La cabina di regia sulla siccità, che ha coinvolto sette ministeri, è stata molto utile per gestire l’emergenza del 2022, definendo una strategia condivisa. Ma per decidere sulle questioni più spinose c’è bisogno di un soggetto tecnico e di uno politico.
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L’Europa ha varato un pacchetto di riforme dei mercati energetici, in particolare di quello elettrico. Rispetto alle ambizioni iniziali, sembra si tratti di una serie di aggiustamenti più che di una revisione complessiva. Non è detto che sia un male.
La transizione verde oggi non riguarda più solo il cambiamento climatico, ma offre importanti opportunità economiche. Per questo va legata a una politica industriale adeguata. A frenare quella europea sono intervenute incertezze e tensioni geopolitiche.
Per proteggere l’acqua abbiamo le competenze tecniche e le norme. Manca invece una chiara percezione della gravità della questione da parte dei cittadini. La giornata dell’acqua può essere l’occasione per aumentare la consapevolezza, nel nome della pace.
I primi dati del 2024 segnano un calo delle immatricolazioni di auto elettriche a batteria in Europa. Sempre più spazio guadagna invece il mercato dell’usato, per lo più alimentato a benzina e diesel. Come raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione?
Già oggi oltre il 70 per cento delle famiglie compra l’energia elettrica sul mercato libero. Che offre opportunità vantaggiose, ma spesso sconosciute ai consumatori. Un aiuto può arrivare dal Portale offerte, a patto di migliorarlo e potenziarlo.
Il Pnrr destina 2,1 miliardi alla gestione dei rifiuti. Ma serve un intervento chiarificatore che indichi i fabbisogni territoriali a partire dalle indicazioni delle regioni. Vanno sostenute solo le iniziative che hanno una reale prospettiva industriale.
Svolgono ruoli e compiti sempre più cruciali nella gestione dell’acqua. Gli enti di governo d’ambito hanno perciò bisogno di uno status giuridico nuovo, che consenta loro di esercitare le funzioni di indirizzo, regolazione e controllo a cui sono chiamati.
Le comunità energetiche rinnovabili sono cruciali per la decarbonizzazione, decentralizzazione e digitalizzazione del settore energia. Il loro profilo fiscale, però, non è ancora del tutto definito. Una risposta dell’Agenzia delle entrate aiuta a orientarsi.