Il caso di DeepSeek mostra come la competizione globale nel campo dell’intelligenza artificiale non si fondi solo su risorse economiche e tecnologiche, ma anche su modelli organizzativi e strategie integrate. Quali saranno le reazioni di Usa ed Europa.
Autore: Massimo De Minicis Pagina 1 di 2
Massimo De Minicis è Ricercatore presso l’INAPP dove è Responsabile del gruppo di ricerca "Innovazione Tecnologica e Relazioni Industriali" e coordina i progetti di ricerca sugli ammortizzatori sociali e sul lavoro mediante piattaforme digitali (Platform Work). È membro del gruppo di ricerca Fairwork e Visiting Scholar presso l’Università Autonoma di Barcellona.
Pechino è in ritardo rispetto agli Stati Uniti nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Ma se riuscisse a superare le attuali difficoltà, interne ed esterne, potrebbe ottenere risultati importanti nella medicina digitalizzata e nell’automotive elettrico.
Per i lavoratori delle piattaforme è impossibile riconoscere un tradizionale datore di lavoro. È però possibile individuare chi trae valore dal loro utilizzo e determinare gli obblighi sociali che ne derivano, senza scaricare i costi sulla collettività.
Vari paesi hanno esteso i loro sistemi di protezione sociale durante e dopo la pandemia. Un’analisi svolta da Inapp mostra verso quali nuovi modelli si muovono, per meglio rispondere alle trasformazioni nella organizzazione della produzione e del lavoro.
Qual è la situazione delle aziende che ricorrono alla mediazione delle piattaforme digitali per vendere i loro beni e servizi? Un’indagine Inapp nei settori turismo, ristorazione e trasporti restituisce un quadro preciso, facendo emergere alcuni rischi.
I percorsi di attivazione al lavoro previsti con il programma Gol riguarderanno anche gli “occupabili” del Rdc, persone spesso lontane dal mercato del lavoro. Si potrebbero avere gli stessi problemi che hanno portato al fallimento del Work Programme.
Il Reddito di cittadinanza non ha migliorato solo le condizioni economiche del lavoro dei beneficiari. Ha avuto effetti anche sul loro benessere fisico e psicologico, oltre che sulle prospettive future. Lo dicono i dati dell’Indagine Inapp Plus 2021.
Negli anni Trenta la città di Marienthal fu teatro di una ricerca pionieristica sugli effetti della disoccupazione. Torna ora d’attualità con la sperimentazione di una garanzia di lavoro dai risultati incoraggianti. Una lezione utile anche per l’Italia.
Con un sistema di ammortizzatori sociali che preveda diverse misure di protezione sociale contro la disoccupazione diminuirebbe la spesa complessiva per il reddito minimo, anche nei casi di cumulabilità. È una strada che altri paesi già percorrono.
Tutti i paesi europei hanno una rete finale di sicurezza sociale. Ma si affianca a un sistema di ammortizzatori sociali universale, che interviene prima che tutto il nucleo familiare cada in povertà. In Italia, invece, c’è solo il reddito di cittadinanza.