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Autore: Paolo Rizzo

Lavora per la Commissione Europea presso la Direzione Generale per l'Occupazione, gli Affari Sociali e l'Inclusione. Laureato in “MSc Economics” presso la Tilburg University e in “MSc General Management” presso la LUISS. Ha studiato anche in Austria presso la Wirtschaftsuniversität e in Spagna all'università DEUSTO. Precedentemente ha lavorato nelle favelas argentine per conto di Caritas Italia e in Perù per una ONG locale. Scrive regolarmente di economia per stampa specializzata argentina.

Il circolo vizioso che minaccia il Brasile

Nel 2024 la moneta del Brasile ha perso un quinto del proprio valore contro il dollaro. I prezzi salgono, aumenta il rapporto debito-Pil e il governo non interviene sulla spesa pubblica. Mentre sembra a rischio l’indipendenza della banca centrale.

L’Argentina di Milei: bilancio di dieci mesi di presidenza

Con la presidenza Milei, l’Argentina ha intrapreso un faticoso percorso di stabilizzazione economica. Il rallentamento dell’inflazione e la sostanziale tenuta dell’attività economica sono segnali incoraggianti, ma rimangono le fragilità strutturali.

La crisi argentina e le ricette di Milei

Il neopresidente ha ereditato un’economia in stagnazione, poco aperta al commercio internazionale, indebitata e senza accesso al credito. Il suo primo obiettivo è evitare l’iperinflazione, attraverso misure drastiche. Poi serviranno riforme strutturali.

Argentina, la crisi continua

Ai cronici problemi economici dell’Argentina si è aggiunta la siccità. Svalutazione del peso, monetizzazione del deficit fiscale, debito elevato, impotenza della banca centrale e irresponsabilità politica portano il paese a un passo dall’iperinflazione.

Per Lula amicizie di convenienza con Russia e Cina

La politica estera di Lula suscita molte critiche in Occidente per la vicinanza a Cina e Russia. Ma sono le convenienze economiche a spiegare il nuovo corso: il Brasile è il principale produttore di soia e il primo importatore dei fertilizzanti russi.

Perché non decolla il triangolo del litio

La metà delle risorse mondiali di litio si trova in un’area dell’altopiano andino tra Argentina, Bolivia e Cile. Ma i tre paesi producono solo un terzo dell’offerta. A ostacolare lo sviluppo dell’industria sono norme, tecnologie e problemi macroeconomici.

Paradossi peruviani: politica in crisi, ma economia stabile

Il Perù è alle prese da tempo con una grave crisi politica, tanto che dal 2016 si sono succeduti sei presidenti. Il paese è però riuscito a mantenere la stabilità macroeconomica, grazie soprattutto alla solidità delle istituzioni economiche e finanziarie.

Argentina sempre sul ciglio del baratro

L’accordo con il Fmi per la ristrutturazione del debito è una buona notizia per l’Argentina, che però difficilmente riuscirà a mantenere gli impegni presi. Pesano la cronicità dei problemi, le resistenze politiche e anche il contesto internazionale.

Argentina all’ennesima ristrutturazione del debito

Buenos Aires annuncia un accordo per la ristrutturazione del debito. Non era scontato, vista la storia creditizia e le gravi difficoltà economiche del paese. È una boccata d’ossigeno per il governo. Che ora però è chiamato a risolvere problemi endemici.

Torna l’inflazione?

Già provate dal lockdown, difficilmente le imprese potranno assumersi i costi aggiuntivi necessari alla riapertura e li riverseranno sui consumatori. E anche l’aumento dell’offerta monetaria potrebbe tradursi in un incremento dei prezzi. Per l’Italia potrebbe non essere un male.

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