Chiunque sia “sovraindebitato” ha ora di fronte a sé due opzioni: offrire il proprio intero patrimonio per la liquidazione, oppure proporre un accordo per il pagamento anche parziale dei debiti. Si tratta di una svolta i cui effetti sull’economia e sulla società potrebbero essere molto rilevanti.
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Muoversi sulle strade produce dei costi per la collettività. Pedaggi e tasse sui carburanti bastano per coprirli? Uno studio mostra che si paga troppo poco nelle aree dense e, almeno per le automobili, troppo nelle aree esterne. E i motocicli sono i mezzi con il più basso grado di copertura.
Come migliorare la qualità del processo legislativo e del sistema politico e informativo italiani? Si potrebbe partire dalla certificazione dei programmi elettorali dei partiti e dall’istituzione di un Consiglio di consiglieri economici del premier. Utile anche uno statistitco nelle redazioni.
Diversi i provvedimenti presi dal Governo Monti per favorire l’attività d’impresa, spesso condivisibili. Tuttavia, riflettono l’approccio del ministero dello Sviluppo economico, più vicino a una visione interventista della politica industriale
Il segretario del Pd ha lanciato l’idea di introdurre una patrimoniale sulle grandi ricchezze immobiliari per alleggerire l’Imu sulle famiglie meno abbienti. Si applicherebbe agli individui o alle famiglie? Per valori catastali o di mercato dell’immobile? Ecco alcuni calcoli per le diverse ipotesi.
Il Governo vanta il “nuovo apprendistato” come la migliore modalità per le imprese di investire sui giovani, anche grazie agli incentivi predisposti. Che in realtà devono ancora essere definiti, difficilmente funzioneranno e non bastano a risolvere i problemi.
Pdl e Lega propongono di costituire una macro-regione del Nord, che dovrebbe finanziarsi trattenendo il 75 per cento del gettito dei tributi erariali localmente pagati. È un’ipotesi finanziariamente sostenibile? E con quali conseguenze per il principio di solidarietà rispetto alle altre aree del paese?
Sulle infrastrutture, il vero difetto della politica del Governo Monti è non aver segnato una significativa discontinuità rispetto all’approccio degli esecuti precedenti. Nei trasporti pesa la vicenda dell’Autorità. Molti rischi nella ricentralizzazione delle risorse per il trasporto locale.
Il rinnovato accordo tra Pdl e Lega prevede il pieno appoggio del partito di Berlusconi alla proposta Maroni di trattenere nella futura grande Regione del Nord il 75 per cento del gettito di tutti i tributi erariali localmente pagati. Impegni e idee che abbiamo già sentito in precedenti campagne elettorali. E impossibili da accettare da un Parlamento nazionale.