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Categoria: Il Punto Pagina 113 di 148

Il Punto

La redazione de lavoce.info, rattristata dalla scomparsa di Luigi Spaventa -fin dall’inizio collaboratore di questo sito– si stringe attorno alla famiglia dell’amico e collega.

Questa è lavoce.info ridisegnata e aggiornata tecnicamente con funzionalità nuove e più user friendly. Il sito ha compiuto dieci anni il 4 luglio scorso e in quell’occasione avevamo promesso il rinnovamento che vedete. Speriamo che vi piaccia. Segnalateci eventuali problemi (graditi anche suggerimenti su ritocchi) a info@lavoce.info Abbiamo atteso questo momento per chiedervi, come di consueto sul finire dell’anno e all’inizio dell’anno nuovo, di contribuire a finanziare un’impresa che ha le donazioni dei lettori come risorsa indispensabile.

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La redazione de lavoce.info, rattristata dalla scomparsa di Luigi Spaventa -fin dall’inizio collaboratore di questo sito– si stringe attorno alla famiglia dell’amico e collega.

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Poiché il sito è migrato -con problemi complessi- su una nuova piattaforma tecnologica, in queste pagine non troverete, per qualche tempo, tutto quanto abbiamo pubblicato ma soltanto gli articoli dal 5 luglio 2012 a oggi. Potete comunque accedere all’archivio dei dieci anni dal tasto lavoce 1.0 in alto sulla pagina. Questo imponente materiale nei prossimi mesi verrà gradualmente messo a disposizione dei lettori attraverso una nuova modalità.
Ciò che non cambia è l’impegno della redazione e dei collaboratori nell’intervenire nel dibattito pubblico sui grandi temi economici e sociali con analisi indipendenti e documentate di fatti, dati e notizie. Denunciando il massacro della Legge finanziaria operato dal Parlamento con un Governo gravemente compiacente.
Torneremo a votare con il “porcellum”, in barba alla necessità di migliorare la qualità dei politici con liste non decise dai vertici di partito. Cecano di porvi rimedio le primarie e le parlamentarie. I due sistemi del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle hanno pregi, difetti e limiti. Eppure sono un tentativo di selezione dei candidati. Nulla di ciò, purtroppo (per tutto il paese), nel centrodestra dove il capo fa, disfa e rifà.
Con la crisi economica aumentano i crimini. Non gli atti di violenza ma le attività che hanno come obiettivo il denaro, a partire dai furti. Paradosso: nelle regioni con forte presenza di criminalità organizzata il fenomeno è meno evidente. Le cosche difendono il loro monopolio dell’illegalità.
Una differenza tra la Depressione del ’29 e la Grande crisi di questi anni? Come mostra il grafico che pubblichiamo, i  super-ricchi negli Stati Uniti (0,1 per cento più ricco della popolazione) nel primo caso videro i loro redditi intaccati in modo permanente, ai giorni nostri invece risalgono la china in brevissimo tempo. E i divari sono aumentati perché le tasse sui ricchi sono calate. Niente d’inevitabile dunque.
Qualche giorno fa abbiamo espresso fondate preoccupazioni sull’architettura dell’operazione di cessione del 4,5 per cento di Assicurazioni Generali da Banca d’Italia al Fondo strategico italiano, controllato dalla Cassa depositi e prestiti. Ora il Governatore Visco ha chiarito che il pacchetto andrà gradualmente sul mercato. Bene. Salvo qualche dubbio che rimane sulle vere intenzioni del Tesoro e di Cdp.
Un augurio di buone feste e felice 2013 a tutti i lettori. Chi passerà sicuramente delle ottime vacanze saranno i calciatori della serie A, chiusa per ferie proprio mentre gli italiani avrebbero più tempo libero per seguirli. Meglio la serie B, che scende in campo regolarmente.

Il Punto

Nell’incertezza sulle scelte del presidente del Consiglio, la legge di stabilità cambia ogni giorno. Speriamo di poter presto commentare il quadro definitivo.
Stretta tra il rispetto dei risultati del referendum sull’acqua e la necessità delle imprese del settore di coprire il costo dei finanziamenti, l’Autorità per l’energia deve stabilire la tariffa idrica per il 2012-2013. Bene che abbia a disposizione i dati aziendali necessari per definirla in modo appropriato. Altrimenti si rischia di bloccare gli investimenti nel sistema.
La riforma Fornero affronta in astratto la riforma dei servizi pubblici per l’impiego che servono per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Non chiarisce infatti come verranno coperti i costi. Esponendo questi strumenti al fallimento.
“Puntuale come un treno svizzero”, si dice. Ed è vero. Per altri aspetti, però, le ferrovie elvetiche -modello riconosciuto in Europa- non si sottraggono alla tendenza generale, sempre più trasporto su gomma. Conviene, allora, investire tanto nello sviluppo delle rotaie?

Il Punto

Per un anno il Paese ha avuto un governo. Raccontiamo cosa ha fatto il Governo Monti mentre rischia di aprirsi una nuova fase di instabilità politica. Per fortuna la campagna elettorale sarà più breve. Bene che ci si confronti sull’eredità di riforme da portare a termine lasciata da questo esecutivo. Mostrare che non ci si fermerà è il modo migliore per rassicurare gli investitori stranieri, preoccupati, come testimonia l’allargamento dello spread, sul dopo-Monti.
Tra i primati negativi dell’Italia accumulati negli anni scorsi, quello delle inadempienze rispetto all’Europa. Vediamo com’è la graduatoria dei membri dell’UE nella poco edificante classifica delle infrazioni della legislazione comunitaria e delle conseguenti condanne. Indietro anche nell’utilizzare i fondi strutturali europei. I ritardi sono legati a filo doppio alle capacità amministrative dei governi locali.
Bene la spending review per contenere la spesa sanitaria, ma non basta. Cittadini e medici devono diventare consapevoli che spesso alcune prestazioni (soprattutto esami) sono uno spreco. In vari paesi sono state varate iniziative educative in questo senso. Parola d’ordine: scegliere con saggezza.
Un articolo di Acocella, Leoni, Pini a e Tronti a commento di “Accordo sulla produttività: istruzioni per l’uso“. Fabio Severino interviene sul tema dei diritti d’autore.

Il Punto

La credibilità è un bene effimero. C’è voluto tempo, il sacrificio degli italiani e l’impegno personale di Mario Monti per ridare credibilità al nostro Paese. Rischiamo ora di perderla con una crisi di governo a poche mesi dalle elezioni. Non possiamo permettercela.
Basta con gli interventi ad hoc sull’indicizzazione delle pensioni per fare cassa per questo o quel problema. Abbiamo da 18 anni un sistema pensionistico contributivo, ma snaturato inserendovi l’indicizzazione ai prezzi. Allora meglio indicizzare al monte salari.
Poco da aspettarci dall’accordo sulla produttività firmato da parti sociali (Cgil esclusa) e Governo. Gli obiettivi sono troppo vasti e generici. Vediamo cosa potrà funzionare e cosa no.
Molti gli esempi di buchi e cattivi servizi delle aziende di trasporto pubblico controllate dagli enti locali. Che però vedono rinnovate le concessioni con consensi trasversali. Perché l’obbligo di gara non c’è più dopo il referendum dell’anno scorso e la sentenza della Consulta.
Con un decreto, il ministro Passera vuole ridurre l’uso di combustibili per la generazione di calore incentivando la coibentazione di edifici, le pompe di calore, i collettori solari termici. Bene, se non fosse che il provvedimento è finanziato da ricarichi sulle bollette del gas. Insomma, una nuova tassa.
Può tornare la crescita in Italia? Risponde sì, e indica come, un libro della serie nata dalla collaborazione tra lavoce.info e il Mulino.

Il Punto

Siamo ancora lontani dalla stabilità finanziaria europea. Le banche più esposte sui mercati finanziari sono anche quelle meno capitalizzate. E il rinvio di Basilea 3 è una pessima notizia per l’afflusso di credito all’economia.
Sistema sanitario
a rischio di sostenibilità, ha avvertito il premier Monti. Vero che si allarga in Italia come altrove la forbice tra la crescita dei prezzi sanitari, quella del prodotto e l’invecchiamento della popolazione.  Ma il livello della spesa per la salute non è fuori controllo. A chi ha voluto parlare allora il presidente del Consiglio?
Nella legge di Stabilità in discussione in Parlamento, novità importanti sul trasporto pubblico locale. Dove prima il centralismo, poi il decentramento hanno dato pessime prove. Ora il potere decisionale torna al Governo. Con fondate perplessità che i cittadini avranno finalmente servizi efficienti e decenti.
Il primo effetto della riforma Fornero è il crollo nell’utilizzo del contratto di lavoro intermittente o “a chiamata”. Bene perché spesso ha mascherato varie forme di “nero”. Ma stanno calando vistosamente anche le assunzioni su tutti i contratti alle dipendenze.
Le fondazioni convertono da privilegiate in ordinarie le loro azioni nella Cassa depositi e prestiti pagando 750 milioni per detenere una quota del 20 per cento. Si profila un grave danno all’erario. Cosa ne pensa la Corte dei conti che aveva inizialmente indicato in non meno di 5 miliardi di euro l’apporto delle fondazioni per la conversione?

Il Punto

Visto che la Grecia ha cominciato a svolgere i “compiti a casa”, l’Eurogruppo le ha fatto alcune concessioni. Importanti, ma tardive e insufficienti. Per il momento scongiurano il rischio di Grexit, l’uscita di Atene dall’euro. Ma per quanto tempo? Ci vorrebbe un taglio del valore nominale dei crediti detenuti da Bce e governi europei.
Bersani rispetto a Renzi ha raccolto maggiori consensi nelle province più povere (e con più basso capitale umano e sociale). Lo dice un’elaborazione dei dati del primo turno delle primarie del centro-sinistra che abbiamo rappresentato in un grafico.  Forse perchè si aspettano che Bersani non taglierà né tasse né spesa pubblica? Uno dei temi forti richiamati dai due contendenti è l’istruzione. Bene. Ma su scuola e università Bersani non riesce a nascondere qualche ambiguità. Che il responsabile Pd del settore, in una lettera al nostro sito, cerca di dissipare.
Al tema dell’energia il Governo Monti ha dato sinora pochissima attenzione. L’occasione per recuperare può essere il prossimo varo della Sen, Strategia energetica nazionale. A patto che non si limiti a provvedimenti di breve periodo. Ecco qualche suggerimento.
Quale programma economico presenterà il Movimento 5 stelle alle prossime elezioni? Non è noto, però possiamo trarre molte indicazioni da quello presentato per le recenti elezioni siciliane. Dal modello quasi autarchico “a chilometro zero” alla sospensione delle cartelle esattoriali per gli agricoltori.
Nuova versione del redditometro dal prossimo gennaio. Mette a confronto redditi e spese ed è un utile strumento di lotta all’evasione. Ma da usare con grande cautela. Perché presuppone che ogni acquisto sia effettuato con il reddito dell’anno. Senza considerare risparmi, accantonamenti, eredità. L’Agenzia delle entrate potrebbe utilizzare meglio le banche dati di cui dispone.
Sono maggiori di quelle dichiarate le sofferenze delle banche italiane. Non le fanno emergere come dovrebbero per motivi fiscali e perché sarebbe evidente la necessità di ricapitalizzazioni sgradite agli azionisti di maggioranza. Così, con troppi crediti indigesti in pancia, aumenta la loro “prudenza” nel prestare denaro alle imprese. Rimane aperta la questione della Cassa depositi prestiti e delle fondazioni.

Il Punto

Le banche centrali negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e Giappone restituiscono al Tesoro il reddito sui titoli di stato del proprio paese che hanno in portafoglio. Sono somme ingenti, perché in tempo di crisi quei portafogli si sono gonfiati a dismisura. Così, fuori dall’Eurozona, una parte di debito è a costo zero. La Bce è stata finora assente da questa logica. Che cosa farà?
Che fine hanno fatto le gare per la costruzione e gestione di infrastrutture pubbliche in partenariato pubblico-privato? Uno studio rivela che solo 25 su cento arrivano alla fase finale della gestione. Molte si arenano a causa del contenzioso su clausole contrattuali e procedure di aggiudicazione. Molte altre perché l’ente coinvolto cambia decisione, spesso dopo un cambio di governo locale.
Rischia di nascere contraddittoria la Sen, Strategia energetica nazionale, il programma in dirittura d’arrivo di obiettivi e interventi di politica energetica fino 2020. Vuole ridurre i costi per consumatori e imprese, uno dei grandi ostacoli alla competitività italiana. Però vari obiettivi sono finanziati con un aumento della bolletta.
Con gli accorpamenti si sono abolite 64 province. E risparmieremo circa 700 milioni di euro. Ma se si eliminassero i comuni con meno di 5 mila abitanti, i tagli di spesa sarebbero quasi quattro volte tanto.
L’Europa si salva se è capace di darsi le istituzioni di una vera federazione, legittimate dal voto popolare. A cominciare da un presidente eletto dai cittadini. In un libro della serie nata dalla collaborazione tra lavoce.info e il Mulino, una visione della crisi europea e della strategia per superarla.

Il Punto

Sarà lungo e complesso il negoziato sul bilancio dell’Unione Europea. Un bilancio federale servirebbe anche per realizzare una vera unione bancaria nell’Eurozona. Dei quattro pilastri su cui deve poggiare ce n’è soltanto uno, la regolazione unitaria. Non ci sono la vigilanza, l’assicurazione dei depositi, un’autorità per la risoluzione delle crisi.
È in palese conflitto d’interessi la vigilanza sulle fondazioni del ministero dell’Economia. Lo dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, la vicenda della conversione delle azioni della Cassa depositi e prestiti. Da 20 anni si aspetta invano la creazione di un’autorità indipendente per il non-profit. Questa sarebbe la soluzione più razionale.
Dopo il deludente accordo sulla produttività, bene interoggarsi su come tagliare il cuneo fiscale. L’Italia è uno dei paesi Ocse con la maggiore differenza tra costo del lavoro e retribuzione netta e questo penalizza la nostra competitività internazionale. Facciamo qualche conto su come si potrebbe tagliare e con quali benefici.
Sono meno di una volta i giovani italiani ma sempre più dei “vecchi” intorno ai 50 anni. Eppure i problemi dei secondi ricevono maggiore attenzione dal mondo politico e sindacale. Sui giovani, molte parole ma pochi fatti. Perché?

Il Punto

Terza puntata della nostra valutazione di un anno di Governo Monti. Alle 14 schede già pubblicate e raccolte nel Dossier se ne aggiungono tre. Sui trasporti, inevitabilmente oggetto di tagli ma senza criteri che ne incentivino l’efficienza, mentre si rimanda l’avvio dell’autorità del settore. Sull’agenda digitale, viva solo sulla carta. Sull’immigrazione, un tema su cui ministri competenti hanno adottato uno stile sobrio in salutare discontinuità rispetto al precedente Governo, senza però varare i provvedimenti importanti di cui si sente la necessità.
Quando la corruzione diventa sistema, coinvolgendo un’intera comunità cittadina che costruisce un muro omertoso contro la legalità: un caso verificatosi in Calabria ne spiega bene i meccanismi. Una storia di 11 milioni di euro finiti nelle tasche di oltre 4 mila falsi braccianti grazie alla complicità di funzionari Inps, politici, sindacalisti, consulenti del lavoro, commercialisti. Mentre i veri braccianti, stranieri, lavoravano in nero.
Fa male alla salute il lavoro precario. Una ricerca documenta e misura quanto l’instabilità lavorativa prolungata danneggia psicologicamente. Più gli uomini delle donne.
Con l’esercito di lavoratori dipendenti che contribuisce per l’80 per cento alle entrate dello Stato pur detenendo solo il 30 per cento della ricchezza nazionale, il sistema fiscale italiano è strutturato in modo fortemente squilibrato. Torna sull’argomento un nuovo libro con un titolo inequivocabile: “Il salasso”

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