La legge di stabilità ha stanziato 290 milioni per un bonus da spendere in attività culturali destinato a chi compie 18 anni nel 2016. Peccato che ne siano esclusi i giovani extracomunitari, compresi quelli che sono nati in Italia e frequentano le nostre scuole. Integrazione e ruolo della cultura.
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Il bonus di 80 euro ai lavoratori dipendenti ha avuto un effetto positivo sui consumi e dunque sul Pil in generale? Forse è presto per dirlo. L’incertezza sulla conferma e sulle coperture finanziarie può averne attenuato i risultati, almeno per il 2014. Beneficio individuale e reddito familiare.
Gli 80 euro in busta paga hanno fatto crescere la spesa delle famiglie per consumi. I risultati diversi ottenuti con gli stessi dati nascono da una diversa classificazione, che assegna tra i non beneficiari famiglie che invece hanno ottenuto il bonus. E nuove stime confermano gli effetti positivi.
Ridurre il cuneo fiscale che grava sui salari attraverso trasferimenti oppure il taglio delle imposte può avere effetti molto diversi. Se il governo avesse scelto di rivedere il profilo delle detrazioni avrebbe dato un segnale più chiaro. Provvedimento a favore dell’equità, ma anche della crescita.
Il bonus di 80 euro varato alla vigilia delle Europee ha influito sul voto? Gli elettori l’hanno giudicato come politica pensata nell’interesse generale o personale? Nel primo caso, risulterebbe limitato l’incentivo a usare i soldi di tutti per ottenere consensi.
La manovra cerca di coniugare la necessità di dare uno stimolo alla domanda e allo stesso tempo alleggerire il settore pubblico. Ma il bonus da 80 euro è lo strumento giusto per realizzare l’obiettivo? Si possono già calcolarne gli effetti sui consumi. Ed è un esercizio da ripetere per altre misure.
Da 1 a 2 miliardi: la tassa sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia è diventata una patrimoniale selettiva. Non si vuole riparare agli errori fatti con quell’operazione, ma fare cassa. Il rischio è che il governo debba ricapitalizzare alcune delle banche oggi “espropriate”.
Il bonus di 80 euro andrà soprattutto a beneficio delle famiglie della classe media, proprio perché generalmente hanno più di un reddito da lavoro dipendente. Le donne, in media con redditi più bassi, lo otterranno più degli uomini. Mancano ancora misure strutturali per il contrasto alla povertà.
Il Governo vara il decreto che garantisce 80 euro in più al mese nella busta paga di 10 milioni di lavoratori dipendenti. La forma prescelta è quella di un bonus monetario e non di un rafforzamento della detrazione Irpef. Le modalità tecniche di applicazione del provvedimento.