Raggiungere la parità di genere è una sfida ancora tutta da vincere. Ne ha parlato Alessandra Casarico a Morning Call del Sole 24 Ore nella giornata della festa internazionale della donna.
Qui è possibile recuperare la puntata.
Raggiungere la parità di genere è una sfida ancora tutta da vincere. Ne ha parlato Alessandra Casarico a Morning Call del Sole 24 Ore nella giornata della festa internazionale della donna.
Qui è possibile recuperare la puntata.
Le lettere di referenze svolgono un ruolo chiave in tutti i passaggi della carriera accademica. Ma gli sponsor descrivono in modo diverso candidati uomini e donne. Sono differenze che spiegano una parte non trascurabile del minore successo delle donne.
Dal 2018, le quote di genere si applicano anche alle liste per l’elezione di Camera e Senato. L’equilibrio di genere in Parlamento è molto migliorato negli ultimi 25 anni. Ma il vizio di cercare scappatoie rimane. A destra e al centro un po’ più che a sinistra.
L’obiettivo dell’Assegno unico universale per i figli è quello di colmare le differenze tra l’Italia e gli altri paesi europei in termini di supporto alla famiglia e sostenere le nascite. I primi dati indicano che raggiunge le famiglie meno abbienti.
Bassa natalità e scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro caratterizzano da anni il nostro paese, mentre in altre nazioni europee a un’alta fecondità corrisponde un’alta occupazione delle donne. Per l’Italia il problema è anche culturale.
Il divario di genere sul mercato del lavoro ha pesanti conseguenze anche al momento della pensione. Le donne si ritrovano spesso con assegni insufficienti e devono fare affidamento sul partner, con conseguenze sulla propria indipendenza.
Entro il 2027, almeno il 40 per cento degli amministratori di società senza incarichi esecutivi dovrebbe essere donna. Lo prevede un progetto di direttiva europea. Nonostante i progressi, in questo ambito rimangono infatti forti disparità di genere.
Le donne subiscono più degli uomini i cambiamenti climatici. Ma sono anche più sensibili alla necessità di modificare i comportamenti per la salvaguardia dell’ambiente. Il problema è che continuano a essere sottorappresentate negli organi decisionali.
Confermando una tendenza ormai in atto da anni, le donne continuano a ottenere risultati migliori degli uomini a scuola e in università, con tempi di completamento degli studi più rapidi e voti più alti. Ma questo non è sufficiente per ridurre le disuguaglianze sul mercato del lavoro.
Powered by WordPress & Theme by Anders Norén