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Categoria: Investimenti e innovazione Pagina 1 di 35

Anche in Italia sbocciano data center

I data center necessari allo sviluppo e al funzionamento dell’intelligenza artificiale consumano grandi quantità di elettricità e acqua: una sfida per la decarbonizzazione. Per l’Italia possono essere un’opportunità, se la concentrazione non è eccessiva.

Niente baratti sul Dma*

Il Dma nasce come strumento per aumentare la contendibilità dei mercati digitali nel mercato interno. Mentre la Commissione è alle prese con la sua piena attuazione, gli Usa premono per alleviarne l’impatto. Ma non può diventare un’arma negoziale.

L’innovazione è sempre più una cosa da grandi

Le transizioni verde e digitale mettono ancor più in primo piano l’innovazione come cuore della competitività europea. L’Italia ha una specializzazione nelle tecnologie green, diffuse anche nel Mezzogiorno. Come favorire lo sviluppo territoriale inclusivo.

Ultimo tratto di strada per il Pnrr

Con una comunicazione la Commissione fa il punto sullo stato di attuazione del NGEU e dà indicazioni per l’effettiva chiusura entro il 2026. Senza alcun rinvio o estensione, perché fin dall’inizio è stato concepito come strumento eccezionale e temporaneo.

Con l’IA in azienda nasce una nuova figura di lavoratore*

La transizione digitale richiede un nuovo patto sociale, in cui le persone possano esercitare responsabilità, creatività e autonomia. Con l’affermarsi del “lavoro personale” servono forme contrattuali capaci di dare tutele e ridurre le disuguaglianze.

Quella certezza che manca nella Savings and Investments Union

La Savings and Investments Union contiene indicazioni generiche sulla regolamentazione del post-trading. Si elude la questione centrale: rimuovere gli ostacoli alla certezza giuridica delle operazioni transfrontaliere di compensazione e regolamento.

Se l’IA impara a essere creativa*

I progressi dell’IA chiamano in causa la relazione tra una caratteristica prettamente umana come la creatività e la capacità delle macchine di replicarla. Di fronte a un vero e proprio cambiamento epistemico, non dobbiamo fermare il progresso, ma regolarlo.

Attuazione del Pnrr: regioni ostacolo o protagoniste?*

Le regioni italiane svolgono un ruolo strategico nell’attuazione del Pnrr. Ma alla fine del primo trimestre 2025 il bilancio per la parte di loro competenza è negativo. E la sanità è il settore che più ne paga il prezzo, con i ritardi più gravi.

Se la Corte dei conti europea bacchetta i Pnrr*

I rilievi della Corte dei conti europea sull’attuazione del Rrf danno indicazioni su come dovranno essere strutturati i programmi di investimenti per la coesione successivi al 2027. La questione ruota attorno al livello al quale avviene la valutazione.

La nuova revisione del Pnrr. E non sarà l’ultima

Siamo arrivati alla quinta revisione del Pnrr e già se ne preannuncia un’altra per l’autunno. Riguarderà misure cruciali, come “Transizione 5.0” e gli interventi nei settori del turismo, lavoro e inclusione sociale. Sarà dunque una rimodulazione decisiva.

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