Raggiungere la parità di genere è una sfida ancora tutta da vincere. Ne ha parlato Alessandra Casarico a Morning Call del Sole 24 Ore nella giornata della festa internazionale della donna.
Qui è possibile recuperare la puntata.
Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".
Raggiungere la parità di genere è una sfida ancora tutta da vincere. Ne ha parlato Alessandra Casarico a Morning Call del Sole 24 Ore nella giornata della festa internazionale della donna.
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Per la Giornata internazionale della donna, lavoce.info ha lanciato la call #piùVociAllaVoce. Continuiamo la pubblicazione degli articoli di autrici che hanno risposto al nostro invito, iniziata già dalla scorsa settimana. La legge sul congedo di paternità è in vigore da dieci anni. A richiederlo sono più spesso i padri che lavorano in grandi imprese, con contratti a tempo indeterminato. Le norme sociali, però, contano ancora molto, come dimostra l’ampia differenza di richieste tra Centro-Nord e Sud. Politiche pubbliche di servizi all’infanzia aiutano a ridurre le diseguaglianze economiche e sociali perché favoriscono l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, soprattutto nelle zone dove la loro partecipazione è più debole. Secondo una ricerca su quattordici paesi europei, frequentare asilo nido e scuola materna per un periodo di tempo di tre-quattro anni è utile anche ai bambini, perché migliora i loro successivi risultati scolastici. Nel nuovo Codice degli appalti la certificazione di parità di genere delle aziende diventa facoltativa. Si tratta di un passo indietro, che mette a rischio anche gli obiettivi del Pnrr. Perché la matematica rimane una materia ostica per le ragazze? Uno studio su ventotto paesi europei analizza i fattori chiave che influenzano il rendimento in matematica e individua differenze significative tra i generi. Superarle o valorizzarle può permettere di promuovere opportunità di pari livello nell’istruzione e nel mercato del lavoro. L’intelligenza artificiale è entrata nelle aziende e la tutela dei lavoratori non può limitarsi solo al diritto della protezione dei dati personali, ma deve riguardare l’integrità della persona in senso ampio. La Commissione europea ha rimosso il divieto di negoziazione collettiva per i lavoratori delle piattaforme e i free lance, che finora erano considerati imprese. Si aprono così spazi inediti di contrattazione anche nell’ordinamento italiano.
Nell’ultimo anno lavoce.info si è occupata a lungo della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze, analizzandone gli aspetti economici, politici e sociali. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva delle molte e diverse implicazioni del conflitto, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “Un anno di guerra in Ucraina”, disponibile qui.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!
Con la modifica delle regole contabili europee per la registrazione dei crediti di imposta, l’Istat ha aggiornato i dati sul disavanzo pubblico degli ultimi tre anni. Nulla cambia, però, per quanto riguarda l’impatto dei bonus edilizi sullo squilibrio dei conti pubblici. L’agevolazione andava fermata ben prima, ma la nostra politica di bilancio sembra saper guardare solo al breve periodo. In più, così com’è disegnato, lo stop ai crediti di imposta futuri potrebbe finire per avvantaggiare i redditi più alti. A quattro anni dalla firma del Memorandum of Understanding tra Italia e Cina, la Belt and Road Initiative, impropriamente definita “nuova via della seta”, ha perso molto smalto. Di conseguenza, Pechino chiede una riservatezza sulle sue relazioni con gli Stati europei che ha superato il limite accettabile della trasparenza dell’informazione nei paesi democratici. In vista dell’8 marzo, la Giornata internazionale della donna, lavoce.info ha lanciato la call #piùVociAllaVoce. Iniziamo a pubblicare i primi articoli di autrici che hanno risposto al nostro invito. Qual è il livello di benessere delle donne italiane? Gli indicatori di sviluppo sostenibile dicono che c’è ancora molto da fare per raggiungere l’uguaglianza di genere. La presenza di donne nei consigli di amministrazione influenza le scelte strategiche delle imprese europee, con due effetti sulla loro internazionalizzazione. I risultati di uno studio. Dopo i rialzi dei tassi di interesse operati dalla Bce, il mutuo è diventato una preoccupazione per molte famiglie. I due metodi più diffusi per determinare la quota di capitale e la quota di interessi delle rate sono definiti “alla francese” e “all’italiana”: la convenienza di ciascuno dipende da vari fattori. Per orientarsi nella scelta servirebbe un’educazione finanziaria che in Italia è molto carente: la scuola dovrebbe svolgere un ruolo più attivo nell’ampliare queste competenze fondamentali, ma non ha le risorse. Da poco scomparso, Luigi Lodovico Pasinetti lascia una eredità intellettuale che non sarà facile raccogliere: i suoi contributi alla teoria del valore, della distribuzione del reddito e dello sviluppo economico hanno animato il dibattito economico internazionale del ventesimo secolo.
Nell’ultimo anno lavoce.info si è occupata a lungo della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze, analizzandone gli aspetti economici, politici e sociali. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva delle molte e diverse implicazioni del conflitto, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “Un anno di guerra in Ucraina”, disponibile qui.
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Da più di due anni, attraverso vari programmi, l’Unione europea emette Eurobond. Le principali agenzie gli assegnano il rating massimo, ma ciononostante non sono diventati un punto di riferimento per il mercato e soffrono la concorrenza dei titoli emessi dai singoli stati membri. Il problema, più che tecnico-economico, è di natura politica: l’Europa non è ancora una vera federazione. La Bce ha risposto alla crescita repentina dell’inflazione con progressivi rialzi dei tassi di interesse. Per prevederne gli effetti si affida a modelli econometrici. Un esercizio di simulazione mostra che l’impatto sull’economia reale comincia a palesarsi in un periodo successivo alle decisioni, quando probabilmente potrebbe essere troppo tardi per un cambio di rotta, se fosse necessario. A partire dal Fit55 l’Unione europea si è data obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni e, con piani successivi, anche una politica industriale per raggiungerli, puntando sulle fonti rinnovabili. Ora però arriva un passo indietro, in particolare sul fotovoltaico. Con un doppio rischio: dipendere dalla Cina per le componenti e subire la concorrenza Usa sui segmenti tecnologicamente più avanzati. Politiche pensate per ridurre le disuguaglianze territoriali, ad esempio i fondi strutturali europei, possono portare a risultati opposti a quelli desiderati. Come è accaduto in Molise. Per evitarli sono indispensabili scelte accurate e controlli precisi, tanto più ora con le decisioni da prendere sulla destinazione delle risorse del Pnrr. Statistiche che propongono numeri spropositati, riprese acriticamente da giornali importanti, non aiutano l’analisi e la comprensione dei problemi del mercato del lavoro in Italia, come dimostra un caso molto recente sui salari nelle province italiane. Crescono gli attacchi informatici e, in tutto il mondo, cresce vertiginosamente il mercato della sicurezza informatica. In Italia, però, il rapporto tra investimenti per la spesa digitale e Pil ci vede all’ultimo posto tra i paesi del G7.
Nell’ultimo anno lavoce.info si è occupata a lungo della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze, analizzandone gli aspetti economici, politici e sociali. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva delle molte e diverse implicazioni del conflitto, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “Un anno di guerra in Ucraina”, disponibile qui.
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È passato un anno esatto dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Cosa è cambiato dal 24 febbraio 2022? L’Unione europea ha dovuto rivedere in tutta fretta la sua politica energetica, Sono così diventate evidenti questioni cruciali prima ignorate e divergenze di interessi fra i diversi paesi che la compongono. La comunità internazionale ha risposto all’intervento russo con vari pacchetti di sanzioni sempre più dure contro Mosca. Sono state efficaci? L’economia della Russia non è crollata, grazie anche alle contromosse della banca centrale del paese. Tuttavia, un’analisi indipendente, non basata su dati ufficiali, segnala un forte rallentamento delle attività economiche nel paese negli ultimi tempi. D’altra parte, dal punto di vista del diritto internazionale alcuni dei provvedimenti che comunemente definiamo “sanzioni” sono in realtà misure unilaterali. La distinzione ha un peso nello stabilire la legalità delle restrizioni imposte, che va valutata caso per caso. La guerra ha obbligato più di otto milioni di persone a lasciare l’Ucraina. L’Unione europea non ha però cambiato politica sulle migrazioni e ha adottato un ingiustificato doppio standard, riconoscendo la protezione umanitaria temporanea solo ai cittadini ucraini e non ai due milioni di rifugiati, provenienti dall’Ucraina, ma di altra nazionalità. La legge di bilancio ha aumentato l’accisa sulle sigarette nella componente più efficace nel rispondere alle indicazioni dell’Oms per ridurre l’abitudine al fumo e, dunque, i danni alla salute. Ma l’Italia resta ancora lontana dagli altri paesi europei su questo tema.
Dal 24 febbraio 2022 a oggi, lavoce.info si è occupata spesso della guerra e delle sue conseguenze, analizzandone gli aspetti economici, politici e sociali. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva delle molte e diverse implicazioni del conflitto, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “Un anno di guerra in Ucraina”, disponibile qui.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Abbiamo realizzato una serie di grafici su vari aspetti collegati al conflitto in Ucraina, a partire dall’efficacia delle sanzioni, l’andamento dell’economia russa e l’esodo dai territori in guerra.
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È ormai passato un anno dall’invasione russa in Ucraina e gli equilibri mondiali si sono infranti. Questo conflitto è stato l’unico ad avere avuto un impatto così rilevante sulla crescita mondiale, sull’inflazione, sul commercio e sulle relazioni internazionali dalla fine della Seconda guerra mondiale ad oggi.
In questo ebook, disponibile gratuitamente, abbiamo ripercorso l’ultimo anno di conflitto analizzando le sfaccettature economiche, politiche e sociali.
Puoi scaricarlo compilando il modulo a questo link.
Cambiamenti climatici e tensioni geopolitiche minacciano la sicurezza alimentare anche nei paesi più avanzati. L’Italia è in ritardo nella costruzione di un sistema alimentare capace di rispondere a situazioni di difficoltà. Neanche quanto previsto dal Pnrr in questo campo è sufficiente a garantire stabilità in tempi di eccezionale incertezza. Il governo ha cancellato la possibilità di usufruire del Superbonus tramite lo sconto in fattura o la cessione del credito. Una scelta quasi obbligata, vista la quantità di risorse necessarie per finanziare la misura. Ma il cambio delle regole favorisce i redditi più alti, mentre si sarebbero potute trovare soluzioni più eque. Nonostante le resistenze culturali e qualche intralcio burocratico, la sentenza della Corte costituzionale che permette di dare ai figli il cognome di entrambi i genitori è un indubbio passo avanti verso la parità di genere. Lo confermano anche i risultati di una indagine.
Saranno di nuovo i cittadini a eleggere i consigli provinciali. Ma non in Sicilia, dove lo statuto regionale, che ha rango di legge costituzionale, prevede solo i liberi consorzi di comuni, per i quali l’elezione diretta non è ammessa. Le casse previdenziali dei professionisti fanno i conti con l’inflazione. Per ora, la stabilità finanziaria è garantita. Ma se il fenomeno inflattivo dovesse continuare a lungo, gli enti dovrebbero forse ricorrere a un aumento dei contributi degli iscritti, che sono le loro uniche entrate. Secondo il monitoraggio del ministero della Salute sui livelli essenziali di assistenza, nel 2020 in molte regioni è migliorata l’assistenza territoriale. Sembra un risultato paradossale per l’anno della pandemia: forse c’è qualcosa da rivedere nel sistema di valutazione.
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Leonzio Rizzo è intervenuto a Radio Popolare, Radio inBlu, su Rai News 24, su Rai Radio 1 e nella trasmissione Numeri di Sky per parlare dello stop alla cessione del credito e dello sconto in fattura.
Radio Popolare (17/02)
Radio inBlu
Qui la diretta streaming.
Rai News 24
Rai radio 1
Numeri (Sky)
Dal 2035 nell’Unione europea potranno essere vendute solo automobili alimentate con energia elettrica o idrogeno, convenzionalmente considerate a zero emissioni di CO2.Al di là delle polemiche che la scelta della Commissione suscita, resta il fatto che di auto nuove se ne vendono pochissime. E dunque sarebbe utile occuparsi anche di quelle già in circolazione e della decarbonizzazione dei carburanti. Varato in tutta fretta, il disegno di legge sull’autonomia differenziata lascia aperte molte questioni cruciali. Una riflessione su quanto accaduto in passato con la sanità – delegata alle regioni nel 1980 – potrebbe evitare di ripetere gli stessi errori. L’applicazione delle nuove regole sui requisiti patrimoniali delle banche decise dal Comitato di Basilea nel 2017 è stata rinviata al 2025. C’è da sperare che le autorità europee riescano presto a sciogliere i nodi irrisolti, in modo da permettere agli istituti bancari di adeguarsi alle novità. Pur se di pochi punti percentuali, i rialzi dei tassi di interesse decisi dalla Bce comportano notevoli aumenti delle rate dei mutui a tasso variabile. Si potrebbero prevedere alcune forme di sostegno per le famiglie che oggi spendono una parte considerevole del loro reddito per pagare la prima casa. Il processo verso un nuovo ordine mondiale non vedrà la fine della globalizzazione, ma un riassetto per gruppi integrati di paesi affini, sotto la sfera di influenza americana o cinese. La competizione tra i due blocchi per l’egemonia economica, politica e culturale metterà l’Unione europea in una posizione difficile.
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Nessuna sorpresa dai risultati delle elezioni regionali in Lombardia e Lazio. Anche l’altissimo dato dell’astensione era in fondo prevedibile. Per quanto riguarda la maggioranza, si rafforza la posizione di Giorgia Meloni. L’opposizione, invece, naviga ancora senza una vera e propria strategia, anche perché le alleanze non sembrano portare voti. Nella riforma annunciata dal governo il Reddito di cittadinanza dovrebbe essere abolito e sostituito da due nuove misure, una per contrastare la povertà, l’altra per favorire l’ingresso nel mercato del lavoro. Dall’esperienza dei quattro anni di Rdc si possono ricavare indicazioni utili su come intervenire contro la povertà delle persone difficilmente occupabili. Anche negli anni di crisi economica, il numero di imprenditori immigrati ha continuato a crescere. Il fenomeno è spesso ancora percepito come una minaccia, ma attrarre competenze e talenti può rivelarsi positivo per tutto il sistema economico, a patto di evitare “sostituzioni al ribasso”. Il lavoro nero non lede solo i diritti dei lavoratori, è anche molto costoso sotto il profilo dei mancati introiti Irpef. Un esercizio di simulazione mostra come le aliquote medie potrebbero scendere recuperando l’evasione dovuta al sommerso. Dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk, Twitter ha cambiato l’algoritmo attraverso il quale propone contenuti agli utenti. Si tratta di un grande esperimento per ottenere più informazioni da chi utilizza il social network, ma si presta al rischio di disorientamento e quindi alla cancellazione dei profili. Al problema della casa la legge di bilancio ha risposto con la proroga di alcune misure e il recupero di vecchie norme. Il difetto principale dei provvedimenti – di per sé deboli – è che riguardano solo chi è già proprietario di un’abitazione, senza preoccuparsi di chi è in affitto. Quello che manca è un piano di edilizia residenziale pubblica.
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