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Il Punto

L’ultimo censimento fotografa il rapido invecchiamento della popolazione cinese. Per limitarne l’impatto sull’economia devono crescere produttività e partecipazione al lavoro.
Le criptovalute sono ancora lontane dal diventare un mezzo di pagamento, ma una regolamentazione è comunque necessaria. E serve prudenza anche nei progetti di valuta digitale delle banche centrali. Si fa presto a dire “riforma del capitalismo”. Ma come procedere? Per esempio implementando politiche “pre-produzione”: accesso all’istruzione, leggi sull’eredità, trasferimenti universali.
Per la ripresa sono sì necessari investimenti in infrastrutture, ma anche riforme per la modernizzazione. Il Pnrr fa ben sperare. Attenzione però all’attuabilità complessiva. In materia di mobilità sostenibile, punto chiave per la transizione ecologica, manca un criterio univoco sulle scelte di destinazione dei fondi e l’approccio è ancora troppo centralizzato. Troppo stretti infine i tempi per mettere in campo con il Pnrr una riforma del processo tributario ispirata alla professionalità del corpo giudicante: mancano giudici con una formazione adeguata.
Torna nuovamente d’attualità la proposta di abbassare l’età di voto a 16 anni. Un’occasione per procedere a una revisione integrale delle età di elettorato attivo e passivo per tutte le cariche istituzionali.

Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare sul nostro sito o su tutte le app di podcast. Ogni venerdì un nuovo episodio. Nel decimo, “Ripensare il turismo e la cultura del dopo pandemia”, sono ospiti Paola Dubini, Paolo Figini e Valentina Montalto.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Da oggi sono online anche tre nuovi dossier tematici per raccogliere tutti gli articoli usciti su Pnrr, riforma fiscale e Brexit.

“Il ritorno dello stato: imprese, comunità, istituzioni”. Sarà questo il tema del Festival dell’Economia 2021, in programma a Trento dal 3 al 6 giugno. Qui il programma. Cinque i Forum organizzati da lavoce.info: salute, welfare, stato imprenditore, mobilità sostenibile e infrastrutture digitali.

Investimenti pubblici: le ambizioni del Pnrr

Per la ripresa non bastano gli investimenti nelle infrastrutture, servono riforme per la modernizzazione del nostro paese. Su questa base il Pnrr disegna strategie chiare, con una concreta definizione di indirizzi e di tempi di attuazione delle opere.

Se la mobilità sostenibile prende una direzione sbagliata

Il Pnrr affronta la questione della mobilità sostenibile all’interno delle missioni dedicate alla transizione ecologica e alle infrastrutture. Lo fa senza un criterio chiaro sulle scelte di destinazione dei fondi. E con un approccio troppo centralizzato.

Così i superbonus diventano debito buono

Il Piano di ripresa e resilienza proroga i superbonus del 110%. Il costo per il bilancio dello stato non è indifferente e dunque occorre destinare le risorse a progetti che possano garantire risultati per la collettività. A partire dalle case popolari sfitte.

Il Punto

Le elezioni amministrative in Regno Unito hanno premiato chi già governava: conservatori in Inghilterra, nazionalisti in Scozia e laburisti in Galles. Mentre, grazie alle vaccinazioni, cresce il consenso di Johnson. A proposito di vaccini, se – come ventilato da Biden – verranno sospesi i brevetti, si indeboliranno gli incentivi per le aziende farmaceutiche a investire in ricerca. Serve un modello di innovazione alternativo. Ad aprile, intanto, il mercato del lavoro Usa è cresciuto molto meno del previsto. Eppure, sono sempre di più gli imprenditori che lamentano mancanza di personale. Come si spiega questo apparente paradosso?
Centrali idroelettriche, gas naturale e servizi pubblici locali: sono tre settori in cui il Pnrr mira a introdurre maggiore competizione. Ma prima di indire le gare vanno definiti gli obiettivi da conseguire. Pnrr che ha anche prorogato di un anno il superbonus al 110%, introdotto per contenere gli effetti negativi della pandemia sull’edilizia. Come evitare che si trasformi in “debito cattivo”? Tra le misure annunciate a sostegno dei giovani, continua a far discutere la garanzia sui mutui per l’acquisto della prima casa. Un’analisi mostra come la generazione dei millennial abbia altre preoccupazioni.
Garantire il pluralismo democratico e insieme puntare al conseguimento di utili come ogni società per azioni: è il dilemma della Rai. Per risolverlo serve riformularne la governance in senso dualistico.

È online la nona puntata de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: “Riformare la Pa per rilanciare il paese”, ospiti Tito Boeri e Carlo Cottarelli. Venerdì parleremo di turismo, cultura e spettacolo.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

“Il ritorno dello stato: imprese, comunità, istituzioni”. Sarà questo il tema del Festival dell’Economia 2021, in programma a Trento dal 3 al 6 giugno. Qui il programma provvisorio. Cinque i Forum organizzati da lavoce.info: salute, welfare, stato imprenditore, mobilità sostenibile e infrastrutture digitali.

Perché “gara” non è una parola magica

La gara non è tutto. Il punto di partenza è definire gli obiettivi da conseguire e poi trovare gli assetti regolatori e la procedura competitiva che contribuiscano a raggiungerli. E agli operatori vanno riconosciuti incentivi coerenti e stabili.

Non è la casa il problema dei giovani

Tra le misure annunciate dal governo Draghi a sostegno dei giovani, c’è anche una nuova garanzia per l’acquisto della prima casa. Un’analisi su precedenti iniziative di questo tipo dimostra tuttavia che la generazione dei Millennial ha altre preoccupazioni.

Il Punto

Nei piani di ripresa messi in campo dai vari paesi – Usa in testa – c’è grande attenzione al tema del cambiamento climatico. Ora è il momento di intraprendere azioni significative contro le emissioni.
Proseguono le frizioni diplomatiche tra Cina e Unione Europea: in risposta alle contro-sanzioni di Pechino, Bruxelles ha sospeso la ratifica dell’accordo di protezione degli investimenti. Una mossa efficace? Dopo i ritardi nella consegna dei vaccini e il divieto d’esportazione, la Commissione europea ha annunciato un’azione legale contro AstraZeneca. Una prova di forza che rischia di essere tardiva.
In occasione delle elezioni parlamentari in Scozia, si torna a parlare dell’ipotesi di un referendum per l’indipendenza di Edimburgo, dopo quello fallito nel 2014. Una prospettiva concreta?
Al turismo il Pnrr dedica la creazione di un portale, investimenti sulla competitività e un programma speciale per Roma capitale. Tanti dettagli che rischiano però di compromettere la visione d’insieme. Per i lavoratori dello spettacolo, tra i più colpiti dalla crisi, i bonus rappresentano solo un sollievo momentaneo: non è più rinviabile una riforma del settore in materia di lavoro e previdenza.
Tra i beni intermedi la cui offerta ha più patito le conseguenze della pandemia ci sono i microchip, ormai indispensabili in molti cicli produttivi. Le contromisure ipotizzate fino a questo momento non bastano.

Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare sul nostro sito o su tutte le app di podcast. Ogni venerdì un nuovo episodio. Nel nono, “Riformare la Pa per rilanciare il paese”, sono ospiti Tito Boeri e Carlo Cottarelli.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

“Il ritorno dello stato: imprese, comunità, istituzioni”. Sarà questo il tema del Festival dell’Economia 2021, in programma a Trento dal 3 al 6 giugno. Qui il programma provvisorio. Cinque i Forum organizzati da lavoce.info: salute, welfare, stato imprenditore, mobilità sostenibile e infrastrutture digitali.

Turismo nel Pnrr: troppo dettaglio toglie la visione

Un portale, un investimento apparentemente massiccio sulla competitività, un “programma speciale” ritagliato su Roma capitale: sono gli investimenti del Pnrr per il capitolo turismo. Ma i benefici veri arriveranno da altri provvedimenti più generali.

Per i lavoratori dello spettacolo servono riforme

I lavoratori dello spettacolo sono tra i più colpiti dalla crisi da Covid. I bonus messi in campo finora rappresentano un sollievo momentaneo ma per il futuro servono riforme in materia di lavoro e previdenza, che tengano conto delle peculiarità.

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