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Il Punto

La borsa non ha preso bene gli esiti degli stress test sulle banche italiane. A parte il Monte dei Paschi, i nostri maggiori istituti hanno spesso fatto anche meglio di quelli tedeschi, belgi, olandesi. Ma sulle loro capitalizzazioni pesa la scarsa redditività del capitale. E rimane – in Italia ma non solo –  il rischio delle multe per comportamenti scorretti verso i clienti.
Sorpresa: nonostante le scarse risorse destinate alla ricerca, l’Italia si piazza ottava nel mondo nella produzione di ricerca scientifica. Grazie anche al nuovo sistema di valutazione e a quello di abilitazione. E al lavoro (spesso gratuito) di tanti precari. Che, se non stabilizzati, andranno altrove a fare carriera.
Mentre il Parlamento discute la legalizzazione della cannabis, nello stato del Colorado le droghe leggere sono consentite da ormai 18 mesi. Risultati? Consumo di stupefacenti stabile, incidenti stradali attribuiti a un guidatore “fumato” diminuiti. In più, le tasse incassate dallo stato. Che in Italia potrebbero superare i 6 miliardi l’anno.
È utile a giovani e anziani, ma introdurre la flessibilità in uscita dal lavoro sembra molto difficile. Chi vuole la pensione in anticipo dovrebbe indebitarsi con banche o assicurazioni oppure ricevere prestazioni decisamente più basse. In ogni caso, il rischio che solo quattro gatti scelgano queste condizioni.
Dopo il disastro ferroviario di Bari Nord sotto accusa le politiche dei trasporti. Da un lato si spendono svariati miliardi di fondi europei per adeguare la rete. Ma poi lungaggini burocratiche e poca dedizione a servire gli utenti rimandano alle calende greche il miglioramento del servizio. Ora basta.

Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale riservato agli amici de lavoce avrà come titolo “Le riforme fatte e quelle da fare“. Si terrà la mattina di mercoledì 14 settembre all’Università Bocconi di Milano. Vi aspettiamo per incontrarvi di persona, dopo tante interazioni digitali!
La prima parte dell’incontro è riservata alla redazione de lavoce e ai nostri sostenitori più affezionati, chi ci ha finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni (chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione).

Ma chi vuole indebitarsi per anticipare la pensione?

Nella lunga recessione dell’economia italiana l’aumento dell’età media di pensionamento ha finito per spostare sui giovani buona parte dei costi. Ecco perché ora si parla di flessibilità in uscita. Difficile però attuarla perché implica pensioni più basse e debiti da ripagare per molti anni.

Un’Ape per anticipare la pensione

Con la riforma Fornero, lavoratori prossimi al pensionamento si sono ritrovati a lavorare più anni del previsto. Ora il governo vuole modificare la legge per permettere di anticipare la pensione in cambio di una riduzione dell’assegno. Prestito previdenziale per limitare l’esborso dello stato.

Il Punto

Con il fondo Atlante torna un’operazione di sistema nel settore bancario. È il minore dei mali, serve a portare a termine ricapitalizzazioni a rischio di flop e a smaltire i crediti in sofferenza. Ma non basta: bisogna anche semplificare le procedure fallimentari e il funzionamento delle aste giudiziarie.
Uno spettro si aggira lungo la Penisola: l’idea di un carrozzone statale monopolista che metterebbe insieme Ferrovie dello stato e Anas. Mancano ragioni economiche e di buon senso a giustificazione della formidabile concentrazione di potere e sottopotere che ne uscirebbe. Aaargh, gli italiani hanno già dato!
Molta informazione fuorviante nel confronto pubblico sul referendum di domenica 17 aprile. Abbiamo cercato di chiarire con dati e argomentazioni la questione no-triv sì-triv pubblicando tre articoli ora raccolti in un Dossier.
Sul bonus di 80 euro sulle pensioni manca una proposta precisa. Se i soldi andranno semplicemente a chi percepisce meno di 750 euro, si rischierà di aiutare persone non in condizioni di indigenza. Per combattere davvero povertà e disuguaglianza, bisogna tener conto di altri fattori. Come mostra qualche calcolo.
A giugno, con le regole europee sugli abusi di mercato, sarà regolato il “market sounding”, la prassi secondo cui – per esempio – un aumento di capitale può essere preceduto da un sondaggio sull’interesse dei potenziali partecipanti. Si rischia la diffusione di informazioni riservate. E casi di insider trading.
Il mondo dell’università si divide tra anziani di ruolo e giovani ricercatori con contratto a termine, senza chiare prospettive di carriera. Di questi ultimi, la metà emigra o cambia mestiere. Si spreca l’investimento che l’ateneo ha fatto su di loro. È ora di correre ai ripari, senza tornare alle sanatorie del passato.

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Pensionati con bonus: poveri in minoranza

Se il bonus di 80 euro ai pensionati sarà disegnato come quello dei lavoratori dipendenti, finirà che ne beneficeranno i non indigenti. Meglio sarebbe fare riferimento al reddito familiare. Effetto nullo sugli indicatori di povertà e di disuguaglianza.

Pensioni, tre piccioni con 80 euro di bonus

Quanto costerebbe il bonus di 80 euro ai pensionati al minimo? Dipende dalle regole di accesso alla misura. In ogni caso una spesa consistente. E forse quei soldi si potrebbero spendere meglio. Rischio povertà delle giovani famiglie e revisione organica di alcune prestazioni pensionistiche.

I calcoli sulla pensione. E sulla sua reversibilità

Nel discutere di pensioni bisogna distinguere ciò che è previdenza da quello che è assistenza. Pure nel caso della reversibilità. Sarebbe quindi equo determinare l’importo della pensione non solo in base alla speranza di vita del titolare, ma anche a quella di chi potrebbe diventarne beneficiario.

A che prezzo rottamare gli ultra-cinquantenni?

Introdurre forme di “equa” flessibilità in uscita oggi può essere utile. Il rischio è che faccia credere di aver così risolto i problemi degli ultra-cinquantenni sul mercato del lavoro. E magari anche quelli dei giovani. Aumento della speranza di vita e la sfida di una forza lavoro che invecchia.

Grecia: come evitare l’errore fatale

Dopo il 2010 la Grecia ha ridotto il deficit pubblico, i salari e aumentato l’età del pensionamento. Oggi il paese è allo stremo, senza soldi per ripagare i suoi debiti. Il Fmi chiede di più, ma i creditori dovrebbero capire che ci vorranno cinque-dieci anni per rimettere la Grecia in carreggiata.

Vocecomics 26 maggio

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