Partecipazione civica e snellimento burocratico: insieme potrebbero sanare la distanza che si crea tra decisori e collettività quando si tratta di prendere decisioni in campo ambientale, soprattutto su rifiuti ed energia, evitando tensioni e inefficienze.
Categoria: Società e cultura Pagina 5 di 32
I dati di Twitter permettono di ricostruire la rete dei parlamentari per identificare i leader e le loro comunità. Ecco il network della XIX legislatura: il M5s è il gruppo più chiuso verso l’esterno e il Pd il partito più coeso.
Studiare in una lingua straniera è sempre più comune, soprattutto all’università. Ma ha un costo significativo in termini di voti, come dimostra uno studio. Le politiche educative dovrebbero tenerne conto, almeno quando si tratta di borse di studio.
I fenomeni di odio sono in allarmante crescita in Italia. E rischiano di minare la coesione sociale, la solidarietà e la fiducia. Uno strumento per contrastarli è la partecipazione ad attività culturali. Lo dimostrano i risultati di uno studio.
Le piattaforme a rete stanno cambiando le economie, i processi politici e sociali e, dunque, le nostre vite. L’analisi della dinamica del loro valore economico e finanziario è però scarna. Una ricerca ci aiuta a capirne meglio l’andamento.
Uno dei dilemmi della democrazia è quanto il processo elettorale possa distorcere la rappresentatività del Parlamento. Questo problema è solitamente più vero quanto più la legge elettorale è di tipo maggioritario. In Italia, un terzo dei seggi viene assegnato in questo modo. Quanto è quindi davvero rappresentativo il Parlamento italiano?
Sempre più diffusa, la ludopatia è difficile da rilevare, soprattutto tra gli adolescenti, che tendono a nascondere il gioco. Perché e in quali circostanze lo fanno è una domanda cruciale per contrastare in modo efficace l’azzardo patologico.
Durante la prima fase della pandemia, il piano di aiuti alimentari a chi era stato particolarmente colpito dalla chiusura delle attività ha migliorato anche il rispetto del lockdown. Per far rispettare le regole non sempre serve l’uso di misure repressive
La destinazione dei beni immobiliari confiscati coniuga obiettivi di deterrenza, riparazione del danno e rigenerazione urbana. La sua efficacia è però frenata da lentezze procedurali e dall’assenza di valutazioni sul loro utilizzo in diversi contesti socioeconomici.