Un’indagine statistica mostra che il numero dei contrari al vaccino non è cresciuto nel tempo, ma nemmeno calato. L’introduzione di un obbligo probabilmente non spingerebbe questi “irriducibili” a vaccinarsi, ma rischia di aumentare ulteriormente il conflitto sociale. Per ridurre il rischio di nuove ondate, sarebbe meglio spingere sulle terze dosi.
Autore: Cristiano Vezzoni
È professore associato di Sociologia Politica presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Statale di Milano e guest professor presso l’Università Cattolica di Leuven, Belgio. Coordina il Laboratorio SPS TREND “Hans Schadee” ed è vice-presidente di Itanes (Italian National Election Study). Con Paolo Segatti e Hans Schadee ha recentemente pubblicato “L’apocalisse della democrazia italiana” (Il Mulino, 2019).
Sono il 5 per cento le persone che dichiarano di non essere assolutamente disponibili a essere vaccinate. E il dato scende via via che la campagna vaccinale procede. Se sui media c’è una sovraesposizione delle posizioni no vax, è dovuta a superficialità.