Il secondo mandato di Trump avrà conseguenze sulle politiche del clima a livello internazionale. Molto probabilmente gli Usa usciranno dall’Accordo di Parigi e forse abbandoneranno anche l’Unfccc. L’Europa deve tornare a esercitare un ruolo di leadership.
Categoria: Energia e ambiente Pagina 2 di 59
L’accesso universale alla elettricità entro il 2030 è uno dei Sustainable development goals delle Nazioni Unite. Nonostante i miglioramenti, in Africa è un obiettivo ancora lontano. Bisogna coinvolgere il settore privato, sostenuto da sussidi pubblici.
Cosa deve fare l’Italia per mantenere vitale la sua industria dell’auto? Evitare di sostenere lo status quo con risorse pubbliche e invece incoraggiare le imprese del settore a investire in ricerca e innovazione. Per una trasformazione radicale della mobilità.
Il riscaldamento globale causa fenomeni atmosferici che non possiamo più classificare come calamità. Si tratta invece di cambiamenti strutturali, che ci accompagneranno a lungo. Serve dunque un piano di adattamento. Quello dell’Italia ha molte lacune.
Raggiunto un buon livello di regolazione nella composizione e articolazione degli organi societari, le novità per le società quotate riguardano il grande tema della sostenibilità. Sono norme derivate dai codici di autodisciplina, a fini di prevenzione.
La decarbonizzazione dell’industria europea è uno dei punti centrali del rapporto Draghi. Perché così si abbassa il costo dell’energia. Ma occorre anche dare sostegno ai settori che trainano l’innovazione, dalle tecnologie pulite ai veicoli elettrici.
Le vendite di veicoli elettrici crescono in tutto il mondo, anche in Europa non si registrano crolli drammatici. Rimandare l’entrata in vigore delle norme europee finirebbe per ridurre ancora di più la competitività dell’automotive europeo.
In estate c’è stato un crollo delle vendite di auto elettriche in Europa. Così i costruttori rivedono le strategie decise sulla base delle stringenti normative Ue. Una soluzione per rispettare gli obiettivi di decarbonizzazione è agire sui carburanti.
Per raggiungere gli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici fissati dalla recente direttiva europea saranno necessari ingenti investimenti pubblici e privati. Indicazioni concrete arrivano da uno studio della Banca d’Italia.
La fine del mercato tutelato dell’energia ha scatenato una gara di chiamate telefoniche indesiderate che promettono contratti mirabolanti. Per il successo della liberalizzazione, servono regole chiare e costruite su misura dell’utente più sprovveduto.