L’uscita dal tunnel della recessione si allontana. Nel primo trimestre cedono anche le esportazioni, sin qui l’unica spinta positiva per l’economia.
Nel mondo 114 paesi hanno un sistema parlamentare monocamerale e 79 un sistema bicamerale. Tra questi solo noi abbiamo due Camere con le stesse funzioni che devono approvare lo stesso testo legislativo. Vediamo come rompere questo “bicameralismo perfetto” e, a partire da questo, cambiare la legge elettorale.
Dopo l’uscita dell’Italia dalla procedura di disavanzo eccessivo, si respira un clima da “liberi tutti”. Come se non dovvessimo cercare in tutti i modi di abbattere il debito pubblico . Gli errori di Reinhart e Rogoff non possono nascondere la relazione negativa fra crescita e debito e il fatto che la spesa per interessi causata da un debito eccessivo danneggi profondamente un’economia.
La grande recessione sta peggiorando la qualità del credito delle banche italiane più che in altri paesi europei. Anche perché le nostre regole in materia sono più rigorose. La definizione di standard omogenei è la grande sfida che porta alla vigilanza unica.
Una scheda spiega l’european youth garantee lanciato dalle istituzioni europee. I nostri servizi per l’impiego al momento non sembrano in grado di accedere ai finanziamenti comunitari stanziati dall’Ue.
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Si insedia la commissione dei 35 saggi. Speriamo che non serva solo a prendere tempo. Mentre non si sente il bisogno di un sistema presidenziale, è fondamentale una buona legge elettorale che possa anche migliorare la qualità della classe politica e aumentare la governabilità del paese. Un sistema uninominale a doppio turno è il più adatto.
Il periodo di calma sui mercati e di tassi d’interesse bassi potrebbe volgere presto alla fine. Bene attrezzarci stimolando la ripresa economica spostando la tassazione dal lavoro alla ricchezza privata degli italiani.
È iniquo il sistema di assegnazione del bonus-maturità per l’ingresso alle facoltà a numero chiuso ideato dall’ex ministro Profumo. Perché crea più ingiustizie di quelle che vorrebbe rimuovere, come mostriamo con alcuni esempi. Importante che il ministro Maria Chiara Carrozza lo corregga. Tempestivamente.
La cedolare secca sugli affitti delle abitazioni non ha dato i risultati sperati. Se la tassazione fosse avvenuta con l’Irpef si sarebbe ottenuto più gettito. E maggiore equità.
Che cos’è lo Small business act dell’Unione Europea? Uno strumento per valorizzare le imprese micro, piccole e medie. Vediamo come funziona.
Un commento di Massimo Passamonti, presidente di Confindustria sistema gioco Italia, all’articolo di Billeri, Centorrino e David “Chi vince al gioco d’azzardo on line” e la risposta degli autori.
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La Bce adotterà questa settimana misure non convenzionali di politica monetaria? Speriamo che rompa gli indugi nel varare iniziative che facilitino il finanziamento delle piccole e medie imprese. Ma tra i possibili provvedimenti, c’è anche l’introduzione di tassi negativi sui depositi delle banche presso la Bce stessa. Ci sono buone ragioni per ritenere che sarebbe una novità inutile, se non addirittura dannosa. Vediamo perché.
L’Ufficio internazionale del lavoro censura la staffetta tra generazioni proposta dal ministro Giovannini. Vediamo quali sono i potenziali vantaggi e svantaggi di questa misura e quali dati servirebbero per capirne l’impatto.
Si chiama “concordato in bianco” una delle procedure introdotte dalle nuove norme sul fallimento. Alcuni ritengono che stia aprendo la strada ad abusi nelle procedure di concordato preventivo. È proprio vero? E come funziona esattamente? Ciò che non è cambiato, invece, è il privilegio del fisco nel recuperare i propri crediti dall’impresa fallita. Ha ancora senso, visto che vari paesi europei lo hanno abolito?
I confronti con lavoce.info al Festival dell’Economia di Trento: Chi comanda in Italia? (video, dossier); Chi comanda in Europa? (video, dossier); Servono ancora i sondaggi? (dossier).
Un commento di Mariano Bella e Livia Patrignani all’articolo di Francesco Daveri “Sorpresa: l’aumento dell’Iva colpirebbe i più ricchi”
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Se volete andare a lavorare alla Commissione Europea/Consiglio/Parlamento, vi sono varie strade, tutte difficili ma che vale la pena di tentare. Intanto periodicamente escono dei concorsi per funzionario (AD) o assistente (AST) a tempo indeterminato, la cui procedura dura alcuni anni, ovviamente vanno conosciute benissimo almeno due lingue oltre all’italiano (in teoria basterebbe l’inglese), consigliati francese e/o tedesco, vista la tendenza all’allargamento a Est anche il russo…
Lo sport preferito di ogni politico italiano negli ultimi anni è sempre stato quello di dar colpa all’Europa per ogni decisione impopolare da prendere. Dalle pensioni alle politiche del rigore è sempre colpa dell’Europa. Ma è proprio così?
Non per cassa, ma per equità. Un contributo a chi ha avuto di più e non solo a chi ha di più legittima una riduzione delle pensioni sopra una soglia prestabilita per chi ha avuto rendimenti dai propri contributi nettamente superiori a chi va in pensione oggi. Vediamo come questa misura di equità inter e intra generazionale potrebbe essere strutturata e quanti fondi potrebbe spostare verso politiche di contrasto alla povertà.
Qual è lo spazio per una manovra fiscale espansiva in Italia anche alla luce della sospensione della procedura per disavanzo eccessivo? Molto piccolo.
Da una parte i grandi gruppi farmaceutici che devono ripagarsi e far fruttare gli investimenti in ricerca, dall’altra i paesi poveri che hanno un bisogno disperato di medicinali a basso prezzo. Come trovare un punto d’equilibrio tra queste esigenze legittime ma contrastanti?
Era il 1985 quando le Brigate rosse assassinarono Ezio Tarantelli. Rimane il suo sogno di usare l’economia per risolvere i problemi concreti e non invece per battere avversari politici, per difendere interessi particolari, per paralizzare il cambiamento. Lo racconta suo figlio Luca in un libro appena uscito.
Chi comanda in Europa? Se ne discute con lavoce.info al FestivalEconomia di Trento sabato 1° giugno. Su questo tema un nuovo Dossier raccoglie gli articoli pubblicati da lavoce.info.
Seguiamo sempre con interesse gli interventi del professor Daveri e cogliamo l’occasione per significargli la nostra grande stima. Abbiamo letto anche l’articolo “Sorpresa: l’aumento dell’Iva colpirebbe i più ricchi” ma le conclusioni, in questo caso, non ci convincono affatto. Pensavamo che l’Iva fosse un’imposta terribilmente regressiva e ne siamo tuttora convinti.
Il federalismo all’italiana mostra limiti evidenti. Una confusa ripartizione di materie che genera un enorme contenzioso presso la Corte costituzionale. Rapporti finanziari che oscillano tra diktat centralistici e autoreferenzialità delle gestioni locali. Quali soluzioni?
Contrariamente a quanto sostiene il viceministro dell’Economia Stefano Fassina, la causa principale della crescita del debito pubblico nei paesi europei è la crisi, non l’austerità fiscale. Le politiche di austerità e i loro effetti recessivi sono arrivati dopo, per impedire che il debito esplodesse.
Banche e imprese: la loro crisi rischia di tradursi in un abbraccio mortale. Come riavviare il circolo virtuoso tra loro? Due documenti, del Fondo monetario e della Banca d’Italia, offrono alcuni suggerimenti per liberare i flussi di credito e smaltire i crediti deteriorati.
Tra impegni del Governo, promesse e proclami, tagli significativi ai costi della politica non ne abbiamo ancora visti. Eppure si potrebbe cominciare subito dagli stipendi dei parlamentari italiani, i più alti d’Europa. Vediamo a quanto potrebbero scendere adeguandoli a quelli degli altri paesi.
Sembra non conoscere crisi il gioco d’azzardo on-line. Anzi, è in continua crescita. E, anche se comporta il rischio di dipendenza delle persone e quello di infiltrazioni mafiose, lo Stato non fa niente per disincentivarlo. Perché partecipa al guadagno.
Chi comanda in Italia? Se ne discute con lavoce.info al FestivalEconomia di Trento venerdì 31 maggio. Su questo tema un nuovo Dossier raccoglie gli articoli pubblicati da lavoce.info.
Un commento di Maria Luisa Maitino, Letizia Ravagli e Nicola Sciclone all’articolo di Tito Boeri e Vincenzo Galasso “Per una vera staffetta tra generazioni”
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Gioco d’azzardo e ruolo dello stato: alcune precisazioni *
Di punto
il 07/06/2013
in Commenti e repliche, Rubriche
Vorrei formulare alcune osservazioni su alcuni punti toccati nell’articolo “Chi vince al gioco d’azzardo online“, pubblicato da “lavoce.info”.
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