L’ingresso del magnate indonesiano rappresenta un punto di svolta per il nostro campionato ancora legato a vecchie logiche di proprietà . Perché, come nell’ economia, non è semplice coniugare competitività e contenimento dei costi. L’esempio inglese è di aiuto, ma non è semplice da seguire.
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Una montagna di crediti deteriorati pesa sui bilanci delle banche ed è uno degli ostacoli principali alla ripresa della concessione di prestiti alle imprese. Per uscire dal circolo vizioso, i grandi istituti potrebbe costituire una società cui trasferire la gestione delle posizioni in sofferenza.
Dopo una serie di aumenti iniziata in primavera, la fiducia delle famiglie e delle imprese italiane è di nuovo in calo. È un campanello d’allarme da considerare con attenzione perché potrebbe minare una ripresa ancora fragile. Fibrillazioni politiche e la necessità di un Governo in grado di agire.
Tramontata la speranza di un compromesso alto sulla legge elettorale, restano aperti quattro scenari. Quello oggi preferibile prevede il ritorno al Mattarellum. Perché con i collegi uninominali, migliorerebbe anche la selezione della classe politica. Ma serve un colpo di mano in Parlamento.
Dal Consiglio europeo di fine ottobre sono arrivate affermazioni piuttosto vaghe su immigrazione e asilo. Per trasformarle in misure efficaci, è necessario separare i due problemi ed equilibrare gli sforzi degli Stati membri nell’accoglienza dei profughi. Il rischio di obiettivi di pura facciata.
Nonostante la liquidità fornita al settore bancario con le aste a lungo termine della Bce, nell’area euro il credito al settore privato continua a contrarsi. Da ripensare gli strumenti della politica monetaria. Eliminando gli incentivi delle banche a investire in titoli di Stato.
La Bce ha presentato la cosiddetta “valutazione approfondita”, un insieme di esercizi di vigilanza rivolti a centotrenta grandi banche europee, destinati a concludersi entro un anno. Quali sono le ambizioni e i timori che li accompagnano? E le banche italiane hanno più da perdere o da guadagnare?
Non è semplice orientarsi nel settore senza pace delle imposte sulla casa. Anche il disegno di Legge di stabilità contiene novità importanti sul tema, sia per le tasche dei contribuenti sia per i bilanci dei comuni. Ecco chi ci guadagna e chi ci perde tra famiglie, imprese, prime e seconde case.
La Banca centrale europea ha fatto capire in questi giorni che Unione bancaria europea non vuol dire bail-in e men che meno bail-out europeo. Alcune banche sono destinate a fallire e saranno i governi nazionali a doversi far carico di eventuali salvataggi. La Bce non avrà riguardo verso nessuno (banca o paese) quando dovrà esaminare i bilanci delle principali 130 banche europee, tra cui il Monte dei Paschi, Banca Carige e il Credito Valtellinese.
Dal 2008 al 2012 in Italia sono state chiuse oltre 1.500 filiali bancarie. Per le grandi banche la stretta è stata soprattutto sulla rete degli sportelli nel Mezzogiorno, dove invece sono cresciute i piccoli istituti. La relazione tra numero di dipendenti per sportello e finanziamento alle Pmi.