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Il Punto

La vittoria del sì alla Brexit porta la Gran Bretagna verso il Regno Disunito (Scotexit sarà il prossimo passo?) e il sistema finanziario entra in un tunnel. Come se non bastasse, altri rischi incombono. Ben vengano dunque gli stress test sulle grandi banche europee. La novità è che i risultati dei test non porteranno a bollini blu o rossi per le banche ma rimarranno nel back office delle autorità di vigilanza che potrebbero applicarli in modo differenziato tra paesi. Un grande problema dietro ai risultati del referendum inglese così incerto è il timore a fronte del flusso inarrestabile di profughi. L’Onu ne ha contati 65,3 milioni in tutto il mondo, di cui solo 1 milione è entrato nella Ue nel 2015. Pochi rispetto al totale. Molti per un’Unione che non ha una strategia condivisa nell’affrontare il problema. È luogo comune che con l’immigrazione aumenti la violenza. Ma nuovi dati dicono che, per il ventiquattresimo anno consecutivo, gli omicidi sono in calo fino al loro minimo storico nel nostro paese. E – ancora in barba agli stereotipi – la diminuzione è più marcata al Sud.
“Cara Enel, se fai soldi con la banda larga devi distribuirli anche ai tuoi utenti elettrici”. È questo in sostanza ciò che l’Autorità per l’energia è orientata a dire all’ex monopolista che ha deciso di fare una rete tlc in sinergia con quella elettrica. Una mossa che cambia gli assetti di mercato e anche il quadro di regole.
Che ne è dei patti per il Sud fondati sul Masterplan presentato dal governo sette mesi fa? Dovrebbero definire in ciascuna area territoriale gli interventi prioritari e trainanti per lo sviluppo. In realtà ripresentano progetti senza criteri di razionalità economica e non prevedono risorse aggiuntive. Un film già visto.
Passato l’esame di maturità di questi giorni, molti studenti cercano percorsi universitari che diano competenze subito spendibili in un lavoro, come chiedono molte imprese. Ma l’acquisizione di una preparazione generale rimane un’assicurazione contro la rapida e imprevedibile evoluzione delle tecnologie.

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Convegno de lavoce.info
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Banda larga, nuove regole per nuovi attori

Una società del gruppo Enel realizzerà una rete in fibra ottica in più di 200 città italiane, sfruttando le infrastrutture elettriche. Il mutato scenario nel mercato della banda larga richiede nuove regole. L’Autorità di controllo e la distribuzione di parte dei benefici agli utenti elettrici.

Concorrenza e mercati: i due approcci del governo

Su concorrenza e mercati, il governo Renzi ha avuto la capacità di mettere in agenda temi in rottura con il passato. Ma si è visto anche un intrecciarsi di visioni più dirigiste e approcci più liberali. I casi della legge sulla concorrenza e del piano strategico per lo sviluppo della banda larga.

Aiuti di stato, una scomoda sentinella

La Commissione europea si è opposta a una soluzione attraverso il Fondo interbancario di tutela dei depositi per le ormai famose quattro banche locali italiane in base alla disciplina degli aiuti di stato. Ed è stata una scelta corretta. Le tentazioni di una politica industriale “interventista”.

Cronache digitali: la campagna d’autunno

Il piano del governo per la banda ultra larga suddivide il territorio nazionale in 94mila aree. Una composizione troppo frammentata, che scoraggia la partecipazione dei privati alle gare e rende difficile la programmazione tecnica. I dubbi di compatibilità con la disciplina degli aiuti di Stato.

Il buio oltre la fibra

La banda larga è ormai ampiamente disponibile nel nostro paese, ma il suo utilizzo è inferiore alle reali potenzialità. Perché le imprese non hanno ancora acquisito le tecnologie e le competenze necessarie. Con effetti negativi sulla produttività. Gli investimenti nella nuova banda ultra veloce.

Arriva Netflix e cambia la tv

Finalmente arriva anche in Italia Netflix, la società che offre film e serie in streaming. Come cambierà il nostro panorama televisivo? Nei primi tempi è probabile che si affermi un modello complementare di fruizione da parte dei consumatori. Ma poi a soffrire saranno soprattutto le pay tv.

Banda larga: ecco s’avanza uno strano soldato

Enel, sponsorizzata dal governo, si candida per dotare il paese della rete di fibra ottica. Una mossa politica in funzione anti-Telecom Italia? Prima che si chiarisca questo aspetto, è utile capire i problemi tecnici che implica la scelta di un’impresa elettrica. Le possibili sinergie.

Cronache digitali: partita a scacchi per la fibra

Dopo la pubblicazione del piano del governo per lo sviluppo della banda ultralarga si sono succedute mosse degli operatori privati e pubblici, in un panorama difficile da decifrare. Il rischio è di impegnare risorse pubbliche e operatori privati in un’opzione troppo costosa. Il ruolo di Telecom

Gettando la fibra oltre l’ostacolo

Il Governo indica la banda ultra-larga tra le sue priorità. Ed è un bene. Meno positivo che si affidi a un’unica soluzione tecnologica, per di più molto ambiziosa. C’è il rischio che il progetto non si realizzi per mancanza dei necessari investimenti privati. L’importanza della regolazione.

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