Lavoce.info

L’onorevole Lombardi e la cuoca di Lenin

Il decreto per sanare i debiti della pubblica amministrazione con le imprese ha suscitato lo sdegno della capogruppo alla Camera del M5S. Chi vorrebbe essere esempio di rinnovamento non si è documentato e mostra presunzione nell’affrontare un problema dalla cui soluzione dipendono migliaia di posti di lavoro.
LE BANCHE E I DEBITI DELLA PA
Il termine “porcata” era stato sin qui riservato al nostro sistema elettorale. Da ieri è stato inopinatamente esteso al tardivo tentativo operato dal nostro Governo di saldare i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese. La capogruppo alla Camera del M5S, Roberta Lombardi, ha urlato dal sito di Beppe Grillo e in un video la sua indignata opposizione alla “porcata di fine legislatura” e alla formazione della commissione parlamentare speciale per l’esame del provvedimento:
1) “I cittadini prendono un impegno per 40 miliardi di debito pubblico, di cui una parte (nessuno sa quanta) andrà direttamente alle banche e da questa generosa, ennesima, regalìa ci si aspetta che subito erogheranno prestiti e finanziamenti alle Pmi italiane”.
2) “Con questo decreto legge […] ci stiamo giocando tutto l’indebitamento che possiamo stanziare per la crescita per il 2013″.
Andando al di là del linguaggio colorito, i dubbi espressi dall’onorevole Lombardi sono due, se capiamo bene. Primo, parte dei fondi andrebbero a beneficio delle banche e non delle imprese. Secondo, con questo provvedimento l’Italia si giocherebbe tutta la flessibilità concessa dalla Commissione UE nella gestione dei saldi di finanza pubblica, poiché il rapporto deficit/Pil salirebbe di mezzo punto percentuale, dal 2,4 al 2,9 per cento.
Entrambi i dubbi sono infondati. Bastava un minimo di attenzione e di documentazione per rendersene conto.
Sul primo, bisogna leggere i documenti e guardare ai numeri prima di parlare. Come spiega la nota di variazione del Documento di economia e finanza, “una parte dei pagamenti alle imprese confluirà immediatamente al settore creditizio, in quanto una quota del portafoglio di debiti risulta già ceduto (pro solvendo o pro soluto) alle banche”. In altre parole, bisogna rimborsare le banche perché i debiti della Pa di cui si parla sono in parte stati già ceduti dalle imprese alle banche. Ora, non si vede in nome di quale principio bisognerebbe penalizzare proprio quelle (poche) banche che hanno in (rarissime occasioni) accettato di anticipare alle imprese i loro crediti verso la pubblica amministrazione. Perché negare il diritto a queste banche di essere rimborsate? Di che regalia si tratta se hanno anticipato i fondi alle imprese? Dopotutto sono le banche (e non lo Stato) che in condizioni normali dovrebbero fornire liquidità alle aziende.
I numeri ci dicono, inoltre, che l’ammontare di debiti Pa ceduti alle banche, tramite la procedura di certificazione già introdotta dal Governo Monti, è irrisorio rispetto al totale dei debiti: lo stesso ministro Passera ammetteva nel febbraio scorso che si tratta di tre milioni (a fronte di richieste di certificazione per 45 milioni), che evidentemente sono una briciola rispetto ai 40 miliardi del provvedimento in discussione ora. Quindi agitare il populismo di maniera contro le banche sembra completamente fuori luogo in questo caso. Si dà semmai una scusa alle banche per continuare a non erogare credito alle imprese.
LA QUESTIONE DEL DISAVANZO
Sul secondo punto, bisogna ricordare che la flessibilità concessa dalla UE è legata solo a interventi straordinari legati alla restituzione di debiti pregressi: non può essere utilizzata in altre (peraltro imprecisate) direzioni. Il fatto è che questa operazione ha effetti soprattutto sul debito (sullo stock) più che sui disavanzi annuali (sui flussi). L’aumento di questi ultimi è legato unicamente alla parte che riguarda le spese in conto capitale (per esempio investimenti in infrastrutture) perché nei conti nazionali italiani la spesa in conto capitale viene registrata in termini di cassa e non di competenza (ESA95 lo consente).
Opporsi oggi all’intervento serve a rafforzare le posizioni più oltranziste in seno alla Bce e nell’Eurogruppo, che non vorrebbero concedere neanche questa possibilità al nostro paese. Bisogna infatti ricordare che per il 2013 il Governo Berlusconi si era impegnato al raggiungimento dell’obiettivo del bilancio in pareggio, aggiustato per il ciclo. Pertanto non ci sono margini per altri interventi che aumentino il disavanzo.
Infine, bene ricordare che fornire liquidità alle imprese in un momento in cui sono private di accesso al credito, nel mezzo di una crisi finanziaria, è la cosa più utile che si possa fare per rilanciare l’economia.
Le argomentazioni grilline sono quindi del tutto pretestuose. Sarebbe un vero peccato se esse, grazie anche alla convergenza di qualche parte del Pd (si vedano le dichiarazione di ieri di Stefano Fassina) facessero saltare un provvedimento da molti ritenuto vitale in questo momento per le imprese.
Lenin sosteneva che anche una cuoca avrebbe potuto fare il capo dello Stato. Ma le cuoche raramente sono talmente presuntuose da ritenersi in grado di sapere tutto. Guardano il ricettario e, quando vogliono innovare, sperimentano su di sé o con pochi conoscenti prima di proporre il nuovo piatto al vasto pubblico. La capogruppo M5S invece ci preannuncia uno stile di rappresentanza nelle istituzioni in cui l’urlo precede qualsiasi ragionamento e consultazione. Conta la velocità di esecuzione più che l’apprendimento. E’ un deja vu. Altro che nuova politica! Ne ha almeno parlato coi suoi colleghi di partito? Sorprendente se chi teorizza la democrazia diretta su Internet non si consulta almeno con coloro a nome dei quali prende la parola.
 
 

Lavoce è di tutti: sostienila!

Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!

Leggi anche:  Nel piano tante buone intenzioni, ma pochi numeri

Precedente

Tutto il nero dell’economia italiana

Successivo

L’Europa disunita di salari e produttività

92 commenti

  1. Giovanni

    C’era una volta la classe dirigente. C’era chi aveva studiato e si era preparato e chi invece era stato cooptato per clientelismo o meriti politici: insieme, per la verità, non hanno dato grandi risultati. Adesso sembra che per diventare classe dirigente basti farsi avanti, senza sapere nulla ma avendo la presunzione di far valere i propri pregiudizi. Dalla padella alla brace.

    • Condivido pienamente, purtroppo è la realtà.

    • quando fu questo tempo meraviglioso ?

    • Gabriele

      E con la presunzione di aver portato in parlamento un gruppo di persone (M5S) con la media più alta di laureati (88%). Se non è qualificante questo mi chiedo cosa lo sia…

      • Gino

        da quando l’equazione laurea=competenze? forse da quando si è laureata la minetti? o da quando si è laureata sara tommasi? purtroppo un pezzo di carta (soprattutto senza meritocrazia) non sempre implica intelligenza e preparazione!

        • e quindi come si può giudicare la competenza? Non mi viene in mente nient’altro se non, appunto, i titoli.
          Che poi i titoli dei M5S-ini siano un po (anzi molto) poco correlati con il ruolo che ci ricoprono, questo è un altro discorso.
          Comunque io esigo al governo gente laureata e con MBA in campi correlati con le funzioni che dovrebbero ricoprire.
          PS: Esempio di poca competenza per il ruolo che ricopre: Facci.

          • Alex

            Titoli e gavetta, tanta gavetta.
            Non si può pretendere di giocare in serie A se non si è iniziato dai campionati minori dimostrando in quelli il proprio talento.

          • Gino

            La competenza si dimostra con i fatti (in parlamento e nel proprio lavoro). Aspetto di vedere proposte di legge serie e calibrate. Per ora ho visto solo laureati che non sanno manco cosa sia la Bce.
            Riguardo la correlazione titolo – ruolo ricoperto sono completamente d’accordo con te, anche se più che gente con MBA serve gente con Phd in Economics e in legge.

          • appunto, non basta la laurea ma è condizione necessaria non sufficiente per poter almeno iniziare a fare qualcosa. Il mondo è troppo complesso, ci sono troppe cose da conoscere. Secondo me la laurea (correlata) è condizione necessaria (purtroppo, o per fortuna, non basta).
            Invece sui PhD concordo. Il problema nella politica è: come li selezioni e, soprattutto chi li seleziona? Il popolo? Allora siamo fregati.

          • Elena

            Bravo, la selezione, il punto è come i partiti selezionano il loro personale politico molto spesso li si seleziona solo sulla gavetta e competenze acquiste sul campo, ma non è la stessa cosa, per es. uno che è partito col fare (senza nessun titolo di studio universitario) sindaco di un piccolo paesino per 2 volte di fila….poi lo mettono alla provincia, poi lo passano in regione, e poi provano ad infilarlo al parlamento europeo o a quello nazionale…. eh! no così non mi sta bene, per questo voglio una legge elettorale che permetta a me! di dire se voglio costui o meno….

          • Francesco Rossini

            Cosa ti fa pensare che l’economia sia una scienza?

          • Ermes Rosina

            Gente con phd? In Italia?? Ma avete mai sito come si vincono i dottorati in questo paese? Tutto ma proprio tutto il contrario della meritocrazia!!

          • Elena

            Pientamente in accordo con te. Non iniziamo a mettere in discussione i titoli perchè la maggior parte degli studenti italiani se li è sudati studiando i “librini” al tavolino,.. per cui avere tra i propri candidati l’88% di laureati è sicuramente, per me, un punto a favore. Certo poi bisogna anche vedere come ti comporti, ma siamo tutti qui ognuno con una propria testa per leggere, ascoltare, e valutare…

          • Protagoras

            Peccato che la percentuale di laureati dell’88% sia semplicemente un mito, come ho già riportato poco sopra (e perdonate l’autocitazione). Siamo invece intorno al 65%, una delle più basse del parlamento della XVII legislatura. Verificare per credere: https://pagellapolitica.it/dichiarazioni/analisi/1047/beppe-grillo .

          • walterstucco

            signor Alessandro Carrega, la laurea non è affatto condizione necessaria, perché il politico non fa l’educatore o l’insegnante, ma indirizza la redistribuzione della ricchezza.
            Ergo, non deve parlare di debito, disavanzo, miliardi qua, miliardi la, deve solo decidere dove e a chi andranno i soldi delle tasse e in cosa saranno spesi.
            Per le competenze tecniche, ci si avvale facilmente di consulenti.
            Le ricordo inoltre che a laurearsi ormai sono anche le scimmie, che una laurea presa da Sandro Pertini valeva 30 volte tanto quella di Roberta Lombardi (laureata in giurisprudenza che non sa che il PdR deve avere almeno 50 anni).
            Quando io mi iscrissi all’università non esistevano le triennali e quando furono create, si chiamavano DIPLOMA di laurea e non aveva lo stesso valore di una quinquennale.
            Le triennali son servite a farci salire nelle statistiche europee sul numero di laureati per nazione, ma hanno creato sciami di incompetenti, patentati, ma incompetenti.
            Le rammento inoltre che persone come Steve Jobs o Mark Zuckerberg (che piacciono tanto alla gente comune) non sono/erano laureati.

      • Al netto delle lauree false?

      • La laurea non da la competenza. Ci sono stati,e non pochi, casi di in imprese nate dalla creatività di persone in possesso a malapena di licenza elementare. Quando sono state lasciate ai figli con tanto di laurea nel giro di qualche anno hanno chiuso!

      • NastikAsterinos

        Questo è un’altro dei “miti” che continua a girare in rete, sulla presunta qualità dei rappresentanti M5S, credo originato, a essere onesti, non dal movimento stesso ma dal Secolo XIX o dalla Coldiretti (non ricordo bene e non sono neanche del tutto sicuro). La “verità” invece, diammetralmente all’opposto, è che gli eletti al parlamento del M5S sono tra i meno “laureati” della XVII legislatura come si può pacificamente evincere dai dati ufficiali dei siti di Camera e Senato elaborati da Openparlamento e sinteticamente riassunti, per esempio, qui: https://pagellapolitica.it/dichiarazioni/analisi/1047/beppe-grillo . Se mi si consente la personale “battuta”, incrociando questo dato sull’istruzione con quello sulla bassa età media degli eletti M5S (che viene anche questa regolarmente e acriticamente “mitizzata” come valore assoluto dal movimento) se ne deduce che i rappresentanti M5S al parlamento sono per lo più dei giovani inesperti e poco competenti… posso aggiungere anche facilmente manipolabili? 🙂

  2. Francesco Reali

    Parole sacrosante.

  3. Federico

    Ne approfitto per chiedere un Vostro parere sulla integrazione de facto che mi pare possa essere un possibile scenario in avvenendo europeo (con la Germania che, di fatto, sta sostenendo una qualche forma di debt pooling o trasferimento di ricchezza, mediante la partecipazione all EFSF (211 billio di garanzie) ed ESM (in caso di incremento fino a 500 billion e fallimento da parte di qualche stato finanziato, si stima che la Germania potrebbe subire un’esposizione di Euro 280 billion (oltre alla esposizione indiretta mediante i claims ECB eTARGET2).la commissione europea (EU Commission 2012 State Aid Scoreboard) stima che tra Ottobre 2008 e Dicembre 2011, i 27stati EU hanno fornito alle banche Euro 1.6 trillion (circa 13% dell’EU GDP) per liquidità liquidity, capitale and removing impaired assets. visto l’order of magnitudo dei problemi, dubito in una soluzione rapida/indolore. anche la germania e la francia subiranno slowdowns. quali potrebbero essere i rimedi sostenibili contro disoccupazione e rischi di fuoriuscita dall’eurozona (es Grecia), per fare in modo che la transizione sia as smooth as possible? Grazie

  4. Cla

    Verissimo, ne discutevo proprio oggi.
    Grazie

  5. Bravo, lucida esposizione dei fatti. Purtroppo i nuovi eletti M5S riflettono la stessa ignoranza di chi li ha votati. Si può dare la propria fiducia ad un guru che sa solo bofonchiare, gridare per slogan senza mai aver fatto un discorso lineare, costruttivo? E’ solo un’incapace, scurrile, manipolatore della buona fede!!!!
    E tutto soltanto per il suo tornaconto. Povera Italia!

    • certo che ci vuole pazienza di fronte a commenti di cotal
      guisa…

    • enzo

      cara Annamaria mi sembra che dare dell’ignorante a tutti comprende anche te.

      • Non mi sembra che tutti abbiano votato il M5S… o no? E comunque io mi aspetterei che, a fronte di un articolo molto fluido e molto ben scritto per i più, qualcuno che fino alle 9 di stasera aveva urlato “che porcata!” (e che continua ancora a farlo), dicesse… “Mah, ma sarà forse come dicono gli altri? Avremmo forse fatto un piccolo errore?”

    • cara annamaria chi ha votato lei?… giusto per sapere quale personalità la riflette. io mi sciacquerei la bocca a dire che grillo è un incapace visto le ultime elezioni. e dare degli ignoranti a 8 milioni di italiani quando c’è gente che ancora vota Berlusconi mi sembra un pò supponente. Si possono criticare le scelte del m5s ma è grazie a loro se ora c’è fermento. ricordiamoci sempre chi ci ha portato in questa situazione

      • Guido Antolini

        Perché? avevamo bisogno di fermento o di buon governo? Di mandare in Parlamento ignoranti conclamati il cui unico pregio(!!!) è di essere sconosciuti? Inviterei tutti noi a meditare un attimo e scegliere fra 2 parole: cambiamento e miglioramento. Io ho già meditato, e sceglierò sempre la seconda

    • per quanto riguarda l’ignoranza, chi li ha votati è gente come te, ma solo più stanca (evidentemente) di te di farsi ingannare da questa gente disonesta e, per la maggior parte, incompetente, riguardo ai ruoli, basti ricordare gli allegri e disinvolti rimpasti di governo del passato, dove le stesse facce saltavano con estrema facilità da un dicastero all’altro, basta avere una poltrona, non importa quale sia…..

  6. se la politica è solo twitter siamo messi proprio male

  7. Arturo

    Diminuire pressione fiscale e pagare le insolvenze dello stato-regioni-comuni? Così saranno le stesse imprese ad avere margine operativo per pagare le banche, e si creerebbe terreno fertile per nuove imprese

    • Giuseppe Ferrari

      >pagare le insolvenze dello stato-regioni-comuni
      E’ proprio quello di cui si parla qui.

  8. Fabio

    L’unico dubbio che vi pongo è:
    – Il credito “girato” alle banche vie gravato di interessi?

  9. Per quanto riguarda “l’urlo precede qualsiasi ragionamento e consultazione. Conta la velocità di esecuzione più che l’apprendimento.”, consiglio di rileggere Fahrenheit 451 di Bradbury. Anche se scritto negli anni 50 prevede molto di quello che stiamo vedendo in questi giorni.

    • Marcella

      Ho pensato anche io a questo libro…sentendo Casaleggio dichiarare convinto che si dovranno eliminare tutti i libri….mi vengono i brividi solo a pensarci….

      • g.torquemada

        ROTFL e dove l’hai letto lu libero? Forse intendeva limitare i libri cartacei perche’ con 7 miliardi di persone non ci possiamo piu’ permettere di disboscare foreste per continuare a produrre carta

  10. jorge

    Il movimento 5 stelle è l’ennesimo tentativo di risolvere con una bacchetta magica i nostri problemi strutturali creati da decenni di comportamenti irresponsabili generalizzati: pensioni regalate, stipendi pubblici inutili, oneri e burocrazia ovunque per giustificare l’esistenza di chi la crea. Purtroppo la soluzione passa invece da molti anni di duro e grigio lavoro, assunzione di responsabilità, riconoscimento del merito ma anche “spietata” penalizzazione del non meritato (pensioni, stipendi…). La colpa della crisi, così come la sua la soluzione, è di noi stessi, dei nostri genitori e forse nonni, non certo di banche, oscuri speculatori o paesi nordici senza cuore. Sono abituato a giudicare gli eventi esclusivamente sulla base delle loro conseguenze: in questo momento la vittoria dei 5 Stelle significa prolungamento della terribile recessione in corso.

  11. angeloluca barba

    Quindi stando alla lettera, una parte di questa liquidità verrà iniettata nelle banche e non direttamente nel sistema produttivo.
    Si è capito che le banche hanno in mano le fatture scontate, non hanno tuttavia alcun bisogno in questo momento di liquidità, basta guardare i loro depositi overnight. La ragione vorrebbe che i soldi venissero usati prima per ridare fiato al sistema produttivo, strangolato dalla mancanza di credito.
    E questa iniezione dovrebbe servire ad alleviare il credit crunch ? Argomentazione del tutto irrilevante, non ci sono riusciti gli LTRO della BCE figuriamoci l’obolo di Monti.
    Piaccia o non piaccia lo stile la cuoca ha ragione ed adesso in questo specifico momento liquidare le imprese avrebbe grandemente più senso.
    La verità è che in questo modo una parte della conversione è una semplice trasformazione contabile (fatture che vengono saldate emettendo titoli di debito che le banche ricompreranno con i soldi ricevuti) ed i 40 miliardi saranno molti di meno.

  12. jorge

    Il successo del movimento 5 Stelle esprime la ricorrente illusione italiana di far sparire i problemi semplicemente ignorandoli. La nostra crisi nasce da decenni di comportamenti irresponsabili generalizzati: pensioni regalate, stipendi pubblici insostenibili, burocrazia che ha soffocato i veri produttori di ricchezza. La responsabilità è di tutti noi, dei nostri genitori, dei nostri nonni: non è da ricercare presso oscure banche, spietati speculatori, politici arrivati da Marte o paesi nordici senza cuore. La soluzione arriverà purtroppo solamente da molti anni di duro lavoro, di rispetto delle regole, di assunzione di responsabilità e di riconoscimento del merito (ma anche penalizzazione del demerito). Quando ci renderemo conto di tutto ciò potremo avviare la ripresa. Sono abituato a giudicare gli eventi esclusivamente sulla base delle loro conseguenze e purtroppo il fenomeno 5 Stelle ha al momento un unico esito certo: prolungamento della terribile recessione in corso.

  13. enzo

    se davvero i soldi anticipati dalle banche sono solo 3 milioni, bisogna dire che non hanno fatto tanto per elargire credito anche se era garantito dallo Stato(spero) oppure la garanzia dello Stato non era credibile, e proprio per questo potevano anche aspettare o no!

  14. squeeze

    ovviamente Boeri & Baglioni sono parte della casta che non capisce niente di economia, vero Lombardi?

  15. Vi sono dei limiti oltre i quali ‘l’idiozia dovrebbe essere controllata.(Heinrich Boll) Io controllerei pure l’ignoranza.

  16. Gabriele

    Come possono gli autori dire una cosa come “Perché negare il diritto a queste banche di essere rimborsate? Di che regalia si tratta se hanno anticipato i fondi alle imprese?”! E’ una palese assurdità: il sistema creditizio si basa sul prestito di denaro con rischio di non averlo indietro, altrimenti non si pagherebbero gli interessi! Le banche NON hanno nessun diritto a essere rimborsate, le banche scommettono sul fatto di essere rimborsate o no! Questa sembra tanto una posizione in cattiva fede…

    • Si ma se non rimborsi le poche poche banche che ancora prestano i soldi su fatture da incassare, con che prospettive pensi continueranno a farlo?

    • Giuseppe Ferrari

      Ma il debito dello Stato e’ verso le imprese, le quali per sopravvivere mentre lo Stato (= NOI) evitava di pagare i propri debiti, hanno chiesto prestiti garantiti proprio da quel credito. Insomma, per far dispetto alle banche, facciamo fallire le imprese… Ottimo!

    • Codice civile. Tutti i creditori hanno diritto ad essere rimborsati. Fare debiti senza doverli rimborsare? Bella la vita!

  17. pchamp

    In effetti la frase attribuita a Lenin sarebbe “A ogni semplice cuoca insegneremo a dirigere lo Stato”, ed è contenuta in alcuni versi di Majakovskij. Non certo per essere pedante, ma solo per sottolineare che c’è una bella differenza tra l’idea che ogni cittadino, attraverso l’istruzione e se glie ne viene data l’opportunità, possa acquisire le competenze necessarie a governare e “dirigere”, e l’ideologia secondo la quale basta sorteggiare alcuni cittadini onesti per metterli alla guida del Paese, tanto “basta poco che ce vo'”… Più o meno la differenza che passa tra l’Eguaglianza e la Demagogia. Poveri noi.

    • paolo

      e invece fai bene ad essere pedante visto che ormai è ormai invalsa l’abitudine di criticare l’approssimazione altrui con altrettanta approssimazione. W Lenin

  18. nino

    Da buona ignorante la signora Lombardi è pure presuntuosa:questo è inevitabile!

  19. Erminio Ottone

    E’ una cittadina come gli altri, che pretendete. E poi conta uno: a fare conti più complessi si perde.

  20. Ma il ministro Grilli collabora col lavoce?

  21. Se questo è il cambiamento, siamo veramente rovinati. Insisto, davanti all’avvitarsi in se dei partiti tradizionali si è generato un buco, coperto subito da cabarettisti di secondo piano. La pochezza di alcuni di loro, soprattutto di quelli che rappresentano il movimento, mi convincono che questi non sanno cosa vuol dire cambiamento, ma sono esperti nelle sostituzioni.

  22. mikilinux

    Non sono un esperto di Economia et similia, ma, provando a leggere “tra le righe” l’intervento della Lombardi, probabilmente (anzi, sicuramente) l’intervento del M5S voleva (e vuole) vertere su un problema (una questione) di priorità, alias prima le imprese, poi le banche …e non mi sembra, oltremodo una cosa “fuori dal mondo” poiché da una nota “fresca fresca” (Reuters) del Ministro Grilli:
    http://it.finance.yahoo.com/notizie/debiti-pubblica-amministrazione-per-grilli-rimborsi-prima-alle-084521797–finance.html
    Forse prima di “attaccare” a testa bassa l’M5S si dovrebbe leggere tra le righe evitando “il prescindere” solo perché sono (le affermazioni) dell’M5S.

    • Guido Antolini

      Premetto: sono un bancario. Chi entra in Parlamento all’insegna del “nuovo” dovrebbe avere il buon gusto di parlare esplicitamente. Fra le righe si leggeva ai tempi della DC dorotea (curioso come le argomentazioni di Crimi e Lombardi ricordino quei tempi…). Esiste una cosa che si chiama “affidablità della clientela” e un’altra che si chiama “rotazione del credito”. Se la Banca non vede la rotazione del credito, ovvero il rientro dei crediti concessi. è il cliente che diventa inaffidabile, e come tale etc etc etc. Fate voi. Le Banche non sono un Golem perfido, ma un’attività economica nella quale in Italia, lavorano 300.000 persone che meritano di essere rispettate. Poi, come ovunque, c’è chi fa errori/cazzate/reati. Per favore, nomi, cognomi, fatti. Basta con le accuse generiche a qualcun altro, giusto perché è più comodo e ci lava le coscienze.

  23. Antonio

    Se hai letto l’articolo sembra che solamente tre milioni di euro siano stati anticipati dalle banche, quindi 39 miliardi e rotti andrebbero direttamente alle imprese. E comunque i 3 milioni sarebbero la restituzione di somme anticipate dalle banche, quindi per le imprese minori interessi passivi da pagare.

    • angeloluca barba

      L’articolo è fuffa soprattutto li
      se avessero voluto scontare solo quelli avrebbero scritto nel decreto che i soldi sarebbero serviti a rimborsare le fatture liquidate tramite le agevolazioni Made in Passera. Non c’e’ scritto quindi non è così.
      E’ così che funzionano le leggi.

  24. Salvatore D'Ascoli

    Gentili professori, mi chiedo se sia socialmente più accettabile pagare questi 3 milioni, benchè irrisori a Banche che possono finanziarsi sul mercato interbancario e per cui i 3 milioni rappresentano una goccia nell’oceano, oppure a quelle imprese che sono sull’orlo del fallimento dato che hanno crediti inesigibili anche di 300 giorni verso la PA. Dati i numeri esigui (3 milioni) il ragionamento di Grilli per cui questo pagamanto dovrebbe ridurre il tasso d’interesse con cui si finanziano privati ed imprese presso le banche è veramente risibile. Dato che il debito si stima attorno ai 70 miliardi e quest’anno potranno essere pagati soltanto 40 miliardi, bisognerà decidere ion sostanza se far fallire imprese che vantano crediti di 3 milioni verso le PA oppure oppure rimborsare le banche di questi crediti che hanno sontato alle imprese. Dati gli impatti sociali ed economici a me sembra ovvio favorire i primi e non perchè sono contro le Banche ma semplicemente perchè le Banche possono semplicemente riclassificare tali crediti nel proprio bilancio, senza necessariamente fallire.

  25. Un ignorante può rendersi conto delle proprie mancanze, studiare ed ovviare. Un ladro, un disonesto ed un opportunista potrà solo approfittare dello studio, della conoscenza e della propria cultura per accrescere il proprio tornaconto. Personalmente – limitatamente a questo nostro momento storico – preferisco il comune cittadino onesto piuttosto del furbetto compagni di merende. Sarà la ricetta magica che cambia il mondo? Certo che no; sarà veloce? tanto meno. Ma può essere un inizio di assunzione di responsabilità dal basso,
    Perché invece di criticare la casalinga che è in tutti noi non offriamo a questi giovani ed inesperti parlamentari – di qualsiasi partito essi siano – l’aiuto costruttivo de La Voce per capire meglio la complessità del presente? Forse solo perché sparare sul pianista è sport meno laborioso e più auto-assolutorio… veramente povera Italia popolata da Arlecchini, servi e furbi.

  26. mario

    a Napoli direbbero: ” a pucchiaccia in mano a ‘ccreature”

  27. marcello

    La gerarchia del movimento 5 stelle è molto ristretta e simile nel comportamento a quella delle sette religiose.
    C’è ovviamente un capo carismatico, deus ex machina, che affiancato da tecnici della comunicazione creano il consenso apodittico. Pochi seguaci di prima linea aiutano a promulgare le regole. I fedeli adoranti si adeguano ad uno stile di comportamento acritico e succube dietro promessa di immortalità ( politica ) Base dell’organizzazione è il
    terrore della scomunica. Qualunque idiozia venga propinata deve essere accettata pena la gogna distruttrice che farebbe strage dei poveri dissenzienti nell’ambito dei loro rapporti sociali orma ristretti al gruppo dei fedeli.
    Non potra esserci dissidenza pena il suicidio sociale

  28. Condivido l’articolo in toto. Se volevano fare qualche polemica fondata dovevavo porre l’attenzione al fatto che se devo riscuotere una fattura da un ente e contemporaneamente sono in mora con equitalia (cartelle non pagate per oltre 10.000 euro) lo stato paga se stesso ( cioè equitalia), e solo se avanza qualcosa l’impresa. tra l’altro il costo addebitato all’impresa da equitalia per questo pignoramento conto terzi è molto salato. Se avessero voluto fare polemica è su questo punto che avrebbero dovuto soffermarsi. Mi auguro cmq che un correttivo del genere ci sia, altrimenti, non saprei quantificare l’importo totale in generale, alcune imprese rimarebbero all’asciutto, tenendo ben presente che spesso vanno in mora con equitalia perchè lo stato non li paga.

  29. Movimento Cinque Stelle Argent

    Le critiche, quando sono costruttive, fanno solo del bene , e servono a migliorare la qualità della politica, quella vera e che serve al paese, ma dare dell’ignorante a una persona che è entrata i parlamento da un paio di settimane,mi sembra alcuanto azzardato e ridicolo allo stesso tempo, mentre gli stessi che crititcano, sono stati e state a pecoroni, per più di ventànni subendo inciuci di ogni tipo, e continuando a votare un delinquente come Berlusconi, e un incapace come Bersani, davvero ci vuole stomaco, e sopratutto, faccia tosta.

  30. lavoceinfo

    Movimento Cinque Stelle Argent
    Le critiche, quando sono costruttive, fanno solo del bene , e servono a
    migliorare la qualità della politica, quella vera e che serve al paese,
    ma dare dell’ignorante a una persona che è entrata i parlamento da un
    paio di settimane,mi sembra alcuanto azzardato e ridicolo allo stesso
    tempo, mentre gli stessi che crititcano, sono stati e state a pecoroni,
    per più di ventànni subendo inciuci di ogni tipo, e continuando a votare
    un delinquente come Berlusconi, e un incapace come Bersani, davvero ci
    vuole stomaco, e sopratutto, faccia tosta.

  31. marco

    ora che i grillini si sono seduti sulle poltrone, chissà se sono capaci di dire “ho sbagliato, scusatemi”. Nei loro gruppi di lavoro e nei meetup accanto ad alcune,ripeto alcune, buone idee, ci sono delle sparata dettate da pura ignoranza, presunzione e arroganza che li farà cadere in errori e figuracce indecenti. Abituatevi a essere impallinati, oppure informatevi.

  32. alessio

    sono un italiano medio sul piano dell’istruzione e non capisco i termini tecnici usati in questo articolo e nella proposta del pd, quindi articolo e proposta sono scritti male. se i parlamentari m5s fraintendono aiutateli a capire invece di sputtanarli, e fatelo gratis. che basti leggere i documenti sarà vero per voi, per me non basta affatto, ho bisogno che esperti come voi me li spieghino in modo che io li possa capire, quindi ogni termine tecnico va spiegato dettagliatamente, non con 3 parole in croce tra parentesi. la vostra spocchia ricorda certe frasi sul pane e le brioches, scendete dal pero o verrà qualcuno a tirarvi giú.

  33. guybeaux

    Non mi sembrano scandalose le argomentazioni della Lombardi: 1) “nessuno sa quanta”: come fa il ministro Grilli, colpevolmente perchè sicuramente lo conosce, a non precisare l’importo da girare alle banche? E’ inevitabile drizzare le orecchie. 2) Altrettanto legittima la richiesta che di 40 miliardi si parli in aula e non, in fretta e furia, all’interno di una commissione, senza concedere tempi adeguati per approfondirne la portata.

  34. Glauco

    Alcuni commenti sono intellettualmente agghiaccianti per l’approssimazione e la paranoia cospirativa che di tale approssimazione si nutre. Gli imprenditori che hanno ceduto il credito vantato verso la PA ad una banca non sono più creditori della PA, ma lo è diventata la banca cessionaria del credito. Si chiama CESSIONE DEL CREDITO (A deve 100 a B che cede il suo credito a C che diventa il creditore di A: il cedente può a seconda dei casi garantire solo la genuinità del credito, ovvero il nomen verum – cessione pro soluto – o anche la solvibilità del debitore, il nomen bonum – pro solvendo). Secondo certi commenti allucinanti lo Stato che si decide finalmente a pagare i debiti commerciali dovrebbe illegittimamente e arbitrariamente discriminare tra creditori originari e creditori cessionari… roba da pazzi…
    La PA deve pagare i suoi crediti commerciali punto e basta, a prescindere se il creditore è un imprenditore o una banca cui l’imprenditore ha nel frattempo ceduto il suo credito commerciale. Chi invoca soluzioni discriminatorie non sa ciò che dice e propone soluzioni giuridicamente illecite…se proprio si vuole essere maliziosi, meglio sarebbe esercitare tutta ‘sta “sorveglianza democratica” sulle procedure di certificazione, perché è li che possono annidarsi pericoli di frode, specie in sede locale, come le cronache di un passato recente dimostrano – si vedano i debiti sanitari di certe regioni a suo tempo gonfiati durante procedure di cartolarizzazione.

  35. Sono d’accordo nella sostanza del vs. articolo, desidero aggiungere che una carenza di conoscenze si può anche tollerare ma non si puo’ tollerare la continua arroganza che qualche rappresentante del M5S dimostra in molte occasioni il mondo non si cambia gridando sempre ma con gradualità, pazienza ed umiltà.

    • Guido

      Certo, e saremmo ancora al medioevo: nobiltà, clero, feudatari, servi della gleba, schiavi. Quel che si chiama una sana stabilità sociale, senza scosse, speranzosi nell’aldilà.

  36. Mario

    Purtroppo è come dare in mano un sofisticato oggetto tecnologico a degli infanti

  37. angelo

    semplice domanda: le banche, imprese private, che hanno già più volte ricevuto lauti e generosi sussidi dallo stato, hanno acquisito (pro solvendo o pro soluto che sia) i debiti delle imprese, secondo voi, aggratis? per spirito di beneficienza? non direi, è un business (dagli sconti fattura al factoring), che fa parte del loro lavoro di impresa finanziaria per conseguire un profitto. imprese private, le banche, che hanno cancellato dal loro vocabolario la locuzione “rischio di impresa”. anche la cuoca di lenin sarebbe in grado di gestire una simile “impresa”.

  38. bancario serafino

    veramente mi sembra che non si voglia capire (ignoranza o furbizia?): ovvio che le banche debbano essere pagate, ma quanti sono i crediti vantati dalle imprese verso la P.A. che le imprese stesse non sono riuscite a monetizzare tramite il sistema bancario? Questa è la fetta di crediti da saldare subito cosi le imprese potranno ridurre le loro esposizioni in conto corrente e prendere fiato; le banche invece possono benissimo aspettare, su quei crediti anticipati hanno già guadagnato largamente!!!

  39. Gianfranco

    Troppo competenti sull’argomento, non è’ roba per questo paese. Noi abbiamo bisogno dei Crimi e dei Lombardi, senza dimenticare i Tremonti e i Berlusconi.

  40. Non per fare l’arrogante, ma anche questa idea che ognuno di noi abbia le potenzialità per comprendere ogni argomento è veramente ridicolo, l’ignoranza e la stupidità sono 2 cose diverse, esattamente come il talento e l’esperienza.

  41. Ma perché le fattura portate allo sconto non hanno un costo e non hanno una scadenza?
    Se nessuno le paga vengono stornate sui c/c e determinano la mancanza di disponibilità e quindi causa di fallimenti.

  42. angeloluca barba

    Ora….
    io ho molte cose da dire su M5S anche di negativo, ma questa supponenza è veramente poco accettabile.
    Le argomentazioni portate nell’articolo, formalmente corrette sono ovviamente irrilevanti. Che contabilmente ci siano fatture scontate nella pancia delle banche lo sanno tutti e la lezioncina da maestrini non serve a nessuno, tantomeno il tono supponente con cui si suppone che gli altri siano cretini con l’anello al naso. Altrettanto ovviamente nel decreto NON si parlava dei ridicoli tre milioni scontati sulla garanzia del governo ma dell’intero montante di fatture scontate dagli imprenditori in autonomia, altrimenti si sarebbe fatto riferimento direttamente alle fatture scontate con le “agevolazioni” di cui sopra, perchè le leggi si fanno deterministiche anche in Italia.
    M5S ha fatto delle osservazioni sulle priorità dei rimborsi poichè iniettare altri liquidi in banche piene fino agli occhi dopo gli LTRO OVVIAMENTE non serve a nulla. M5S ha detto che se l’emergenza è pagare le IMPRESE, bisogna pagare PRIMA LE IMPRESE. E’ un concetto ovvio dato che si sta parlando di gestire un’emergenza.
    M5S ha osservato anche che il fatto che un governo dimissionario e sfiduciato che perde pezzi tutti i giorni faccia passare 40 Miliardi con un decreto passato in fretta e furia tramite una commissione d’emergenza che viva tre giorni, senza numeri chiari dentro e CHE IMPEGNA TUTTO L’ESIGUO MARGINE DI FLESSIBILITA’ DISPONIBILE (si lo sapevamo che il margine è esiguo grazie della spiegazione) quando ci sono imprese che aspettano da 1000 e più giorni appare quanto meno poco opportuno.
    E hanno ragione da vendere.
    E comunque:
    “Dopo la netta presa di posizione del MoVimento 5 Stelle sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle aziende in cui chiedeva che i 40 miliardi venissero erogati prima alle imprese, e solo poi alle banche, prendiamo atto con favore della nota appena espressa del Ministro Grilli, il quale ha dichiarato che sia “necessario pensare ad una sequenza prima alle imprese e poi alle banche”. In relazione alle ulteriori dichiarazioni del ministro Grilli “sarebbe pericoloso introdurre il principio che le banche non vengano pagate”, teniamo a precisare che tale principio da noi non è mai stato affermato. Le nostre esatte parole sono state: “Le banche dunque, che legittimamente dovranno rientrare per i capitali anticipati agli imprenditori che si erano già rivolti a loro a fronte dei mancati pagamenti da parte della pubblica amministrazione, almeno per questa volta attendano il loro turno”. Ci attendiamo ora la massima trasparenza in Commissione e in Parlamento sulla questione. E’ necessario conoscere in anticipo a quanto ammontano i crediti vantati dalle banche ed attendiamo che venga specificato chiaramente che nella prima tranche dei finanziamenti 2013 la priorità venga data ai pagamenti alle piccole e medie imprese.”
    Questo direi che chiude la questione.

  43. Pietro Piscicelli Taeggi

    avete toppato clamorosamente! quello che ha dettov Lombardi è più e più che giusto!: prima di ridare i soldi alle banche si danno a quelle piccole imprese che non hanno avuto la fortuna di farsi anticipare i soldi dalla banca, e scommetto che sono la maggior parte! cercate di pensare con più libertà, ragazzi,

  44. Nick Name

    Alcuni “cittadini” giustificano l’operato della loro “concittadina” con il fatto che è nuova nella politica, ancora deve prendere le misure ed in fondo ” … cosa pretendete?” …. Cosa pretendiamo?? che una persona in Parlamento sia competente, che sappia come funziona la macchina .. altrimenti come puoi guidarla?? ed ora c’è qualcuno che è alla guida e non ci capisce niente ?? bello, tranquillizzante! Intanto i cittadini prenderanno i ns soldi per non saper fare ciò per cui sono stati eletti .. Io devo pagare la Lombardi per imparere a fare politica…

  45. Da Avv. non mi intendo di economia, ma che venga costituita una commissione speciale e tengano bloccate le 14 commissioni permanenti è una porcata al limite dell’art 289 cp. “Art. 289. (Attentato contro organi costituzionali e
    contro le Assemblee regionali). – É punito con la reclusione non
    inferiore a dieci anni, qualora non si tratti di un più grave delitto,
    chiunque commette un fatto diretto ad impedire, in tutto o in parte,
    anche temporaneamente:
    1)al Presidente della Repubblica o al Governo l’esercizio delle attribuzioni o prerogative conferite dalla legge;
    2)alle
    Assemblee legislative o ad una di queste, o alla Corte Costituzionale o
    alle Assemblee regionali, l’esercizio delle loro funzioni.
    La pena è
    della reclusione da uno a cinque anni se il fatto è diretto soltanto a
    turbare l’esercizio delle attribuzioni, prerogative o funzioni suddette”.
    Vedremo se le sblocanno a breve.

  46. Gabriele

    Oggi Il lavoro è il problema più importante , dare liquidità alle imprese serve enormemente per rilanciare l’economia, purtroppo anche i grillini non capiscono, mahh, speriamo bene

  47. Alfonso

    Resta poco chiaro perché nella “nota di variazione” vengono menzionati, tra detti debiti da pagare alle imprese in generale, proprio quei pochi scontati presso le banche. Perché si comincia a pagare, o si fa una menzione espressa, proprio e soltanto dei (pochi) crediti ceduti alle banche?

  48. tempesta_perfetta

    In Francia esiste una facoltà universitaria per preparare i politici e i dirigenti. Un politico deve essere come un insegnante cioè non basta sapere una materia bisogna sapere usare le proprie conoscenze per il bene della comunità così come non basta conoscere una materia per poterlo insegnare. La pecca più grossa di molti governi ad esempio è quella di prendere dei provvedimenti a titolo di consenso senza poi preoccuparsi di come questi vengano attuati.

  49. Elena

    Si sempre che non lo si faccia diventare un lavoro, per questo ci vorrebbe un limite di 3 candidature, un a livello di comune/provincia/regione e le altre due per il parlamento o vice versa…. i politici vanno fatti rotare spesso come i preti altrimenti si crea un giro quello si poco serie e rispettoso della Res Pubblica…

  50. pulcinolo

    Occorrerebbe trovare un modo per avere un parlamento un po’ più istruito: ce lo meritiamo. Non si può pretendere che chi viene eletto abbia un livello d’istruzione elevato perchè, in fin dei conti, sono gli elettori che scelgono.
    Però si potrebbe magari istituire per legge una scuola per parlamentari: diciamo che tra l’elezione e l’insediamento devono passare sei mesi a frequentare corsi universitari di economia, diritto, istituzioni comunitarie e… lettura di giornali!
    Tristemente, ho l’impressione che non aiuterebbe e che l’onorevole di turno mentirebbe anche sapendo di mentire.

  51. zek

    A me pare che se lo stato ha debiti con un’azienda, i soldi li deve dare all’azienda (come sarebbe “normale”). Punto.
    Poi l’azienda deciderà SE usarli per ripianare un eventuale debito (e a quale debitore dare priorità lo deciderà l’azienda e non lo stato) o per reinvestirli e far girare la sua e nostra economia.

  52. francesco è proprio così. abbiamo tutti pensato, compreso chi la materia la faceva, che l’economia fosse una scienza, ma non è proprio così. al massimo può diventare un arte ed è proprio per questo che più che forti competenze e conoscenze (leggi laurea, master, ecc…) occorre per praticarla grade apertura mentale, capacità di critica e di ascolto che pare mancare sia ai cosidetti esperti, economisti dogmatici sia a questi parvenue della politica, che credono di aver capito già tutto non solo dell’economia ma anche della vita….

    • Francesco Rossini

      Vorrei aggiungere, senza però volermi troppo addentrare negli stessi meandri della teoria economica, nei quali finti ideologi ingabbiano l’umanità, che molte di queste sovrastrutture teoriche si basano sempre su una teoria economica inesistente, perché astratta e irreale, puro esempio di esercizio accademico. Mentre i fondatori di questa scuola di pensiero economico, potrebbero essere assolti dalla storia, data l’incapacità di formulare nuovi paradigmi, quelli che le hanno ripresentate come il nuovo liberismo economico sono ben altro che ingenui, se non dei sofisti e cinici assistenti di coloro che il “mercato” lo governano con tutti i mezzi, anche non economici. La teoria neoliberista su cui si fonda l’economia moderna, ha creato una scatola cinese complicata, che cerca inutili aderenze alla realtà, complessi sistemi di funzioni a più variabili, ingovernabili con gli automatismi tanto decantati, che non può e non vuole tenere conto delle disuguaglianze e delle iniquità nella distribuzione della ricchezza mondiale e del benessere planetario. Una paradossale ingiustizia e prepotenza che vuole essere fatta passare come una distorsione nel sistema degli equilibri, in attesa che poi tutto si aggiusti da solo o intervenendo su una o due variabili.

  53. silvano

    non vorrei aver capito male ma mi sembra che l’audizione di Daniele Franco del 21 marzo dia però ragione all’esponente 5 stelle (che sicuramente parlava senza sapere). nella nota 11 a pag 10 si dice infatti che secondo le segnalazioni di vigilanza i debiti pro-soluto in mano alle istituzioni finanziarie sono € 11 mld. saluti

  54. St3iN

    Scusate, ma la banca si accolla il debito a costo zero? Cioè se la banca prende il debito che un’azienda ha coon la PA lo fa per solidarietà oppure introduce una quota di costo per l’azienda?
    Nel secondo caso, quello più probabile, capisco perchè le banche non possono essere prioritarie rispetto al ridare i soldi alle aziende che hanno i crediti. Quindi nel decreto ci sta dare la precedenza alle aziende e non preoccuparsi delle banche.
    Giusto agitare il “populismo” inteso come agire in base al sentire del popolo e non delle banche.

  55. Giuseppe

    “Perché negare il diritto a queste banche di essere rimborsate?”… E perché continuare a negare lo stesso diritto alle PMI quando i piccoli imprenditori continuano a suicidarsi, ed i lavoratori continuano a diventare disoccupati? Chi tra una PMI ed una banca puo continuare a sopravvivere senza quei soldi? Forse le banche non possano aspettare e senza quei soldi sono davanti ad un tracollo immediato?

  56. Siamo passati dalla padella PD-PDL alla brace M5S. Mi pare inevitabile un finale alla greca.

Lascia un commento

Non vengono pubblicati i commenti che contengono volgarità, termini offensivi, espressioni diffamatorie, espressioni razziste, sessiste, omofobiche o violente. Non vengono pubblicati gli indirizzi web inseriti a scopo promozionale. Invitiamo inoltre i lettori a firmare i propri commenti con nome e cognome.

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén