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Categoria: Rubriche Pagina 65 di 252

Il Punto

Un piano da 750 miliardi finanziati con Eurobond: al di là di tutte le criticità, l’accordo siglato a Bruxelles dà nuovo slancio al progetto europeo e prova a mettere nell’angolo i sovranisti. E nell’angolo l’Europa vorrebbe mettere una volta per tutte anche il carbone: in questo senso l’idrogeno potrebbe tornare protagonista. A patto di spendere bene i fondi Ue.
La denatalità, che nel 2019 ha fatto registrare l’ennesimo record, contribuisce ad alterare il rapporto tra popolazione attiva e non. Serve un cambio di rotta politico.
Il ritardo italiano nell’adozione delle reti a banda larga è stato sotto gli occhi di tutti durante i mesi di lockdown. Un problema di offerta, certo, ma anche di domanda. Dove le infrastrutture digitali non si sono dimostrate all’altezza è nella didattica a distanza. Che ha inciso molto sulle dinamiche di apprendimento dei bambini, a partire dai più vulnerabili. Le università italiane, intanto, continuano a scalare posizioni nei ranking mondiali. Ma, al di là di qualche eccellenza, il lavoro da fare per rendere i nostri atenei attrattivi è ancora molto.

È online anche la sesta puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Paradisi fiscali, con Alessandro Santoro.

“Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”: lavoce.info ha lanciato un concorso di idee, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Per presentare la propria proposta c’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.

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Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Il Punto

Chiuso il capitolo dell’assetto proprietario di Aspi, è ora di pensare a una strategia per il mercato delle concessioni autostradali: meglio averne di più e di dimensioni più ridotte. Giusto in tempi di crisi accelerare sulla realizzazione delle infrastrutture strategiche. Ma occhio alle falle del Codice degli appalti e allo spreco di risorse pubbliche. Risorse che nel 2020 avrebbero fatto molto comodo agli enti territoriali per gli investimenti locali. Ma l’emergenza sanitaria ha imposto nuove priorità. Sull’utilizzo dei derivati da parte delle pubbliche amministrazioni l’Italia è uno dei pochi paesi a fornire informazioni chiare. Ma non basta per assicurarsi contro il rischio-paese.
È senza precedenti l’aumento del tasso di risparmio che si sta registrando negli Stati Uniti. Effetto del lockdown ma anche delle prospettive occupazionali che inducono alla prudenza.
Se al referendum di settembre sul taglio dei parlamentari vincerà il sì, si dovrà rimettere nuovamente mano alla legge elettorale. Un’occasione per ripensare il ruolo del Senato.

Continuano le puntate del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Smart working, con Andrea Garnero. Da lunedì: Paradisi fiscali, con Alessandro Santoro.

“Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”: lavoce.info ha lanciato un concorso di idee, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Per presentare la propria proposta c’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.

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Il Punto

Come si spiega lo scambio proposto da Intesa Sanpaolo agli azionisti di Ubi? Una possibile chiave di lettura sta nel potere di mercato acquisito nei confronti di famiglie e imprese.
Per numero di articoli e impatto delle pubblicazioni, la ricerca italiana è cresciuta più di ogni altra negli ultimi vent’anni. Non basta però a spingere in alto le nostre università nei ranking. Atenei che continueranno nel prossimo anno accademico a far ricorso alla didattica online. Un’opportunità da non sottovalutare anche a emergenza terminata.
L’impulso alla transizione tecnologica dato dall’emergenza sanitaria è sotto gli occhi di tutti, soprattutto in fatto di lavoro. Ora però servono investimenti e una regolamentazione chiara. Emergenza sanitaria che ha messo a nudo anche il diverso impatto delle misure di distanziamento sociale. Una questione culturale, come dimostrano i dati svizzeri sulla mobilità.

È online anche la sesta puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Smart working, con Andrea Garnero.

“Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”: lavoce.info ha lanciato un concorso di idee, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Per presentare la propria proposta c’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.

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Il Punto

I mesi di lockdown hanno riportato alla luce la questione dell’edilizia popolare: anche grazie ai bassi tassi d’interesse, un piano da centomila abitazioni non è utopia. È in casa che si è ulteriormente accentuato il divario di genere nei carichi familiari, come dimostrano i dati sull’uso del tempo di bambini e genitori durante la quarantena. Non l’unico divario che rischia di allargarsi: senza formazione degli insegnanti e infrastrutture tecnologiche all’altezza, la didattica digitale finirà per aumentare le disuguaglianze educative.
Al contrario di quanto si possa pensare, i lavoratori a tempo determinato vengono pagati di più al momento dell’assunzione: i vantaggi maggiori per giovani e donne. Intanto, tra i costi aggiuntivi della riapertura e aumento dell’offerta monetaria, potrebbe ripartire l’inflazione. Ma per l’Italia non è necessariamente una cattiva notizia.
I conflitti di competenze sollevati dalla gestione della pandemia impongono una riflessione sul nostro sistema istituzionale: troppi e troppo dispendiosi i livelli di governo. Sul fronte del cambiamento climatico, invece, gli italiani – fotografa l’Istat – non fanno ancora abbastanza a livello individuale. Serve un cambio di mentalità.

Continuano le puntate del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Gender gap, con Alessandra Casarico. Da lunedì: Smart working, con Andrea Garnero.

Come convertire il settore pubblico in un acceleratore di sviluppo? Lavoce.info è lieta di lanciare un concorso di idee sul tema, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Per presentare la propria proposta c’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.

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Il cambiamento climatico? Non è un problema degli italiani

Il Rapporto annuale Istat si occupa anche delle azioni intraprese a livello individuale dagli italiani per far fronte al cambiamento climatico. Ne emerge un quadro che lascia ampi margini di miglioramento. Ma prima è necessario un cambio di mentalità.

Il Punto

Quello appena concluso è stato per la crescita il peggior trimestre degli ultimi 70 anni. I segnali positivi, però, non mancano, anche se l’Italia fatica più di altri paesi. Intanto la banca centrale cinese pensa di lanciare entro fine anno la moneta digitale, e non è l’unica. Una decisione i cui effetti sono tuttora difficili da prevedere.
Milioni di lavoratori stanno sperimentando forme di smart working. Che nel settore pubblico, però, senza un adeguato ammodernamento, rischia di trasformarsi per alcuni nell’ennesimo privilegio. Non riguarda solo il Sud la piaga del lavoro nero, ancora troppo diffuso anche nel Settentrione. Dove però è più raro che i lavoratori irregolari siano gli unici occupati in famiglia.
Hanno reagito meglio all’emergenza Covid gli istituti guidati da dirigenti scolastici con doti manageriali. Competenze da valorizzare anche in futuro per garantire efficienza ed equità.
Le nostre democrazie hanno sempre più spesso un problema di partecipazione civica. Che si riduce di più nei contesti socio-economici disomogenei: lo dimostra uno studio.

È online anche la quinta puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Gender gap, con Alessandra Casarico.

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Il Punto

Si sa ancora troppo poco sulla riforma dell’Irpef di cui ha ricominciato a parlare il governo. Vediamo quali sono i punti di forza e di debolezza di quest’imposta nella sua veste attuale e quali le priorità da cui partire.
Cala a maggio il numero degli occupati ma diminuiscono anche i beneficiari della cassa integrazione. Quanto tempo ci vorrà per tornare alla dinamica “normale” del mercato del lavoro? Lavoro che in Olanda si trova anche nelle fiere. Un modello di successo, che potrebbe rivelarsi vincente anche in Italia.
A conferma del periodo nero per le imprese, nel 2020 è crollato il numero di nuove aziende. Grave perché sono queste a guidare la crescita economica. Imprese che spesso devono fare i conti con i ritardi della Pa: solo la puntualità nei pagamenti garantisce loro la liquidità necessaria alle operazioni commerciali.
C’è tempo fino alla fine del 2022 per richiedere l’accesso al Meccanismo europeo di stabilità. Vista l’incertezza sul futuro, potrebbe rivelarsi conveniente aspettare.

Continuano le puntate del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Catene globali del valore, con Chiara Tomasi. Da lunedì: Gender gap, con Alessandra Casarico.

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Il Punto

La spesa sanitaria è un fattore determinante per rendere più sostenibile l’economia. Non a caso chi ha reagito meglio all’emergenza subirà meno gli effetti della crisi. Crisi che avrà un impatto pesante sulle fasce sociali in difficoltà, dopo un 2019 che ha visto un calo della povertà. Le politiche di contrasto ci sono, quello che manca è una valutazione di misure come il reddito di cittadinanza. Dove invece basterebbe applicare le norme già in vigore è la pubblica amministrazione, i cui adempimenti burocratici costano all’Italia circa 150 miliardi.
A comprimere le risorse disponibili per i servizi è soprattutto il costo del debito, al netto del quale la quota di spesa pubblica sul Pil non sarebbe di molto superiore alla media dell’Eurozona. Mentre sui ritardi nei lavori pubblici pesa anche l’inefficienza dei tribunali locali. A dimostrazione che una riforma organica della giustizia civile non è più prorogabile.
Sarebbe bastata un’attestazione di salute finanziaria e invece, in un momento già difficile, molte Srl dovranno nominare un revisore. Con conseguenze paradossali.

È online anche la quarta puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Catene globali del valore, con Chiara Tomasi.

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Il Punto

Il Fondo monetario internazionale rivede al ribasso le stime di crescita dell’economia mondiale. Ecco perché è più che mai necessario accelerare sulle misure di rilancio dei consumi. Un’opportunità nel breve periodo potrebbe venire dal taglio delle aliquote Iva, che non penalizzerebbe troppo le casse dello stato. A patto che sia temporaneo. La Germania ha già scelto di farlo: una misura efficace che agisce direttamente sulle aspettative dei consumatori. E che andrebbe bene anche per l’Italia. Sul fronte europeo, intanto, qualcosa si muove con le Tltro di terza generazione: la Bce finanzierà le banche a tassi negativi, per sostenere i prestiti alle imprese. Non senza rischi.
Torna attuale la discussione sulla banda ultralarga: con la rivoluzione copernicana del 5G, diventa auspicabile lo scorporo della rete Tim. Ma resta il problema della proprietà.
Alcuni spunti interessanti ma anche molte proposte che in passato non hanno funzionato: sul turismo il piano Colao non convince. Urge spingere sulle reti d’impresa.

Continuano le puntate del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Salute, con Gilberto Turati. Da lunedì Catene globali del valore, con Chiara Tomasi.

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Il Punto

Per colmare il gap di genere nelle prospettive di carriera il voucher Mba prospettato dal governo non sembra una buona soluzione. Meglio concentrarsi su carriere universitarie, tempi di lavoro e cura e politiche salariali. Nemmeno quella di emettere titoli perpetui per far fronte all’aumento del debito pubblico sembra una proposta in grado di reggere alla prova dei fatti: poca la domanda, troppo il rischio di dare segnali di debolezza.
Il decreto rilancio ha solo ventilato l’introduzione del voto plurimo nelle società quotate. Idea non priva di spunti interessanti, che alla fine è però naufragata. Rimanendo tra le aziende quotate, l’impatto della crisi non è stato uguale per tutte: uno studio dimostra che quelle con una proprietà familiare hanno retto meglio. Molti i miliardi in arrivo dallo stato per la ricapitalizzazione delle imprese: servono regole chiare e strumenti partecipativi per evitare una presenza troppo ingombrante.
Quella causata dalla pandemia di Covid-19 non è la prima crisi globale del secolo: le misure di sostegno al reddito dei lavoratori messe in campo dieci anni fa, però, furono diverse. Con effetti diversi sulla disoccupazione.

È online anche la terza puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Salute, con Gilberto Turati.

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