L’emergenza umanitaria in Afghanistan ha riportato l’attenzione sul tema dei rifugiati. Probabilmente non si ripeterà quanto successo nel 2015 con i profughi siriani. Ma in Europa sarebbe stato utile aver attuato le riforme invocate nei momenti di crisi.
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Torna d’attualità il tema dell’accoglienza dei rifugiati, anche se con l’emergenza umanitaria in Afghanistan difficilmente si ripeterà quanto accaduto nel 2015 con i profughi siriani. L’Europa si farà trovare pronta?
Anche dopo Brexit, la City rimane il mercato finanziario più grande d’Europa: Londra manterrà il suo ruolo di centro finanziario globale ma l’età dell’oro per la capitale britannica sembra essere giunta al capolinea. Alle Olimpiadi, il confronto tra le grandi potenze è anche sul piano politico-economico: nel medagliere di Tokyo gli Usa si confermano davanti alla Cina, ma un’Ue unita sotto un’unica bandiera sarebbe stata prima.
Nelle scorse settimane, come di consueto ad agosto, lavoce ha sospeso l’invio della newsletter ma abbiamo continuato ad aggiornare il sito con nuovi articoli. Parlando di: cambiamenti climatici, con il rapporto Ipcc dell’Onu che lancia l’ennesimo campanello d’allarme; dell’effetto della crisi Mps sull’economia di Siena; della proposta di spostare i seggi elettorali in edifici diversi dalle scuole; della decisione di vietare l’ingresso delle navi da crociera nella Laguna di Venezia e delle sue ricadute sul settore turistico; delle libere università non statali, sulla cui natura giuridica va fatta chiarezza; di crypto art, un mercato che dopo una rapida ascesa, sembra già in declino; e infine ancora del medagliere di Tokyo 2020, dai successi dell’Italia ai fattori demografici e socio-economici alla base dei risultati delle singole nazioni.
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Durante gli Europei di calcio, alcune nazionali si sono inginocchiate all’inizio delle partite in onore del Black Lives Matter. L’intenzione è lodevole, ma finisce per essere un’appropriazione culturale che dimentica le colpe del colonialismo europeo.
Il rapporto debito-Pil italiano si attesta ormai tra il 160 e il 170 per cento. E non basteranno i bassi tassi di interesse a salvarci. Sono sempre di più gli enti locali interessati da dissesto finanziario. Un fenomeno che si può prevedere, e quindi prevenire, integrando l’enorme quantità di dati a disposizione con l’intelligenza artificiale.
Con i cambiamenti climatici che non accennano a fermarsi, il tema della tutele ambientale e della transizione energetica non è più rimandabile. Il Next Generation EU come ultima occasione. Quale rapporto c’è tra crisi dei rifugiati e consenso alle forze populiste? Dipende molto dalla dimensione dei comuni: quelli più piccoli si dimostrano in media meno tolleranti nei confronti dei centri di accoglienza.
Oltre alle perplessità sul ruolo dei social newtwork, la vicenda GameStop pone interrogativi cruciali per le autorità di vigilanza finanziaria: chi non ha strumenti per difendersi sui mercati va tutelato.
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La crisi dei rifugiati ha dato forza ai partiti populisti in Italia? Uno studio mostra che comuni grandi e piccoli reagiscono in modo diverso alla costruzione di centri di accoglienza. Gli effetti economici concreti sono scarsi, mentre conta la propaganda.
La presenza di centri di accoglienza piccoli e diffusi riduce il voto per i partiti anti-immigrazione. Mentre se i centri sono di grandi dimensioni i consensi verso queste formazioni aumentano. Lo mostrano i risultati di due studi per Italia e Francia.
L’Unione Europea ha arginato l’arrivo di rifugiati delegando i controlli di frontiera ai paesi di transito, prima alla Turchia e poi alla Libia. Ora le minacce di Erdogan dimostrano la fragilità di questi accordi. E i costi umani e politici che nascondono.
Il bombardamento del centro di detenzione di Tajoura non ha finora portato a ripensamenti nelle politiche dell’asilo di Italia e Ue. Eppure, i rifugiati detenuti in Libia sono solo 7 mila. Ecco una proposta per accoglierli in modo legale e ordinato.
Nel 2018 in tutto il mondo ci sono stati 70,8 milioni di profughi. L’Onu insiste sulla necessità di una gestione comune del fenomeno. Ma in tempo di sovranismo, queste persone rischiano di restare a lungo in una situazione di limbo giuridico e sociale.