L’indipendenza – più che l’oro – della Banca d’Italia è patrimonio di tutti gli italiani, mentre l’ingerenza di esponenti del governo nelle nomine dell’istituto è causa di nuovi gravi danni non necessari al nostro paese. Tutto il sistema finanziario europeo (8 mila società continentali attive sulla piazza di Londra e 5 mila britanniche presenti nel resto della Ue) rischia invece pesanti danni dalla Brexit. In caso di uscita senza accordo, lo scambio di servizi finanziari in Europa sarebbe oggetto di negoziati bilaterali.
Secondo il M5s il reddito di cittadinanza è “il” rimedio contro povertà e assenza di lavoro e anche il meccanismo per far ripartire salari e stipendi al palo da 15 anni. Ma ci sono buoni motivi ed esperienze estere per dubitare del pratico manifestarsi di questi effetti.
Per le regionali in Abruzzo ha votato appena un elettore su due ma i risultati sono indicativi di alcune tendenze. A partire dal ribaltamento dei rapporti di forza tra i due partiti di governo con la prima forte affermazione della Lega in una regione del Centro-Sud che potrebbe (potrebbe) portare a un’accelerazione in materia di autonomie regionali. I recenti, pretestuosi, attacchi del governo giallo-verde alla Francia e la stizzita reazione del presidente Macron colpiscono anche le relazioni economiche tra i due paesi. Che sono numerose e intense, come mostra una nostra scheda.
È vero che gli immigrati sfruttano il nostro welfare? In realtà – documenta una ricerca – essendo mediamente più giovani della popolazione italiana, chiedono meno servizi sanitari, e la spesa regionale pro capite si riduce notevolmente in proporzione alla loro presenza.
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Chi vive nel Mezzogiorno ha una speranza di vita alla nascita di circa un anno inferiore rispetto a chi risiede al Nord. Perché? Dal 1990 è cresciuta la differenza in spesa sanitaria tra famiglie del Nord e del Sud. Lo svantaggio pesa di più sugli uomini.
Davvero Alitalia è indispensabile per collegare i vari angoli del paese, come sostiene il ministro Calenda? Da qui comincia il fact-checking de lavoce.info: mettiamo sotto esame le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, possibilmente con i numeri, se hanno detto il vero o il falso.
L’euro è accusato spesso di essere la causa della stagnante produttività italiana e quindi della scarsa crescita e dei bassi salari del paese. In alternativa si propone il ritorno alla lira per svalutare e sostenere competitività ed esportazioni. Ma poi c’è anche il resto. Nel 2017 in Italia l’inflazione è tornata all’1 per cento. Più probabile una discesa del rapporto debito/Pil. E le imprese possono trasferire aumenti di costo sui consumatori. Ma questi ultimi – i cui stipendi non salgono in proporzione – consumeranno meno. A meno che non arrivi la riforma dell’Irpef.
I dati del Def mostrano una spesa sanitaria sotto controllo, vicina al 6,5 per cento del Pil, in aumento di un miliardo all’anno. Bene? Ni, perché così si fa solo manutenzione del Ssn. Mancano gli investimenti (come in Germania e Francia) per migliorare i servizi negli ospedali e sul territorio e farli arrivare ai cittadini in modo il più possibile omogeneo. A questi temi è dedicato il Festival dell’economia di Trento dall’1 al 4 giugno prossimi. Titolo: “La salute disuguale“. Tra paesi e tra regioni, tra classi di reddito e tra generi, la disuguaglianza nella cura della salute è particolarmente odiosa.
Per attuare la legge delega e costruire il Reddito di inclusione, il governo ha firmato un memorandum con l’Alleanza contro la povertà. Un soggetto che riunisce 37 organizzazioni: associazioni, regioni, comuni, sindacati, enti del terzo settore. E li rappresenta per la prima volta in un percorso legislativo.
In controtendenza rispetto alla recente ondata neo-protezionista, entra in vigore l’accordo multilaterale sulle facilitazioni commerciali negli scambi internazionali (Trade Facilitation Agreement, Tfa). È l’intesa più significativa della storia del Wto. Su altri dossier, però, le posizioni sono ancora distanti.
15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Festeggeremo il compleanno con i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. Intanto: SAVE THE DATE! A breve comunicheremo il come e il dove.
E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!
La spesa sanitaria in Italia si è stabilizzata al 6,8 per cento del Pil. Lo certifica il Def. E per i prossimi anni sono previsti aumenti minimi. Sarebbe invece il momento di investire in salute. E di delineare il futuro del nostro sistema sanitario.
La sostenibilità del sistema sanitario si garantisce trovando forme aggiuntive di finanziamento. Va ripensato il sistema delle compartecipazioni, con un miglior bilanciamento dei ticket su assistenza specialistica, farmaci e ricoveri ospedalieri.
Certo, la legge di bilancio non è ancora definitiva. Ma per il momento alle regioni sono garantiti i due miliardi in più promessi. Il problema semmai è che le novità si fermano qui. Tetti di spesa, risparmi previsti dalla centralizzazione degli acquisti e vantaggi per l’industria farmaceutica.