La Corte di giustizia Ue ha confermato le sanzioni contro Polonia e Ungheria per le violazioni dello Stato di diritto. Per garantire il rispetto dei principi democratici, la Commissione ha puntato sul danneggiare gli interessi economici dei due paesi.
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La crisi energetica di oggi sembra diversa da quelle del passato. A determinarla contribuiscono vari fattori, dalle mire imperiali russe alla transizione energetica cinese. Superarla richiede un sempre maggiore coordinamento, almeno a livello europeo.
Liberare il bilancio della Bce dai titoli pubblici è meno urgente di quanto si pensi. All’inflazione in crescita si può rispondere in altro modo. Le proposte di introdurre un debito europeo sottovalutano il problema della condivisione del rischio.
Nel suo rapporto annuale, Frontex riporta dati “eccellenti” per il 2021. Non mancano però denunce secondo le quali i risultati sono stati ottenuti ignorando violazioni sistematiche dei diritti umani. L’Unione non può consentire ambiguità su questi temi.
Non sarà facile trovare un accordo sulla riforma delle regole di bilancio europee. Si può però agire a livello di stati, per costruire incentivi alla riduzione dello stock del debito, aumentando la titolarità nazionale della disciplina di bilancio.
Una riforma delle regole fiscali europee è auspicabile, perché molto è cambiato dai tempi di Maastricht. Ma solo modificare il parametro del debito dal 60 al 100 per cento non è sufficiente. Il problema potrebbe ripresentarsi in futuro.
Nel suo lungo cancellierato, Merkel ha preso decisioni importanti, che hanno segnato il corso dell’integrazione europea. Progressivamente si sono spostate verso l’interesse dell’Unione. Il risultato di una evoluzione dell’intero sistema politico tedesco?