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Euro digitale, pro e contro

Per ora si tratta solo di un’opzione al vaglio della Bce ma la prospettiva di una terza forma di moneta, a metà fra contante e riserve digitali, solleva già interrogativi. Perché in gioco, al di là del progresso tecnico, c’è l’intera politica monetaria.

Il Punto

Ingenti trasferimenti monetari agli stati ma meno spese per i beni pubblici europei: il compromesso raggiunto sui fondi NextGen rischia di segnare un passo indietro nell’integrazione? Dove non sembrano esserci stati passi in avanti è nel Patto per le migrazioni della Commissione europea, ancora legato a una visione dei migranti e dei rifugiati come costo e non come risorsa. Intanto, le decisioni della Federal Reserve rendono ormai inevitabile una svolta espansiva anche da parte della Banca centrale europea. Che potrebbe però richiedere una revisione dei trattati.
L’interconnessione tra Usa e Cina va ben oltre le semplici relazioni commerciali. Ma è difficile pensare a un futuro per il multilateralismo in questo periodo di guerra fredda.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici“. Da oggi questa e altre rubriche saranno incluse direttamente nella newsletter, che ha una veste grafica rinnovata.

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Un vincolo giuridico ostacola le mosse della Bce

Sul piano economico, un’eventuale svolta espansiva della Bce, sulla scia delle decisioni della Fed, appare inevitabile. Sul piano giuridico, invece, ci sono forti dubbi sulla fattibilità dell’inversione di rotta. È necessaria una revisione dei Trattati.

Il Punto

In un paese eterogeneo come l’Italia, i fondi NextGen dovrebbero valorizzare i diversi motori di sviluppo locale. Il modello possono essere le Comunità di conoscenza e innovazione. Intanto, mentre molte banche centrali guardano con attenzione al mercato privato dei pagamenti elettronici, la Bce procede con prudenza. Anche perché l’uso del contante è ancora preponderante.
Pur in piena crisi, nell’ultimo decennio il deficit della sanità italiana si è ridotto di molto. Ora la sfida è spendere bene i fondi del Recovery Fund, non pensando solo all’immediato. Gestione più oculata che sarebbe utile anche in materia di superbonus edilizi: perché non indirizzare le detrazioni fiscali alla rigenerazione urbana e alla riqualificazione delle periferie? Sui problemi del Mezzogiorno è tornato il governatore di Bankitalia durante il suo intervento al Festival dell’Economia. I dati che ha fornito tracciano un quadro della situazione.

Luigi Boggian (Università Cattolica di Lovanio) e Giovanni Righetti (Università di Verona) sono stati premiati nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento (di cui sul nostro sito trovate tutte le riprese) per la loro proposta vincitrice del concorso di idee “Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”, rivolto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. La proposta verrà pubblicata a breve, insieme alle altre tre più meritevoli.

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Aspettando l’euro virtuale

La dimensione digitale del denaro ha sviluppato un vasto mercato privato dei pagamenti elettronici, che suscita l’attenzione delle banche centrali. Per il momento, per la Bce la prudenza è d’obbligo. Anche perché molti preferiscono ancora le banconote.

Il Punto

L’ultima decisione della Bce esemplifica la riluttanza delle banche centrali a controllare i tassi di cambio. Ma nella politica monetaria la cooperazione internazionale diventerà inevitabile. Intanto, nonostante i pericolosi passi indietro sull’accordo per la Brexit, Boris Johnson sembra continuare a godere del favore degli elettori britannici. Mancano rivali credibili.
Con la pronuncia della Corte europea sul caso Mediaset-Vivendi si avvia anche in Italia la convergenza tra tv e telecomunicazioni? Se sì, la questione della rete tornerebbe centrale. Quali gli effetti dei fondi europei sulla crescita nel Mezzogiorno? Scarsi in termini di produttività, mentre la spesa in infrastrutture ha dato risultati più incoraggianti. Progettazione, attuazione e valutazione: dovrebbe essere questo il ciclo alla base di ogni attività della pubblica amministrazione. Qualsiasi ipotesi di riforma deve tenerne conto.
Da soluzione di emergenza, la didattica a distanza potrebbe rivelarsi un’opportunità di rinnovamento dell’insegnamento universitario. A patto di non smaterializzare il rapporto docenti-studenti.

Ultima puntata de “Le parole chiave dell’economia”, il podcast de lavoce.info in collaborazione con il Festival di Trento. Questa settimana: Green economy, con Marzio Galeotti e Alessandro Lanza.

Si è chiuso il concorso di idee “Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”, rivolto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Le proposte che ci sono arrivate sono ora in fase di valutazione e l’idea vincitrice sarà premiata nel corso del Festival dell’Economia di Trento.

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Politica monetaria: il tabù del tasso di cambio

Le banche centrali restano riluttanti a controllare i tassi di cambio. Come dimostra l’ultima decisione della Bce. Ma il persistere della trappola della liquidità renderà comunque inevitabile la cooperazione internazionale nella politica monetaria.

Inflazione e disoccupazione, la nuova strategia della Fed

Annunciando di aver riesaminato la propria strategia di politica monetaria, la Federal Reserve ha di fatto allungato ulteriormente l’orizzonte della politica degli acquisti e dei bassi tassi d’interesse. Come leggere le parole del presidente Jerome Powell.

Il Punto

Quello concluso a giugno si conferma il peggior trimestre di sempre per le economie occidentali: l’Eurozona fa peggio degli Usa ma l’Italia non è maglia nera. Nonostante gli aiuti tardivi e non sempre efficaci. Intanto, è tempo di primi bilanci per la cassa integrazione: a marzo e aprile ne ha fatto richiesta un’impresa su due. Non solo nei settori più duramente colpiti. Come procede la ricerca di lavoro dei beneficiari del reddito di cittadinanza? I dati Anpal li ritraggono demotivati e poco consapevoli della propria situazione. Serve un cambio di passo.
Quasi inevitabile la scelta della Bce di estendere fino al 1° gennaio 2021 il divieto di pagare dividendi agli azionisti delle banche. A patto che non venga percepito come permanente dai mercati. Tutto politico invece il tema della tassazione dei giganti del web, dopo che la Corte generale Ue ha affermato la legittimità dei ruling rilasciati dal fisco irlandese a favore di Apple.
Qual è l’impatto delle sovvenzioni alle imprese per ricerca e sviluppo? Lo stima uno studio sul primo grande programma europeo di finanziamento per l’innovazione delle Pmi.

Continuano le puntate del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Agenda 2030, con Louisa Parks. Il podcast torna a settembre, continuate a seguirci.

“Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”: lavoce.info ha lanciato un concorso di idee, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Per presentare la propria proposta c’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.

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Incognite nel divieto di dividendi per le banche

La Bce ha esteso fino al 1° gennaio 2021 la raccomandazione di non pagare dividendi agli azionisti delle banche. Può sembrare la scelta migliore. Ma se il vincolo fosse percepito come permanente dal mercato si potrebbero avere conseguenze paradossali.

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