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Categoria: Rubriche Pagina 243 di 259

Sommario 3 gennaio 2005

La tragedia dell’Asia meridionale riporta alla ribalta la questione degli aiuti allo sviluppo dei paesi più poveri. Nei prossimi anni, per raggiungere gli obiettivi fissati nella conferenza di Monterrey (i Millenium Development Goals), sarebbero necessarie risorse addizionali comprese tra i 30 e i 60 miliardi di dollari l’anno. È possibile attivare fonti innovative di finanziamento?

Per tornare alle vicende di casa nostra, le nomine all’Antitrust lasciano allibiti. I Presidenti delle Camere non sembrano in grado di svolgere un ruolo di garanzia.   

Gli effetti di un taglio dellÂ’imposta sul reddito non sono controversi solo in Italia. Sul tema ospitiamo un intervento del premio Nobel Joseph Stiglitz che analizza la politica di bilancio degli Stati Uniti.

Rinnoviamo gli auguri di buon anno ai nostri lettori.

Aggiornamenti sull’attualità:
L’Italia e la Cooperazione Internazionale nel 2005 di Paolo de Renzio, 7 gennaio 2005

Sommario 27 dicembre 2004

Mentre cambiano i direttori del Corriere della Sera e del Sole24ore, una ricerca condotta negli Stati Uniti suggerisce un modo per misurare la distorsione dei media, la loro propensione per questo o quello schieramento politico. Riccardo Puglisi propone un altro metodo di misurazione.

Nel 2005 continuerà il dollaro debole. Senza che molti se ne siano accorti, ha già causato un ingente trasferimento di ricchezza verso gli Stati Uniti. Luca Paolazzi commenta l’intervento; la controreplica dell’autore.

Una teoria un po’ audace sugli effetti delle licenze a vendere alcolici nei bar ci offre una ragione in più per brindare al nuovo anno, sperando che si torni a crescere nel 2005. Perchè l’Italia torni ad essere competitiva ci vorranno comunque regole comuni rispettate da tutti.  Il declino dell’Italia è anche basso tasso di applicazione delle leggi. 
Alcune schede-libro per guidare letture durante le vacanze: dalla Cina alla democrazia al di fuori dell’Occidente, dall’etica della libertà al pensiero dei nuovi conservatori americani, alla storia economica d’Italia.

Rinnoviamo gli auguri di buon anno ai nostri lettori.

Sommario 20 dicembre 2004

Equità. Tutti ne parlano, ma nessuno si preoccupa di misurarla.  Documentiamo che in Italia le disuguaglianze nei redditi sono più pronunciate che nell’Unione Europea, tanto a 15 che allargata a 25 paesi. Nessuna riforma fiscale potrà aiutare chi già oggi non paga le tasse perchè troppo povero. Eppure la più volte promessa riforma degli ammortizzatori sociali non arriverà neanche entro questa legislatura. Se si vogliono ridurre le disuguaglianze anche al di sopra della soglia di povertà, meglio aumentare la tassazione delle rendite da capitale, ridurre i contributi sociali o reintrodurre le imposte sulle successioni, piuttosto che introdurre aliquote ancora più alte per i redditi più elevati. Finirebbero per pagarle solo i lavoratori dipendenti.

Tanta retorica anche sull’inaugurazione de La Scala. Una colossale operazione di redistribuzione all’inverso: dai poveri ai ricchi. Costata tantissimo e assai poco trasparente.  Perchè non si sono coinvolti di più i privati?

Abbiamo ancora bisogno del vostro aiuto per crescere. Chiediamo ai lettori che non l’avessero ancora fatto di mandarci un contributo entro la fine dell’anno. Riceveranno un piccolo omaggio dalla redazione. Che nel frattempo vi augura Buon Natale.

Sommario 13 dicembre 2004

In vista del prossimo Consiglio europeo, facciamo il punto sull’andamento della discussione all’Ecofin sulla riforma del Patto di stabilità. Sullo sfondo la decisione della Commissione di non perseguire Francia e Germania per i loro deficit eccessivi nel periodo 2002-4. Le opinioni degli economisti sulle modifiche da apportare al Patto sono divise fra coloro che pongono l’accento sui benefici della flessibilità e chi, invece, sottolinea l’esigenza di regole chiare e rigorose. E all’Italia cosa conviene? Una golden rule come di fatto chiede il Presidente del consiglio? Ma alla regola aurea si associa, come insegna l’esperienza inglese, anche un vincolo sulla dinamica del debito, proprio quel vincolo contro cui si batte all’Ecofin il nostro ministro dell’economia.

Vito Tanzi commenta la proposta di Blanchard e Giavazzi sulla regola aurea.

Andrea Gavosto, Chief Economist di Telecom Italia, risponde a Carlo Cambini e Carlo Scarpa sugli effetti della liberalizzazione dei servizi telefonici. La controreplica degli autori e l’opinione di Donato Berardi.

Continuate a sostenerci! Ci servirà per migliorare il servizio. E a chi ci manda un contributo entro Natale, promettiamo un piccolo omaggio.

Aggiornamenti sull’attualità:
La Commissione e il Patto. Ovvero il cane che non riuscì ad abbaiare di Daniel Gros, Thomas Mayer e Angel Ubide

Il telefono, la tua bolletta

E’ giusto chiedersi se la liberalizzazione delle telecomunicazioni abbia arrecato effettivi benefici ai consumatori finali. Andrea Gavosto contribuisce alla discussione aperta da Carlo Cambini rilevando che i dati sulle tariffe telefoniche apparsi su lavoce.info non tengono conto dei cosiddetti “pacchetti tariffari”. Nella sua controreplica, l’autore ricorda che lÂ’analisi si proponeva di valutare lÂ’impatto del processo di liberalizzazione e non delle strategie tariffarie dei singoli operatori.

Sommario 9 dicembre 2004

Continuiamo a analizzare gli aumenti dei prezzi per capire perché variano da settore a settore.
Dove esiste concorrenza, il consumatore riesce a proteggersi. Ma nel credito o nella telefonia, le autorità di settore – che dovrebbero far funzionare la concorrenza – non hanno fatto il loro dovere, e si vede. Dove un’autorità di regolazione può invece decidere i prezzi – è il caso di acqua ed energia– le cose vanno meglio. Però oltre il 10 per cento delle famiglie italiane hanno problemi con le bollette, con notevoli differenze tra regioni.
La liberalizzazione di questi settori non ha danneggiato i consumatori, come mostra anche l’esperienza inglese. Ma anche in quel caso restano posizioni dominanti che preoccupano. Sulla telefonia, i prezzi al minuto scendono in Italia meno che altrove, e l’aumento dei canoni compensa questo vantaggio.

Torniamo sulla proposta Moratti di rivedere la figura del docente universitario, che sembra poco incisiva e destinata a fallire.  Anche il privilegio concesso ai docenti sui brevetti è poco comprensibile.

Vi ricordiamo l’appuntamento il 13 dicembre alle 11 presso l’Aula N12 dell’Università Bocconi (edificio “Velodromo”) in via Sarfatti 25, su “Impoverimento: dati, percezioni e informazione”.

La redazione si stringe attorno a Silvia Giannini, che in questi giorni ha perso sua madre.

Sommario 6 dicembre 2004

Continuiamo ad informare sulla riforma fiscale in discussione al Senato. La copertura è ancora più incerta dato che le simulazioni del
Governo non sembrano tenere conto del fatto che i carichi famigliari possono essere spostati sul coniuge col reddito più basso.
Correggiamo alcune false comunicazioni che sono state date sui media circa la dimensione della no tax area e il cosiddetto
contributo di solidarietà“. Mostriamo che il nuovo sistema di deduzioni decrescenti equivale a un’Irpef con ben
sette aliquote, alla faccia della semplificazione fiscale.

E’ possibile valutare l’idoneità dei giudici prima del loro ingresso nella professione? Meglio forse investire nella formazione
e valutare il loro operato.

Ilvo Diamanti commenta l’intervento di Tito Boeri
sul voto al centro. La controreplica dell’autore.

Grazie per i contributi che ci stanno arrivando! Continuate a sostenerci. Per incontrare almeno alcuni di voi, il 13 dicembre alle
11 presso l’Aula N12 dell’Università Bocconi (edificio “Velodromo”) in via Sarfatti 25,
organizziamo un incontro dibattito su
Impoverimento: dati, percezioni e informazione“. Vi aspettiamo.

La redazione si stringe attorno a Silvia Giannini, che in questi giorni ha perso sua madre.

Sommario 29 novembre 2004

Sono da qualche giorno più di 20.000 gli iscritti alla nostra newsletter. Vi ringraziamo uno per uno e vi chiediamo un contributo, anche finanziario, per continuare a monitorare la politica economica in Italia. La crescita nelle attività de lavoce.info richiede nuove risorse di segreteria e di redazione, e necessità del vostro fattivo contributo. Sarà come un piccolo “regalo di Natale” a sostegno delle nostre attività.

Contraddicendo molti annunci televisivi, documentiamo in questo aggiornamento del sito che la pressione fiscale è destinata in verità ad aumentare nel 2005 e che per il 30% più povero dei contribuenti gli sgravi Irpef saranno mediamente di 7 euro al mese, per molti insufficienti a compensare l’inasprimento delle tasse su sigarette e giochi. Non si intravvedono nell’insieme della legge di bilancio misure di rilancio della crescita, mentre riappaiono (con l’intervento della Cassa Depositi e Prestiti in STM) nuove forme di intervento dello Stato in economia. Discutiamo anche gli aiuti all’acquisto di personal computer per i giovani: sono stati un regalo a chi già usava il PC e alle case (estere) che li producono.

Sommario 23 novembre 2004

Riformare la giustizia anche per dare ossigeno all’economia. I processi civili in Italia sono sempre più lunghi: solo il Guatemala fa peggio di noi. E i tassi di recupero dei crediti in caso di fallimento sono i più bassi d’Europa. Si intende affidare la gestione della giustizia civile in outsourcing ai privati (avvocati nel caso della gestione della prima fase del processo civile e forme di conciliazione stragiudiziale nel caso delle controversie in materia societaria). Ma ci vuole ben altro. Mentre la riforma del diritto fallimentare è al palo anche perché i curatori fallimentari non vogliono perdere lauti guadagni. E la crisi di Volare obbliga il governo a modificare la legge per consentirne il salvataggio. Non si può andare avanti così: è opportuno che venga adottata una legge organica e moderna in materia di crisi d’impresa. Ma l’attenzione pubblica e del Parlamento si concentra su di un progetto di separazione delle carriere di giudice e pubblico ministero. E’ un progetto che divide e che non risolve il problema.

Continuiamo a seguire il contorto iter di questa Finanziaria e dei provvedimenti collegati. Una cronaca di un collasso annunciato della legge di bilancio, un commento alle ventilate (poi ritirate) misure di sgravio dell’Irap e di sostegno all’innovazione e, infine, alcune considerazioni sul bonus figli e bonus nonni. La politica può fare le sue scelte, ma i numeri non possono e non devono essere manipolati: l’indipendenza e l’integrità della Ragioneria Generale dello Stato vanno salvaguardate soprattutto di fronte ai ripetuti attacchi di queste settimane.

Sommario 15 novembre 2004

Quali potrebbero essere gli effetti del taglio alle tasse ripetutamente promesso dal Governo sui consumi degli italiani?. Grazie ad un sondaggio su Internet, stimiamo che solo un terzo degli sgravi eventualmente concessi si tradurrebbe in un aumento dei consumi. Se l’obiettivo è rilanciare la domanda interna, bene riuscire a convincere i cittadini che il taglio non sarà transitorio. I consumi non aumenteranno se le famiglie si sono indebitate o hanno decumulato risparmi fatti in precedenza e vogliono ricostruirli. Ma, contrariamente a percezioni diffuse, la percentuale di italiani che non risparmia non è aumentata negli ultimi anni. Il risparmio rimane elevato per effetto della riforma della previdenza e per il calo del clima di fiducia delle famiglie. E, comunque, il risparmio non è una misura di benessere.
Secondo il nostro sondaggio, gli italiani comunque non pensano che una riduzione delle imposte debba essere l’unica priorità. Danno almeno altrettanto peso alla riduzione del debito pubblico e a migliori servizi. Tra le imposte poi vorrebbero una riduzione di quelle indirette che hanno un impatto immediato sui prezzi. E se proprio si deve ridurre l’IRPEF, gli sgravi dovrebbero concentrarsi sui redditi bassi, salvaguardando la progressività dell’imposta.

Aggiornamenti sull’attualità:
La cura dimagrante dell’Irap di Silvia Giannini e Maria Cecilia Guerra, 18-11-2004
Quando il fisco aiuta la ricerca di Luca Gandullia, 18-11-2004
Meno nonni, più nidi di Daniela Del Boca, 19-11-2004
Il collasso della Finanziaria di Tito Boeri e Riccardo Faini, 21-11-2004

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