Finora domanda e prezzi di gas hanno seguito un andamento stagionale. Ma ai prezzi attuali c’è il rischio che gli operatori non provvedano agli stoccaggi durante l’estate. Per arrivare preparati al prossimo inverno si possono adottare varie strategie.
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La legge delega sulle concessioni balneari ha obiettivi condivisibili. Ma come organizzare la gara? Bisogna evitare il contenzioso e fare in modo che un nuovo concessionario non debba pagare due volte il subentro. Una proposta per risolvere la questione.
Con la riforma delle concessioni balneari, il governo cerca di riordinare un settore economicamente rilevante, ma ben poco trasparente. L’obiettivo è arginare le situazioni di rendita, riconoscendo però gli investimenti fatti dagli attuali concessionari.
La decisione di prorogare i poteri di intervento statali in settori strategici appare difficilmente giustificabile. L’area di azione e di monitoraggio andrebbe invece delimitata per emancipare i settori regolamentati da un costoso “occhio” pubblico.
Cambi fissi, deindicizzazione dei salari e riduzione dell’intensità energetica della produzione dovrebbero diminuire l’impatto dei rincari di gas e petrolio. Qualsiasi politica di ristori comporta costi attuali o futuri simili a quelli dell’inflazione.
Il dibattito sui tamponi ha evidenziato la dicotomia tra i farmacisti di farmacia e di parafarmacia, che non è legata alle competenze, ma al luogo di lavoro del professionista. È necessario riprendere il processo di liberalizzazione iniziato nel 2006.
L’idea di proteggere i consumatori da professionisti di scarsa qualità è la ragione che giustifica la regolamentazione di professioni come quella di farmacista. Ma in alcuni casi rivedere le norme porterebbe benefici certi con rischi molto bassi, specie in pandemia.
Il miliardo di multa ad Amazon deciso dalla nostra Agcm è un ulteriore esempio dell’approccio europeo all’antitrust e alla privacy. È un modello efficace che fa leva sul lavoro congiunto delle autorità nazionali.
Ridurre al minimo il ruolo dello stato e lasciar fare al mercato: è il credo dei liberisti. Ma i fallimenti del mercato esistono e lo stato li deve correggere. Per l’Italia il problema non è la “dimensione” dello stato, quanto il modo in cui interviene.