorio. Tra le varie componenti, si potrebbe differenziare almeno l’importo dell’integrazione per l’affitto.
L’autorità francese per la privacy ha multato Google per 50 milioni di euro, prima applicazione delle nuove regole Ue sulla protezione dei dati personali. In nome di tre principi: trasparenza, informazione chiara e consenso. Contro l’invadenza della pubblicità indesiderata.
Per regolare i flussi migratori dall’Africa occorre capirne le cause. A partire dalla crescita demografica (oggi si contano oltre 1,2 miliardi di abitanti, il doppio della Ue) e da processi di sviluppo lunghi e complessi. Per ora il contributo dell’Italia vale solo lo 0,2 per cento del nostro Pil invece dello 0,7 a cui ci eravamo impegnati.

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