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Categoria: Rubriche Pagina 42 di 255

Il Punto

La pandemia ha dato grande slancio allo smart working. Che cosa accadrà ora? Uno studio dell’Ocse cerca di comprendere esperienze e aspettative generate da questa forma di organizzazione del lavoro, oltre ai riflessi su produttività e benessere dei lavoratori: i risultati per l’Italia. Far finta di niente davanti alla proliferazione dei contratti “pirata” permette qualche piccolissimo vantaggio sotto il profilo dell’occupazione. Ma mina progressivamente il sistema di contrattazione collettiva, peggiora la qualità del lavoro e aumenta l’iniquità tra lavoratori e imprese. Alla ricerca di una patente di scientificità, le scienze sociali hanno mutuato approcci dalle scienze sperimentali. Il rischio è di dare più importanza al metodo, rinunciando al compito di valutare le cose nel merito. Inviare armi all’Ucraina è legittimo dal punto di vista del diritto internazionale. Ma ci sono alcuni obblighi procedurali da rispettare. Per rispondere alle sanzioni di Stati Uniti e Unione europea Mosca ha imposto il pagamento in rubli delle sue esportazioni. La decisione ha portato a una momentanea rivalutazione della valuta russa, ma il valore di scambio di una moneta è fondato sulla fiducia, che dipende dall’affidabilità della banca che la emette e dalla solidità del sistema produttivo del paese. Il voto per i referendum abrogativi è stato fissato al 12 giugno, accorpandolo al primo turno delle elezioni amministrative che si svolgono in vari comuni. Ciononostante, l’analisi sull’affluenza alle passate elezioni comunali fa prevedere che il quorum a livello nazionale non sarà raggiunto.

Lavoce in 30 minuti è una nuova iniziativa che si articola in una serie di incontri in diretta con redattori e collaboratori per discutere dei principali temi di attualità economica. I video degli incontri con Gianmarco Ottaviano su globalizzazione e sanzioni contro la Russia e con Michele Polo sulla dipendenza europea dal gas russo sono disponibili qui e qui.

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Il Punto

Dietro i forti rincari della benzina ci sarebbe la speculazione. È una convinzione di cui si è fatto portavoce anche il ministro Cingolani. L’analisi dei dati mostra però che è l’Iva ad aver amplificato la crescita dei prezzi della materia prima. Sono già più di 4 milioni le persone che hanno lasciato l’Ucraina dopo l’invasione russa. Questa volta, l’Unione europea ha reagito con tempestività e in modo unitario e solidale alla crisi umanitaria. Il sistema di accoglienza italiano deve però superare i propri limiti per garantire l’integrazione di tutti i rifugiati. La guerra ha ovviamente conseguenze anche per l’economia ucraina. La banca centrale dell’Ucraina si è preparata in anticipo all’emergenza e segue una strategia per mantenere la stabilità finanziaria del paese. Nel marzo 2021 le autorità sanitarie sospesero per quattro giorni la somministrazione del vaccino Astrazeneca. Uno studio mostra che quella decisione, presa per precauzione nel periodo iniziale della campagna vaccinale anti-Covid, ha causato un rallentamento persistente del tasso di vaccinazione. Una delle industrie che più ha subito i contraccolpi della pandemia è quella delle crociere. La crisi ha quantomeno permesso l’ingresso di nuovi operatori sul mercato, ma ora la ripresa è minacciata dalle tensioni internazionali.

Continuano gli appuntamenti con lavoce in 30 minuti. Oggi, martedì 5 aprile, alle ore 18 discutiamo con Michele Polo di possibili soluzioni alla dipendenza dal gas russo. Per partecipare basta compilare questo modulo. Lavoce in 30 minuti è una nuova iniziativa che si articola in una serie di incontri in diretta con redattori e collaboratori per discutere dei principali temi di attualità economica. Il video del primo incontro con Gianmarco Ottaviano su globalizzazione e sanzioni contro la Russia è disponibile qui.

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Il Punto

Le donne, soprattutto nei paesi meno sviluppati, soffrono più degli uomini i danni del cambiamento climatico. Sono anche più consapevoli della necessità di misure per salvaguardare il pianeta. Ma il loro impegno non sempre si riflette in azioni perché sono poco rappresentate nei luoghi dove si prendono le decisioni, dai parlamenti ai consigli comunali. Intanto, la tutela dell’ambiente è entrata a far parte dei principi fondamentali della Costituzione italiana, introducendo per la prima volta un riferimento “all’interesse delle future generazioni”. L’invecchiamento della popolazione rende quanto mai urgente la riforma dei servizi per la non autosufficienza. Tanto più che non si tratta di ripensare il sistema dalle fondamenta, ma di integrare le diverse parti già esistenti, rafforzando il welfare dei servizi territoriali.

Continuano gli appuntamenti con lavoce in 30 minuti. Martedì 5 aprile alle ore 18 discuteremo con Michele Polo di possibili soluzioni alla dipendenza dal gas russo. Per partecipare basta compilare questo modulo. Lavoce in 30 minuti è una nuova iniziativa che si articola in una serie di incontri in diretta con redattori e collaboratori per discutere dei principali temi di attualità economica. Il video del primo incontro con Gianmarco Ottaviano su globalizzazione e sanzioni contro la Russia è disponibile qui.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Questa settimana abbiamo realizzato una serie di grafici sulla ripresa del mercato del lavoro, che si basa quasi esclusivamente sui contratti a termine.

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L’impatto del cambiamento climatico in Italia in cinque grafici

Il Punto

C’erano molti timori che la Russia potesse utilizzare le criptovalute per aggirare le sanzioni. In realtà, per ora è il giovane governo ucraino a ricorrervi in maniera innovativa e trasparente per assicurarsi un flusso di donazioni utili per condurre la guerra. Il blocco delle transazioni commerciali con Mosca riguarda anche i prodotti alimentari. L’aumento dei prezzi, amplificato dal calo dell’offerta, sarà inevitabile e avrà conseguenze drammatiche soprattutto nei paesi più poveri. Tutti gli articoli finora pubblicati da lavoce sulla guerra in Ucraina sono ora raccolti in un Dossier, per una più facile consultazione. Tra il 2018 e il 2020, lo stato italiano ha rinunciato a più di 70 miliardi di euro di entrate l’anno per agevolazioni fiscali che spesso finiscono per favorire i più ricchi. Ma il welfare fiscale esercita un’attrazione irresistibile sui politici perché è un catalizzatore di consenso politico, specie quando è difficile raggiungere un accordo su riforme e interventi incisivi.

Oggi, 29 marzo, alle 18 è in programma il primo appuntamento con lavoce in 30 minuti. La nuova iniziativa si articola in una serie di incontri in diretta con redattori e collaboratori per discutere dei principali temi di attualità economica. Oggi discutiamo della globalizzazione dopo l’introduzione delle sanzioni contro la Russia con Gianmarco Ottaviano, titolare della cattedra in studi europei “Achille e Giulia Boroli” dell’Università Bocconi. Per partecipare basta compilare questo modulo.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Questa settimana abbiamo realizzato una serie di grafici sul cambiamento climatico in Italia.

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Welfare fiscale, scorciatoia per il consenso politico

Il meccanismo delle agevolazioni fiscali ha eroso la base imponibile del sistema fiscale italiano, rendendolo meno progressivo. Ma perché introdurre misure che fanno perdere 70 miliardi di entrate l’anno? Perché sono uno strumento di consenso politico.

Il Punto

Bassa crescita e inflazione alta: lo spettro della stagflazione si riaffaccia in Europa. Per evitare il “peggiore dei mondi possibili” le banche centrali – la Bce in particolare – devono agire sulle aspettative, annunciando in anticipo le proprie azioni future. D’ora in avanti i paesi “ostili” pagheranno le forniture di gas russo in rubli: la decisione di Putin garantisce a Mosca un afflusso di valuta estera che limita l’efficacia delle sanzioni. Con i rincari del gas che trascinano quelli di tutto il settore, il governo italiano interviene per arginare gli aumenti dei prezzi dell’energia. Alle aziende energetiche si dovrebbe chiedere di utilizzare i profitti in eccesso per investimenti, in modo da adeguare l’offerta alla domanda. Per ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas e petrolio e rispettare gli impegni sulla transizione ecologica, sarebbe utile aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili. Ma le installazioni di impianti eolici e fotovoltaici sono ostacolate da iter burocratici eccessivamente complessi. Milioni di persone lasciano l’Ucraina per sfuggire alla guerra. In Italia già vive una consistente comunità ucraina: ecco alcuni dati per capire come è composta e dove vive.

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Lavoce lancia una nuova iniziativa: lavoce in 30 minuti, una serie di dirette con redattori e collaboratori per discutere dei principali temi di attualità economica. Il primo appuntamento è il 29 marzo, alle ore 18, con Gianmarco Ottaviano. Per partecipare basta compilare questo modulo.

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Chi sono le persone ucraine in Italia

Milioni di ucraini, soprattutto donne e minori, hanno lasciato il paese per scappare dalla guerra in corso, ma in Italia e in Europa è già presente una forte comunità di cittadini di nazionalità ucraina. Qualche dato per capire chi sono.

Il Punto

Sempre più spesso le sanzioni sostituiscono le azioni militari, l’ultimo esempio sono i provvedimenti presi dai paesi occidentali contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Nei prossimi anni il tentativo di sottrarsi a ricatti economici reciproci porterà a una riconfigurazione dell’economia mondiale per gruppi integrati di paesi. Dopo la pandemia anche in Italia sono aumentate le dimissioni dal posto di lavoro. È un fenomeno complesso e a spiegarlo non bastano né l’ipotesi di “dimissioni rimandate”, né la paura di ammalarsi di Covid sul posto di lavoro, né il malessere dovuto allo smart-working. Tra le politiche attive del lavoro debutta il Programma Gol: la sua capacità di successo dipende però da una rivoluzione digitale che deve coinvolgere in primo luogo il personale dei centri per l’impiego. Sono 3,8 milioni gli anziani non autosufficienti nel nostro paese e a prendersene cura sono soprattutto le donne. E in futuro? Una indagine esplorativa mostra che le persone più giovani sono consapevoli dei rischi associati alla non autosufficienza. Istituzioni e organizzazioni dovranno essere pronte a rispondere alla nuova domanda di servizi. Il Sistema per lo scambio di quote emissione è un pilastro della politica europea sul clima, ma va ripensato perché così com’è rischia di deprimere l’economia. Nella Giornata mondiale dell’acqua proponiamo alcuni grafici su consumi (e sprechi) in Italia e riprendiamo l’analisi sulle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per il sistema idrico.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Questa settimana abbiamo realizzato una serie di grafici sullo stato e il consumo delle risorse idriche in Italia.

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Il consumo di acqua in Italia in quattro grafici

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