Tag: Russia Pagina 3 di 6
Vladimir Putin è al potere in Russia dal 1999, con un consenso interno rimasto sempre alto. L’andamento di tre variabili macroeconomiche aiuta a capire le ragioni economiche della sua popolarità. E forse a prevederne le mosse nel prossimo futuro.
L’economia russa è dipendente in larga misura dalle esportazioni di materie prime e dall’importazione di tecnologie avanzate da Occidente e Cina. Le sanzioni approvate nelle ultime settimane potrebbero avere effetti pesanti nel lungo periodo.
L’opposizione della Ue alle politiche espansionistiche di Putin ha un punto di debolezza: la dipendenza dalla Russia per le forniture di gas. Liberarsene non sarà semplice, almeno in tempi brevi. A renderlo chiaro è il funzionamento dei mercati.
Per ora, la guerra in Ucraina non ha provocato un terremoto sui mercati finanziari internazionali. Ma è difficile immaginare una rapida soluzione della crisi. E la crescita economica mondiale è destinata a rallentare per le sanzioni e per l’inflazione.
La guerra in Ucraina cambia gli scenari. Tra Cina e Russia si profila un’alleanza di fatto, con gli acquisti di grano e gas che sostengono l’economia russa colpita dalle misure sanzionatorie decise da Ue e Stati Uniti. Ma le sanzioni economiche e finanziarie saranno davvero efficaci? Quelle imposte nel 2014 dopo l’invasione della Crimea non hanno funzionato perché potevano essere aggirate. Oggi sono mirate a obiettivi specifici, ma devono dare risultati velocemente. Per quanto riguarda l’Italia, la crisi ci impone di trovare un’alternativa per i 33 miliardi di metri cubi di gas che importiamo dalla Russia, prima ancora di preoccuparci dei rincari. In un contesto geopolitico e finanziario sempre più incerto, l’azione delle banche centrali diventa più difficile da prevedere. Nel 2022 si celebrano i vent’anni di vita dell’euro. La moneta unica ha già dovuto affrontare tre gravi crisi e, nonostante il ruolo acquisito nelle transazioni internazionali, resta fragile per la mancanza di una politica fiscale comune. La guerra non fa dimenticare un’altra crisi, quella pandemica. Mantenere aperte le attività essenziali ha avuto un costo, che avrebbe potuto essere mitigato da più alti investimenti in sanità e una scelta più selettiva dei settori esentati dal lockdown.
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Non sarà un’alleanza formale, ma di fatto in questo momento la Cina sostiene la Russia. Gli acquisti di grano e gas aiutano Mosca ad arginare le sanzioni europee e americane. Ma già da qualche tempo, i legami economici tra i due paesi si sono rafforzati.
La guerra di Putin contro l’Ucraina avrà riflessi sulle forniture di gas, anche al nostro paese. Prima di pensare ai costi più alti, si tratta di coprire un buco di 33 miliardi di Smc di gas russo, tra incremento della produzione nazionale e nuovi fornitori.