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La crescita tra congiuntura e riforme strutturali

Il piano per la crescita approvato dal Consiglio dei ministri elenca una lunga serie di argomenti, per lo più condivisibili. Non bisogna però aspettarsi risultati immediati, perché la ripresa dipende dalla congiuntura internazionale, che per il momento non dà segni di miglioramento. E un governo in carica per ancora pochi mesi, non può che limitarsi a indicare alcune priorità. Ecco quali riforme strutturali potrebbero rimuovere i vincoli che fanno dell’Italia un ambiente poco attrattivo per gli investitori di qualsiasi nazionalità.

La riforma “usa e getta”

I partiti sembrano aver trovato l’accordo sulla nuova legge elettorale. La proposta accontenta un po’ tutti proprio perché è una riforma “usa e getta”, figlia della debolezza dei suoi firmatari. Rischia però di consegnarci un parlamento troppo frammentato per dar vita a qualsiasi coalizione, avvicinandoci così alla Grecia. Mentre invece dovremmo guardare alla Francia e al suo sistema maggioritario a doppio turno. Meglio prefigurare una fase costituente, per arrivare a una legge elettorale agganciata a una riforma istituzionale in grado di superare il bicameralismo perfetto.

Ecco il nuovo Isee

È in dirittura d’arrivo il Dpcm che rivede l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente. Il governo conta di far partire la riforma nel 2013. La riforma dovrebbe toccare gli aspetti più problematici dello strumento. Previste nuove modalità di calcolo, che dovrebbero migliorarne la capacità selettiva. Il nuovo Isee sarà differenziato a seconda della tipologia di prestazioni, per renderne più flessibile l’applicazione. Potenziato il sistema dei controlli.

Un esperimento contro l’evasione

È possibile valutare rigorosamente se un nuovo intervento di politica pubblica può essere efficace? Negli ultimi decenni il ruolo della ricerca sperimentale nella scienza politica è cresciuto: verificare sul campo, attraverso esperimenti controllati, l’efficacia di diversi tipi di intervento può fornire qualche argomento laddove il confronto rischia spesso di essere ideologico. Come dimostrano gli esempi delle lotterie anti-evasione in alcuni paesi asiatici. O in Gran Bretagna il test sull’invio di un messaggio personalizzato a chi non ha pagato una multa.

Se l’educazione dei nipoti dipende dai nonni

In Italia viviamo sempre più a lungo. È una buona notizia. Ma significa che gli anziani controllano una parte sempre maggiore della ricchezza e la trasmettono sempre più tardi alle generazioni successive. Tutto ciò ha riflessi anche sugli investimenti in capitale umano. Un tempo bastava la laurea per assicurarsi un lavoro remunerativo, oggi è necessario un percorso di studi più lungo e complesso. E per finanziare l’educazione dei figli, sempre più i genitori dovranno rivolgersi ai nonni. Che potrebbero non comprenderne la necessità.

Oltre le sanatorie

Il governo Monti ha il merito di aver fatto scomparire il tema dell’immigrazione dall’agenda politica e ha così contribuito alla normalizzazione della presenza degli immigrati in Italia. Anche il varo della ennesima sanatoria sembra non aver suscitato troppi contrasti. L’obiettivo è ancora una volta quello di far emergere uno zoccolo di lavoro sommerso, che distorce l’economia, produce concorrenza sleale ed evade gli obblighi fiscali e contributivi. Tuttavia, esistono alternative possibili alle regolarizzazioni di massa, che sono sempre una sconfessione della legalità.

Il mutuo? si stima con Google

Attraverso l’attività di ricerca dei suoi utenti, Google raccoglie una enorme mole di informazioni. Per alcuni si tratta di un attentato alla privacy dei cittadini, ma questi dati costituiscono anche un’importante fonte di informazioni che può trovare le più disparate applicazioni, compreso l’ambito finanziario. Per esempio, in Italia permette di stimare l’evoluzione della domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni. E per i prossimi mesi è previsto un ulteriore rallentamento del mercato.

Ma l’Onu non parla di pianificazione familiare

Tra i temi in discussione all’Earth Summit Rio +20, promosso dall’Onu, figurava anche la salute riproduttiva e la pianificazione familiare, ma nel documento finale non compare alcun riferimento esplicito alla contraccezione come strumento per tutelare la salute riproduttiva. Vaticano e paesi islamici sembrano concordare su questo punto. Tuttavia, pianificazione familiare e infezioni sessualmente trasmissibili restano problemi aperti, sia a livello globale che nazionale.

La geopolitica olimpica

I giochi olimpici sono più di una semplice aggregazione di competizioni sportive in diverse discipline concentrate in due settimane. E il medagliere riesce a dire qualcosa sulle tendenze geopolitiche del prossimo futuro. A partire dal crollo del blocco sovietico alla rinascita del dragone. Francia e Italia si difendono, mentre la Gran Bretagna si è avvantaggiata in questa edizione del fattore casa. Tra i Brics si nota l’inconsistenza dell’India. Il binomio cino-americano sembra destinato a primeggiare. È ancora presto per parlare di epoca multipolare?

I dolori del calcio italiano

Secondo uno studio di Deloitte, il calcio internazionale non sembra risentire particolarmente della crisi economica. Si tratta di un’industria che produce 4,4 miliardi di euro l’anno, con ricavi in crescita. Si conferma lo strapotere di Spagna, Inghilterra e Germania, mentre le squadre italiane appaiono in declino. Perché si affidano a una concezione del calcio padronale e antiquata. Tanto che i loro ricavi derivano principalmente dalla vendita dei diritti tv, mentre per lo più snobbano gli accordi commerciali. La questione dello stadio di proprietà.

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