Riducendo l’Irap si abbatterebbe il costo del lavoro senza incidere sui salari, intervenendo sull’Irpef si otterrebbe l’esito opposto. Una proposta alternativa per ridurre veramente il cuneo fiscale, a partire dai redditi più bassi. E incentivare l’emersione del lavoro nero.
Categoria: Fisco Pagina 42 di 83
Con la delega fiscale appena approvata dal parlamento, l’architettura del sistema tributario non cambia molto, ma si tratta comunque di un insieme di passi avanti significativi e migliorativi, nel merito e nel metodo del rapporto tra Stato e contribuente. Sempre che sia attuato.
La nostra imposta sul reddito ha un gravissimo difetto, dovuto alla previsione di detrazioni di imposta decrescenti. Una vera riforma non può quindi che porsi l’obiettivo di eliminarle, oltre che di rimodulare le aliquote. Ecco come farlo pur in presenza di vincoli di bilancio stringenti.
Uno degli ultimi disegni di legge approvati dal Governo Letta prevede una serie di sconti sull’assicurazione auto in cambio di alcuni obblighi per assicurato. Certo, i premi Rc-auto italiani sono tra i più alti d’Europa. Ma la soluzione per ridurli è favorire un mercato più concorrenziale.
Il fisco italiano è iniquo e penalizzante verso lavoro e imprese. L’effetto delle detrazioni fa sì che le aliquote marginali effettive siano solo due. Una proposta per una riforma che incentivi la partecipazione alla forza lavoro.
Positiva la riforma del catasto appena approvata, benché si prevedano cinque anni per il suo completamento. I comuni farebbero meglio ad accelerarne l’applicazione anziché spremere i contribuenti in base alle vecchie regole. Il caso di Roma e la valanga di ricorsi che renderà deludente il gettito.
Gli studenti fuori sede hanno diritto a una agevolazione fiscale sull’affitto regolarmente pagato. Ma il confronto tra il numero di contribuenti che ha usufruito della detrazione e quello di chi frequenta l’università in una città diversa dal luogo di residenza rivela una forte evasione fiscale.
Banca d’Italia stima che gli italiani detengano illegittimamente all’estero capitali per circa 200 miliardi. Altri paesi prevedono procedure per dichiarare i redditi sottratti. Con una “confessione” spontanea e la rinuncia all’anonimato non sarebbe un condono.
Le ludopatie continuano a diffondersi. Ma l’Italia non usa l’arma del fisco per frenare il gioco d’azzardo. Le tasse sono alte sul Superenalotto e quasi irrilevanti sul poker on line. Eppure si tratta di un ricco tavolo, da cui si potrebbero ricavare risorse per le casse dello Stato.
La Legge di stabilità 2014 contiene varie clausole di salvaguardia per garantire gli obiettivi di finanza pubblica del Governo. Una riguarda le detrazioni fiscali: senza un riordino scatteranno i tagli lineari. Ma il gettito sarà inferiore a quanto previsto e saranno penalizzati i redditi più bassi.