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Categoria: Rubriche Pagina 189 di 258

Il Punto

La politica non molla la presa sulle fondazioni bancarie e, per loro tramite, sulle banche. Inciuci locali impediscono così di affrontare i nodi di fondo della crisi e possono anche porre in essere ricatti che valgono a livello nazionale in un momento molto delicato per il paese. Matteo Renzi ha l’occasione di dimostrarsi politico estraneo a questi accordi nei fatti e non solo nelle parole: chieda che si adottino per le fondazioni bancarie, a partire da Fondazione Mps, gli stessi criteri di apertura e trasparenza che lui giustamente pretende per le primarie del suo partito. Con un mandato chiaro: separare la fondazione dalla banca.
Il Pdl ritirerà il proprio appoggio al governo Letta? L’azienda di famiglia Mediaset potrebbe giocare un ruolo chiave in questa decisione. Forte evidenza dimostra che inserzionisti pubblicitari comprano di più quando Berlusconi è nella maggioranza di governo.
La stabilizzazione dei “precaridella Pa avviata dal Governo è tutt’altro che una bella pagina e ancor meno una spinta alla modernizzazione. Più che stabilizzazione, meglio parlare di sanatoria.
Torniamo sulle pensioni d’oro. Il mancato contributo di solidarietà sulle pensioni più elevate è a discapito dei giovani, non dei pensionati, come nelle motivazioni delle decisioni della Consulta.
Dobbiamo aspettarci campionati di calcio meno interessanti? Il financial fair play imposto dalla Uefa per una gestione più prudente dei club ha i suoi pregi e suoi difetti. Vediamo quali.
La redazione si stringe attorno a Roberto Ceredi, cui è improvvisamente mancata la sorella.
Lavoce.info ha compiuto undici anni di vita. Un’altra tappa che non si sarebbe potuta raggiungere senza il contributo finanziario di voi lettori. Per questo vi chiediamo ancora una volta di contribuire con le vostre donazioni . Chi ci ha finanziato con 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente con 200 euro di negli ultimi quattro anni avrà la possibilità di partecipare al nostro convegno annuale a porte chiuse mercoledì 25 settembre all’Università di Pavia.
 

Per una riforma federalista dell’Imu: l’opinione di alcuni assessori al bilancio

In vista di una riforma dell’imposta sulla casa,  pubblichiamo un intervento di alcuni assessori-colleghi di scienza delle finanze.

Il Punto

L’Italia ha bisogno di un Governo che sappia cogliere le occasioni offerte dai timidi segnali di ripresa spezzando il circolo vizioso di stretta creditizia e sofferenze bancarie. Si deve puntare in Europa sul negoziato per la revisione del ruolo dei fondi strutturali, rendendoli fondi per sostenere le riforme strutturali.
Le confessioni di Gabriello Mancini, presidente uscente della fondazione Monte dei Paschi di Siena, documentano il sistema di potere che ruotava (e ruota tuttora) intorno all’intreccio banca-fondazione-politica portando l’istituto di credito sull’orlo della bancarotta. È ancora possibile il risanamento della banca più antica del mondo? Un dossier ricostruisce la vicenda.
Resi pubblici gli importi delle pensioni d’oro, gli italiani continuano a non sapere quanto i beneficiari di tali pensioni hanno effettivamente versato. Serve per capire se sono diritti acquisiti, come sostiene la Consulta, o regali acquisiti. Ci vuole una grande operazione di trasparenza.
Proseguono gli sbarchi sulle coste italiane di persone in cerca di lavoro e di asilo. Molti meno di quelli evocati a suo tempo dal ministro degli Interni Maroni e da quello della Difesa La Russa. E oggi il nuovo ministro degli interni, Alfano, evoca i mercanti della morte.
Un intervento di 3 assessori-colleghi di scienza delle finanze sulla riforma dell’Imu.
Lavoce.info ha compiuto undici anni di vita. Un’altra tappa che non si sarebbe potuta raggiungere senza il contributo finanziario di voi lettori. Per questo vi chiediamo ancora una volta di contribuire con le vostre donazioni . Chi ci ha finanziato con 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente con 200 euro di negli ultimi quattro anni avrà la possibilità di partecipare al nostro convegno annuale a porte chiuse mercoledì 25 settembre all’Università di Pavia.

Mps alla resa dei conti

La pulizia effettuata nel Monte dei Paschi di Siena è stata notevole e coraggiosa. Come mai allora il risanamento è ancora in forse? Il sistema di potere ruotava (e ruota tuttora) intorno all’intreccio malsano tra banca, fondazione e politica. Un dossier ripercorre la crisi della banca più antica del mondo.

Il Punto

Male dare segnali d’impunità su reati economici gravi come la frode fiscale e la sottrazione di utili ai piccoli azionisti. Minano la costruzione di canali di finanziamento alternativo alle banche per le imprese. Poco ha fatto in questa direzione il Governo Letta nei suoi primi cento giorni. Il documento che ne fa un bilancio ha link che funzionano ma contiene troppi proclami: il dire non è il fare. Non illudiamoci: la fine della recessione, segnalata da alcuni dati positivi sarà di breve durata se non si spezza il circolo vizioso fra sofferenze bancarie e accesso al credito da parte delle imprese.
Continua il confronto che abbiamo avviato sulla qualità della ricerca in Italia. I due responsabili della valutazione Anvur spiegano come leggere i dati e chiariscono alcune questioni controverse. Mentre la prorettrice di Ateneo del Politecnico di Milano risponde alle nostre domande. Ospiteremo volentieri altri interventi di suoi colleghi di altre università.
Negli organismi di vertice delle autorità indipendenti spesso non vengono nominati i più meritevoli. Come è appena successo con la nuova Autorità dei trasporti. Perché la logica delle nomine è tutta politica.
Soltanto se scenderanno ancora i prezzi delle case -soprattutto di quelle nuove- l’edilizia potrà ripartire. La bolla del mercato lo aveva eccessivamente squilibrato rispetto ai redditi delle famiglie.
 l’Iva grava maggiormente sui redditi bassi. Ma, analizzando la sua incidenza, si vede che si potrebbe renderla un po’ progressiva e compensare la sua regressività attraverso altre forme di tassazione. Elementi utili in vista di una decisione che continua a essere rinviata.
Lavoce.info ha compiuto questo mese undici anni di vita. Un’altra tappa che non si sarebbe potuta raggiungere senza il contributo finanziario di voi lettori. Per questo vi chiediamo ancora una volta di contribuire con le vostre donazioni . Chi ci ha finanziato con 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente con 200 euro di negli ultimi quattro anni avrà la possibilità di partecipare al nostro convegno annuale a porte chiuse mercoledì 25 settembre all’Università di Pavia.

Il Politecnico di Milano risponde sulla ricerca

di Donatella Sciuto, prorettrice di Ateneo del Politecnico di Milano

Andamento del Pil

grafico pil
 
Anche i dati sulla stima preliminare del Pil del secondo trimestre 2013 confermano che la recessione sta finendo. Il calo del Pil del secondo trimestre 2013 è l’ottavo consecutivo dalla metà del 2011. Ma il Pil è sceso solo di due decimi di punto percentuale, mentre era diminuito di mezzo punto nel primo trimestre 2013 e quasi di un punto percentuale in quattro dei cinque trimestri precedenti. L’attenuarsi della recessione nei dati del Pil del secondo trimestre 2013 concorda con il netto miglioramento dei dati sugli ordini industriali dello stesso periodo e al miglioramento della fiducia delle imprese e delle famiglie. Sono tutti dati che promettono la ripresa, cioè una variazione positiva del Pil, nella seconda metà dell’anno. Una ripresa di +0,2 per cento nel terzo e nel quarto trimestre 2013 (o una stagnazione nel terzo trimestre e un aumento di 0,3 per cento nel quarto trimestre) porterebbe ad una riduzione del Pil 2013 rispetto a quello 2012 dell’1,5 per cento, dunque solo di poco peggiore del -1,3 per cento previsto dal governo Letta nel Documento di Finanza Pubblica e migliore delle stime della maggior parte delle istituzioni internazionali. Con una migliore (meglio: meno peggiore) dinamica del Pil, l’obiettivo del 2,9 di rapporto deficit-Pil non è irrangiungibile. Tutto ciò vale a legislazione invariata, cioè con l’Imu così come è oggi e con l’aumento dell’Iva, o con loro sostituti di eguale entità in termini di maggiori entrate o minori uscite per lo Stato.

Tasso di occupazione in Italia

grafico occupazione

Il Punto

Il tasso di occupazione in Italia è tornato ai livelli del 2000: abbiamo bruciato i progressi fatti negli ultimi 15 anni nell’aumentare il numero di occupati in rapporto alla popolazione in età lavorativa. E a un anno dalla riforma del mercato del lavoro la disoccupazione giovanile è quasi quattro volte quella delle altre fasce d’età. Arriverà la ripresa economica in autunno? Ci sono alcuni segnali positivi soprattutto per chi esporta. Per restituire ossigeno alle imprese e al mercato del lavoro, però, bisogna dare un taglio alle tasse sul lavoro e facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese.
Ci vogliono cinque anni per fare la riforma del catasto. Che va comunque avviata senza sprecare altro tempo. Perché è indispensabile per dare equità alla tassazione degli immobili. Nel frattempo si possono stimare i valori di mercato delle case utilizzando i dati sulle compravendite dell’Agenzia del territorio.
Mentre molte scuole sono senza preside (in Lombardia la metà) il concorso per dirigenti scolastici è impantanato da due anni in una palude di ricorsi. Va a finire che la selezione viene fatta dalla magistratura amministrativa anziché dal sistema scolastico. Urge un intervento del ministero.
Nel decreto “del fare” ci sono novità sul trasporto ferroviario: sulla regolazione dell’accesso all’infrastruttura e sulla concorrenza. Bene, se non fosse che il diavolo si nasconde nei dettagli delle norme che sembrano scritti apposta (dalle burocrazie ministeriali?) perché nulla cambi.
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Il Punto

Una guida per interpretare i dati della valutazione della ricerca universitaria in Italia. E sei domande su cui aprire il confronto e soprattutto agire con urgenza. Perché quando i giovani ricercatori italiani vincono le borse di studio dello European research council difficilmente scelgono l’Italia per svolgere la loro attività. Un nuovo Dossier raccoglie gli interventi su questo sito sulla valutazione della ricerca.
Come funzionerebbe l’Unione bancaria europea se andasse in crisi una grande banca dell’Eurozona? Abbiamo immaginato un caso del genere tra sei anni, con l’intervento delle varie autorità preposte: sarebbe una mezza catastrofe. Perché l’Unione bancaria così non può funzionare.
La Camera rischia di votare una “legge europea” che è antieuropea oltre che anticostituzionale. Perché nega l’accesso al pubblico impiego da parte di lavoratori stranieri con regolare permesso di lavoro o che abbiano studiato in Italia. Un modo anche per scoraggiare l’arrivo di immigrati con alto capitale umano.
Molti laureati in Italia hanno un lavoro inadeguato all’istruzione ricevuta. Ecco in quali settori si annida di più questo spreco di capitale umano.
Per raccogliere i dati utili alle ricerche di economia comportamentale adesso si possono usare app installate su telefonini e tablet. Un laboratorio globale in tempo reale.

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