L’Iva è una delle imposte più evase. Anche quella su forniture alla pubblica amministrazione. Se l’ente pubblico versasse direttamente l’imposta allo Stato, invece di liquidarla al fornitore assieme al valore della fornitura, si potrebbe recuperare un gettito non indifferente.
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Perché in tutta Europa si affermano i partiti populisti? Basta guardare al profilo per età del voto populista, giovane al Sud e vecchio al Nord. E la soluzione passa allora per politiche europee che sappiano affrontare davvero il problema della disoccupazione giovanile nei paesi più periferici.
Il collante dei partiti euroscettici è il riferimento a un’Europa “tedesca”. Come mostrerebbe il surplus commerciale della Germania nei confronti dei partner dell’area euro. Ma l’avanzo commerciale tedesco è alto solo verso alcuni paesi, come Francia e Austria.
Le istituzioni europee sono sempre più incomprensibili. Qualcuno sa perché il “Semestre europeo” dura tutto l’anno? O cosa sono two-pack e six-pack? Occorre fare qualcosa per semplificare l’Europa. Richiesta minima: un Testo unico che raccolga le regole sulla finanza pubblica.
L’ultimo libro di Bini Smaghi contiene molte verità su Europa ed euro. E qualche discutibile tesi. La principale riguarda gli obiettivi assegnati alla politica monetaria, volti soltanto a mantenere un obiettivo d’inflazione senza considerare la situazione economica più generale.
L’Unione bancaria ha aspetti senz’altro positivi. Ma introduce anche rigidità nella valutazione dello stato di salute delle banche e nel meccanismo di risoluzione delle crisi. Il problema è il mancato riconoscimento che moneta, banche e sovranità fiscale sono dipendenti gli uni dagli altri.
Contrastare la corruzione significa analizzarne cause, costi ed effetti sulle istituzioni. È l’approccio seguito da “Curruption – Economic Analysis and International Law”. Gli autori sono Marco Arnone, scomparso nel 2012, e Leonardo Borlini. Pubblichiamo la postfazione al libro.
Un giro d’affari da oltre 25 miliardi e margini di crescita impressionanti: l’app economy può costituire un’occasione di rilancio per l’Europa. Anche l’Italia potrà dire la sua, a patto che aumentino gli investimenti e le start-up. Altrimenti sarà un affare solo per gli altri.
Nella nuova geografia dell’economia globale cambiano anche le grandi direttrici degli investimenti all’estero, storicamente dominate dai paesi avanzati. Oggi, quelli dei paesi emergenti sono il 39 per cento del totale. Dati per analizzare le strategie delle multinazionali cinesi e indiane.
La tesi di chi sostiene un’uscita dell’Italia dall’euro è che in questo modo le aziende italiane potrebbero esportare di più grazie a una svalutazione della nuova lira. Ma è un’analisi che guarda al mondo di oggi con strumenti analitici del secolo scorso.