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Categoria: Banche e finanza Pagina 112 di 116

Destini non incrociati

La durata del mandato del governatore non ha niente a che vedere con la maggiore trasparenza degli investimenti e i più rigorosi controlli societari. Anche se un riassetto della governance delle autorità di vigilanza è utile perché contribuisce a migliorarne l’efficienza. Ma nel sistema delineato dal recente progetto di legge è troppo forte e incisivo lo spazio dell’intervento governativo. Mentre per tutelare davvero il risparmio vanno rafforzati poteri e indipendenza delle autorità di controllo.

Una commissione irresponsabile

Il progetto di legge sulla tutela del risparmio prevede un riordino per funzioni delle autorità di controllo. Una scelta ragionevole che però si arena nelle ipotesi di attuazione. Amplia infatti eccessivamente le competenze del Cicr. Soprattutto crea un nuovo organismo per la vigilanza di stabilità dai molti poteri, ma senza alcuna responsabilità verso risparmiatori. E demanda in sede politica il coordinamento fra autorità, con evidenti pericoli per la loro indipendenza.

Presentazione Eugen White

Presentazione Eugen White

Presentazione Luigi Guiso

Presentazione di Luigi Guiso

Presentazione Marco Pagano

Presentazione Marco Pagano

Tre punti per la tutela del risparmio

Un regime di regolamentazione del risparmio dovrebbe essere coerente con il sistema che si intende controllare. Nel caso italiano sono quindi tre le opzioni di intervento: la revisione del nuovo diritto societario, la divaricazione degl’interessi tra amministratori e proprietari e organi di controllo e l’inasprimento delle sanzioni. Solo lÂ’ultimo, però, è rapidamente attuabile. Non serve invece la definizione di nuovi reati, soprattutto se ricordano troppo le grida manzoniane.

Scheda di partecipazione

Scheda di partecipazione 31 Marzo 2004

Senza compromessi

Dopo la condanna unanime dei comportamenti illeciti che hanno portato ai recenti crac finanziari, già si levano gli allarmi di coloro che temono di sottoporre le aziende a un eccessivo rigore. Opinione pubblica e Parlamento devono resistere a queste pressioni. Altrimenti le nuove autorità per la tutela del risparmio rischiano di vedersi negare i necessari strumenti di controllo e sanzione. Così come è accaduto alla Consob, esautorata di funzioni e poteri fino a farla diventare un “cane che non morde e non abbaia”.

Uso improprio del diritto penale

Le norme a tutela del risparmio sembrano dettate dall’improvvisazione mentre il diritto penale dell’economia è un campo che esige una attenta razionalità nelle scelte e un bilanciamento accorto tra ragionevolezza dei vincoli ed efficienza. La doppia penalizzazione, amministrativa e penale, contraddice il principio di specialità. Mentre il reato di nocumento del risparmio vivrà solo nella teoria perché richiede eventi enormi e difficili da imputare. E la responsabilità penale per un “evento non voluto” è del tutto estranea al nostro ordinamento.

Programma 31 marzo 2004

Programma iniziativa 31 Marzo 2004

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