Come largamente previsto, la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia e di altri sei stati dell’Unione. Sull’entità della correzione di bilancio richiesta al nostro paese pesa l’incertezza della sovrapposizione di regole diverse per procedure diverse: in base al nuovo Patto di stabilità e crescita, in autunno dovremo concordare con l’Europa anche il pluriennale Piano fiscale e strutturale per riportare il rapporto debito su Pil su una traiettoria ragionevolmente discendente. Non è il “sogno che si avvera” dei leghisti e neanche la norma spacca-paese prefigurata dall’opposizione: l’autonomia differenziata appena approvata è la legge di attuazione del comma 3 dell’articolo 116 della Costituzione. Come sarà applicata dipenderà dalla definizione dei “livelli essenziali delle prestazioni” e dalla disponibilità effettiva di governo e Parlamento a cedere competenze. Le elezioni politiche anticipate in Francia spaventano i mercati. Il timore è che il sistema elettorale porti a un governo guidato dalla coalizione di destra o da quella di sinistra. Ed entrambi i raggruppamenti propongono programmi economici populisti ed espansionistici, in una situazione dei conti pubblici già molto difficile. Troppe offerte, troppe chiamate indesiderate da call center sospetti: è anche per questo che il mercato libero dell’energia suscita più paure che entusiasmo. Per far crescere la fiducia servono regole chiare, comprensibili anche dal consumatore più sprovveduto. Se padroneggiare la lingua del paese di arrivo è la condizione preliminare all’acquisizione di ogni altra conoscenza, come se la cavano le seconde generazioni in italiano? Secondo uno studio, sono molti quelli che restano sotto la sufficienza. L’integrazione linguistica richiede forti investimenti, che danno risultati solo a lungo termine.
“L’Europa oltre le elezioni” è il titolo dell’e-book nel quale abbiamo riunito gli articoli su tematiche europee pubblicati di recente su lavoce.info. Affrontano temi come politiche energetiche e ambientali, immigrazione, Patto di stabilità, decisioni di politica monetaria, riforma del MES e molto altro. Una sezione introduttiva esplora le tendenze elettorali e le percezioni dei cittadini europei riguardo il futuro dell’Europa. Lo proponiamo ai lettori perché possano trovarvi informazioni utili per comprendere le problematiche che l’Unione dovrà affrontare nei prossimi anni.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
È in edicola e sul web il terzo numero di eco, dedicato alla salute, alle difficoltà del sistema sanitario nazionale e alle disuguaglianze che originano da diverse condizioni di benessere, di accesso alle cure e ai servizi sanitari. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero mostra come a subire di più gli effetti del cambiamento climatico saranno i paesi che inquinano di meno.
Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!
Spargete la voce: 5 per mille a lavoce.info!
Se credi nella libera informazione e nella competenza, dona e fai donare il 5 per mille dell’Irpef a lavoce in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Lo si può trovare alla categoria “sostegno enti del terzo settore” (art. 46, comma 1, lettera b). Grazie!