DOMENICA 20 APRILE 2025

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Un ebook per le elezioni europee 2024

Ogni cinque anni, dal 1979, i cittadini europei hanno l’opportunità di influenzare il futuro dell’Unione europea con il loro voto. Le elezioni del 2024 si svolgono in un contesto di significativi cambiamenti globali e interni all’Unione, con temi come il cambiamento climatico, la migrazione e la regolamentazione dell’economia digitale che dominano il dibattito pubblico. In un momento di grandi sfide e opportunità, la partecipazione alle elezioni europee è più importante che mai.

In questo ebook abbiamo raccolto gli articoli più recenti pubblicati sul nostro sito che contribuiscono al dibattito europeo attuale, sperando possano fornire informazioni utili per portare a un voto consapevole.

Puoi scaricarlo compilando il modulo a questo link.

Capitali coraggiosi per imprenditori audaci

I progetti innovativi necessitano di ingenti capitali. In più, solo alcuni avranno successo. È per questo che la finanza alternativa è fondamentale nella scommessa per favorire l’innovazione, remunerare chi ha avuto intuito e generare impatto sociale.

Dieci grafici per le elezioni europee 2024

Tra il 6 e il 9 giugno, i cittadini dei 27 paesi membri dell’Unione europea voteranno per eleggere i 720 rappresentanti del Parlamento europeo. Con il loro voto, gli elettori avranno la possibilità di definire l’orientamento politico dell’Ue dei prossimi cinque anni. Queste elezioni rappresentano un’occasione per riflettere sulla percezione che i cittadini hanno dell’Unione e su quali potrebbero essere i futuri scenari politici internazionali.

In questa serie, proponiamo 10 grafici che analizzano nel dettaglio i dati relativi alle elezioni europee che si svolgeranno a breve: dalla composizione dell’europarlamento, all’affluenza alle urne registrata in passato, fino alle statistiche sulla rappresentanza e sull’influenza esercitata dai vari paesi membri a livello europeo. L’obiettivo è fornire sia un quadro complessivo della legislatura uscente e del ruolo che i parlamentari, anche italiani, hanno avuto in Europa sia illustrare le caratteristiche degli elettori che come noi andranno a votare in questi giorni.

Ma che cosa vuol fare da grande l’Atalanta?

Come dice il suo mister, l’Atalanta non è una squadra indebitata e il suo bilancio è quello di una società solida dal punto di vista finanziario. Il suo limite è condiviso da tutte le piccole imprese italiane: non costruire la struttura per crescere.

Chi vota alle Europee?

Sulla partecipazione al voto europeo pesano due fattori: la situazione geopolitica e i giovani. Nei paesi dove la fiducia nell’Europa scende, sono ragazze e ragazzi a mantenere interesse per il progetto. L’Italia rischia la palma dell’euroscetticismo.

Auto europea al bivio. E l’Italia decide che direzione prendere

Se la nuova Commissione abbandonerà il Green Deal saranno traditi gli obiettivi ambientali. Ma sarà un danno anche per la parte più innovativa dell’industria dell’auto, già avviata verso l’abbandono dei carburanti fossili. Perché l’Italia ha un ruolo.

Il Punto

Sabato e domenica prossimi – 8 e 9 giugno – si svolgono le elezioni europee e lavoce.info prosegue con la serie di approfondimenti dedicati a tematiche cruciali per i cittadini dell’Unione. Alcuni candidati di varie liste sono stati dichiarati “impresentabili” dalla Commissione nazionale antimafia sulla base del codice di autoregolamentazione. Ma è solo con l’attuazione legislativa dell’articolo 49 della Costituzione che si può trovare un equilibrio tra istanze di “moralizzazione” nella selezione della classe politica e diritti garantiti dalla Costituzione, com’è quello di elettorato passivo. Intanto, un sondaggio fra i cittadini europei rivela che il supporto per l’Unione rimane ovunque alto, ma si è ampliata la distanza tra i diversi gruppi sociali, con un più forte consenso tra giovani, laureati e abitanti dei centri urbani e più basso tra gli altri. Sul tema della maggiore integrazione emergono poi differenze marcate tra paesi dell’Europa continentale e mediterranea. Nell’epoca dell’innovazione tecnologica, raccolta ed elaborazione di dati sono centrali. La sfida è garantire il bilanciamento tra le esigenze dell’attività economica e la tutela della privacy dei cittadini, nella consapevolezza che i dati rappresentano la proiezione digitale degli individui. Se ne è discusso al Festival Internazionale dell’Economia di Torino, a cui lavoce.info ha collaborato organizzando quattro forum. In classe non fanno distinzione tra amici italiani e stranieri, ma se si allarga lo sguardo alla società, anche i più giovani soffrono di pregiudizi sul fenomeno immigrazione. Tocca alla scuola offrire ai ragazzi gli strumenti per combattere stereotipi, paure e varie forme di discriminazione.

È in edicola e sul web il secondo numero di eco, dedicato al futuro dell’Europa, a come renderla meno vulnerabile a ricatti, pressioni e shock che arrivano dall’esterno, minimizzando le ripercussioni di queste scelte sulla crescita, già̀ di per sé anemica, dell’Unione. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero si occupa delle statistiche sui satelliti lanciati da Stati Uniti, Cina, Russia ed Europa dal 2016 al 2023.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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L’impresentabilità, nuovo limite al diritto di elettorato passivo?

Il diritto di elettorato passivo di ogni cittadino è garantito dalla Costituzione. Per rispondere in modo equilibrato alle istanze di moralizzazione va attuato l’articolo 49 della Costituzione, senza affidarsi alla categoria di “impresentabile”.

Il futuro dell’Unione, fra fiducia e dubbi dei cittadini

Secondo Macron, l’Europa deve cambiare per sopravvivere. I cittadini europei sono invece più ottimisti, in particolare quelli degli ex “paesi Piigs”. Tra gruppi sociali favorevoli e gruppi contrari a una maggiore integrazione aumentano però le differenze.

Tutela dei dati e sviluppo tecnologico: il bilanciamento necessario

L’innovazione tecnologica richiede sempre più dati. Un’esigenza che va contemperata con quella della tutela dei diritti personali, in un’opera di bilanciamento che chiama in causa tutti: autorità di regolazione, grandi società e cittadini comuni.

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