Nei tempi brevissimi del Pnrr non è possibile perseguire una riforma del processo tributario ispirata alla professionalità del corpo giudicante. Perché non ci sono giudici con una formazione adeguata. Meglio introdurre un sistema di verifica continua.
Categoria: Argomenti Pagina 203 di 1094
- Banche e finanza
- Concorrenza e mercati
- Conti Pubblici
- Disuguaglianze
- Energia e ambiente
- Famiglia
- Fisco
- Gender gap
- Giustizia
- Immigrazione
- Imprese
- Informazione
- Infrastrutture e trasporti
- Internazionale
- Investimenti e innovazione
- Lavoro
- Mezzogiorno
- Moneta e inflazione
- Pensioni
- Povertà
- Sanità
- Scuola, università e ricerca
- Società e cultura
- Stato e istituzioni
- Turismo
- Unione europea
Per la ripresa non bastano gli investimenti nelle infrastrutture, servono riforme per la modernizzazione del nostro paese. Su questa base il Pnrr disegna strategie chiare, con una concreta definizione di indirizzi e di tempi di attuazione delle opere.
Il Pnrr affronta la questione della mobilità sostenibile all’interno delle missioni dedicate alla transizione ecologica e alle infrastrutture. Lo fa senza un criterio chiaro sulle scelte di destinazione dei fondi. E con un approccio troppo centralizzato.
Sono varie le posizioni e le proposte sulla “riforma del capitalismo”. Da una parte l’idea di coinvolgere tutti gli attori nelle decisioni produttive, anche per creare buoni posti di lavoro. Dall’altra, si punta a privilegiare politiche pro-mercato.
Nelle elezioni amministrative del Regno Unito ha vinto chi già governava: in Inghilterra i tory, in Scozia i nazionalisti, in Galles i laburisti. Il successo della campagna vaccinale ha premiato il premier Johnson, mentre la sinistra è sempre più divisa.
Il Piano di ripresa e resilienza proroga i superbonus del 110%. Il costo per il bilancio dello stato non è indifferente e dunque occorre destinare le risorse a progetti che possano garantire risultati per la collettività. A partire dalle case popolari sfitte.
Ad aprile, il mercato del lavoro americano è cresciuto meno del previsto. Eppure, sempre più imprenditori lamentano mancanza di personale disposto a lavorare. Questa apparente contraddizione si spiega con le difficoltà di aggiustamento dell’economia.
La gara non è tutto. Il punto di partenza è definire gli obiettivi da conseguire e poi trovare gli assetti regolatori e la procedura competitiva che contribuiscano a raggiungerli. E agli operatori vanno riconosciuti incentivi coerenti e stabili.
Tra le misure annunciate dal governo Draghi a sostegno dei giovani, c’è anche una nuova garanzia per l’acquisto della prima casa. Un’analisi su precedenti iniziative di questo tipo dimostra tuttavia che la generazione dei Millennial ha altre preoccupazioni.
La Rai opera sul mercato col peso di un dilemma: come essere strumento democratico di pluralismo informativo e società per azioni improntata al conseguimento di utili? La risposta potrebbe essere nella riformulazione della governance.