Oltre a vinti e vincitori, il dato politico di queste elezioni è sicuramente l’astensione, che ha superato il 45 per cento su base nazionale al primo turno e ha raggiunto quai il 60 per cento al ballottaggio.
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In attesa delle valutazioni sulle elezioni amministrative, da fare dopo i ballottaggi del 26 giugno, la recente tornata elettorale può essere commentata analizzando il deludente risultato di affluenza al referendum.
Orban vince, per la quarta volta, le elezioni politiche ungheresi, confermandosi a larga maggioranza a capo del governo. I suoi oppositori lamentano pratiche scorrette: dal controllo dei mezzi d’informazione a trucchetti elettorali. Cosa c’è di vero?
Il Parlamento ha approvato una legge di modifica costituzionale che allarga la portata della tutela ambientale in Costituzione. Si tratta di una grande novità: per la prima volta viene modificato un articolo dei principi fondamentali e viene esplicitamente introdotto un riferimento all’ “interesse delle “future generazioni”.
Tanti i nomi proposti come Presidente della Repubblica ma una sola certezza rispetto all’esito finale: il Presidente, o la Presidente, avrà più di 50 anni. È questo, di fatto, l’unico requisito richiesto dalla Costituzione, oltre all’ovvietà di essere un cittadino che gode dei diritti civili e politici. Un criterio che ha davvero senso?
Licenziato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge per il Bilancio 2022-2024, il primo del governo Draghi. Ora comincia la lunga sessione parlamentare che porterà, entro la fine dell’anno, all’approvazione della legge. Che può ancora essere migliorata.
Si è concluso il primo round delle elezioni amministrative, con oltre 12 milioni di italiani chiamati a rinnovare sindaci e consigli di quasi 1.200 comuni. In attesa dei ballottaggi, due i vincitori piuttosto netti: l’astensione e il centrosinistra.
A primavera saremo chiamati a esprimerci su diversi referendum. È diventato troppo facile raccogliere le firme? Sono in molti a ritenere di sì e per questo chiedono una revisione della Costituzione. Che servirebbe, ma certo non per questa ragione.
Approvata la legge di riforma costituzionale che permette ai diciottenni di votare per le elezioni del Senato. Una misura dalla grande valenza simbolica ma, almeno nell’immediato, dai pochi effetti pratici. La stagione riformatrice non può considerarsi conclusa.
Si è appena chiuso un Consiglio europeo ricco di temi: immigrazione, campagna vaccinale, rapporti con la Russia. Ma il vero banco di prova sarà a settembre perché una nuova ondata del virus può mettere a rischio la ripresa. Cosa fa l’Europa per evitarla?